Di Confcooperative Molise
“Il mondo della cooperazione, la fratellanza, la solidarietà, la sua cultura del lavoro, sono espressione dell’uomo e della sua valorizzazione nella società”. Con questa profonda riflessione sua Eccellenza Monsignor Claudio Palumbo, vescovo dell’arcidiocesi Termoli-Larino, ha chiuso il Giubileo della Cooperazione che s’è celebrato ieri a Montenero di Bisaccia, su impulso di Confcooperative Molise e Agci.
Due i momenti che hanno scandito seguendo un diverso registro il pomeriggio e la serata dedicati a quella che si è perfettamente combinata nella fusione tra promozione dei valori di un territorio ed esperienza comunitaria. Il primo, di matrice teologica, presso la chiesa di San Paolo Apostolo, dove diverse cooperative di più settori, associate a Confcooperative Molise, erano attese dal vescovo Palumbo il quale ha presieduta la celebrazione della Santa Messa ed espresso l’auspicio di un impegno del mondo cooperativistico a rinsaldare i propri valori fondanti, ovvero il mutualismo, il legame tra le comunità e il territorio, in un contesto spirituale “in cui la cooperazione attinge alla vita stessa di Dio”. Un momento di profonda riflessione, illuminata dai valori evangelici e della solidarietà, cui hanno partecipato non solo i cooperatori lavoratori, ma anche le famiglie, i soci e gli utenti stessi delle attività produttive.
Secondo momento di condivisione a seguire, nella sede di una cooperativa del luogo, dove, moderata dai presidenti di Confcooperative Molise Riccardo Terriaca e Agci Molise Agostino De Fenza, s’è svolta una tavola rotonda intitolata ‘La Forza della Cooperazione: Costruire Insieme un Mondo Migliore’. Presente anche Fabio Cordella, Direttore della Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Termoli-Larino.
Saluti istituzionali affidati alla sindaca di Montenero di Bisaccia Simona Contucci, poi gli interventi dei responsabili delle cooperative invitate: Adamantonio Flocco, Domenico Guidotti, Giovanni Di Matteo, Liberato Russo, Lino Iamele, Oscar Vetta, Patrizia Santella, Giulia D’Ambrosio e Valentina Notte. Le ultime due interpreti del messaggio cooperativo sono state particolarmente efficaci nel trasmettere la voce delle cooperative sociali che sviluppano concretamente i valori dell’inclusione e il sostegno alle fragilità. Conclusioni affidate al vescovo Palumbo che ha sottolineato il valore delle esperienze singolarmente ascoltate, evidenziando la forza della cooperazione intesa come strumento di sviluppo umano, economico oltre che spirituale. Una visione del mondo del lavoro che esprime condivisione e rende gli sforzi, soprattutto quelli dei giovani, premianti perché ben plasmati sui reali bisogni di una società fatta di donne e uomini che operano fianco a fianco in una vera comunità.
“Il Giubileo della Cooperazione ha rappresentata una giornata intensa d’ascolto, testimonianza e condivisione – ha dichiarato infine Riccardo Terriaca di Confcooperative Molise – e data voce a chi ogni giorno opera nei settori più diversi, portando avanti i valori della solidarietà, della partecipazione e dello sviluppo sostenibile”. Un’iniziativa che ha coniugati spiritualità, impegno civile e progettualità, rafforzando il senso d’appartenenza e la visione comune dei suoi interpreti che sono gli artefici di un futuro sostenibile e sereno costruito insieme.