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Il Barile Raschiato

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca

Passata La Festa, Gabbato Lo Santo

Superata indenni la festa dell’imbroglio anche quest’anno, torniamo alla vergogna di routine e senza perdere tempo passiamo alla classifica odierna, ben fornita come al solito, grazie al lavoro dei miei collaboratori Marco e Mario.

Al quinto posto oggi troviamo chi naviga nelle alte classifiche di quella cosa chiamata tennis, ma si fa notare allo stesso modo se non meglio nelle graduatorie ove albergano stupidità e sciatteria:
Sharapova a Roma si perde per i vicoli e twitta: «Dove sono i negozi?».
Commento di Marco:
“E adesso chi glielo dice che sono tutti chiusi a causa della crisi?”.
Commento mio:
Ma questa: Stupida ci è nata o ci è diventata?

La medaglia di cartone invece va alla questione “Elezioni”, così come puoi leggere.
Parafrasando Lucio Battisti in considerazione dell'”alta” valenza politica del fatto potremmo dire: “Tu chiamale se vuoi, Elezioni”, ma nonostante l’aver votato per Genny la carogna proprio per la considerazione di cui sopra, nella quale tenevamo quell’evento, condanniamo senza mezzi termini quanto ha fatto l’imbecille di seguito descritto:
1°: Infila le feci nelle schede elettorali, 27enne denunciato a Corato.
Commento di Mario:
“Imbecille di merda…”.
Commento mio:
Pur comprendendo che si possa arrivare alla disperazione per l’essere governati da Vendola, Questo ha superato i limiti.
Venga condannato a fare l’italiano, quindi a leccare, questa volta però le schede che ha imbrattate!
Condannato quell’imbecille, andiamo oltre, mettendo alla gogna gli asini raccomandati di merda per l’appunto, gente che ha commesso il madornale errore riportato nello scritto che segue, errore commesso nei confronti di quella che da chi la conosce, viene definita più che avvenente donna, non certo un uomo:
2°: Enzo al posto di Enza. Nome sbagliato nelle liste. Bomba sul voto di Campobasso. Elezioni a rischio.
Commento di Mario:
“Si devono sempre far riconoscere.
Comunque che ben venga se utile a ribaltare l’esito del voto e speriamo che i riciclati eletti passino notti insonni che pregiudichino in maniera letale le loro esistenze in modo da vendicare chi precedentemente li ha accolti e che è stato ripagato con l’infamità del salto della quaglia!”.
Commento mio:
Non credo in tutto questo clamore. Al di là di tutto, a chi ha perso conviene il silenzio, visto che se per un’assurda ipotesi si tornasse al voto, lo scoppolone sarebbe ancora più ampio in considerazione del fatto che i “votanti” ne hanno pieni gli zebedèi.

Il gradino più basso del podio viene occupato da qualcosa in parte già trattata.
Ieri infatti ho parlato degli effetti nefasti su ciò che resta della giustizia italica e sul fatto che non si fa nulla per evitare sprechi di pubblico danaro nel rallentare proprio quel sistema, trattando di un caso locale. Gli imbecilli però non sono di casa solo a Gambatesa, le Marche in questi giorni ce ne danno la prova. Così, accade quanto successo di seguito:
1°: Avvocatessa trascina l’ex in tribunale: “Mi ha violentata per tutto il matrimonio”.
Commento di Mario:
“Menomale che certe volte le cose non vanno come si aspetterebbero le sessantoldracchie ma riescono pure a funzionare…”.
Commento mio:
Di primo acchito, conoscendo la “razza” a mie spese, mi verrebbe da dire che finalmente il derubato viene messo in prigione; per il resto, bisognerebbe conoscere meglio il processo e non fermarsi ad uno scarno comunicato stampa. Resta però il fatto che se questa donna è un avvocato, suona strano davvero che si sia fatta violentare per ventiquattro anni, andando poi regolarmente a lavoro, senza che nessuno si fosse accorto di niente: O è una brava attrice nel saper simulare calma e professionalità, o è una brava attrice nel saper denunciare quanto scritto in quell’articolo.
Sicuramente è meno di zero come avvocatessa: I fatti esposti ce lo dimostrano!
Ma tornando al tema generale, ecco cosa potrebbe accadere per effetto del troppo garantismo, naturalmente sempre a nostre spese:
2°: Ancona, giovane passeggera denuncia «Bestemmie dall’altoparlante del treno».
Commento di Mario:
“Dall’altoparlante sarà uscito “stazione di Porco Recanati” e lei l’ha presa per una bestemmia!
Secondo me cotanto zelo è dovuto alla carenza di volatili…”.
Commento mio:
Questa si scandalizza per una bestemmia sentita da un altoparlante appartenente ad un servizio che lei ha pagato e che se pur a calci e mozzichi, le è stato fornito. Che devo dire allora io di ciò che sento in televisione ad ogni ora del giorno, costretto a pagare un servizio che non ho chiesto e che mi viene fornito in quei termini in maniera aggravata e continuata?

Medaglia d’argento e seconda posizione vengono artigliate con giusto diritto dall’argomento “Bambini” e loro trattamento. Ecco un’altra stortura tutta italica o quasi: Adottare bambini provenienti da ogni dove per ingrassare le solite tasche, dimenticando magari quei pochi futuri adulti di domani, nati in patria e magari lasciati al proprio destino perché figli del vicino di casa. Intendiamoci: Con i propri soldi ed a mezzo metro lontani dal mio “corpo”, ognuno ha il diritto di fare ciò che vuole, magari facendolo a spese proprie e non con gli aerei dello Stato che, ricordo a me stesso, paghiamo anche noi.
Comunque se questa è la partenza per una vita migliore:
1°: Bambini dal Congo, il ministro Boschi: ”In aereo mi hanno fatto una treccia”.
Commento di Mario:
“Apprezzo il cinismo, però se lo avesse fatto la Carfagna sarebbe stata oggetto delle ire politically correct. Quando hanno perso l’abitudine di mangiare i bambini, le zecche rosse hanno iniziato a servirsene… Fa fine e non impegna.”.
Commento mio:
Ribadisco: A suo tempo, ma tutt’oggi, avrei preferito che altri bambini, italiani, avessero potuto o possano ottenere un trattamento simile a quello riservato ai bambini congolesi. Nulla contro quelle anime di Dio, tutto contro l’ipocrisia di tanti italiani che si commuovono e piangono di fronte alle disgrazie altrui per voltarsi dall’altra parte quando hanno davanti i problemi del proprio vicino di casa.
Dicevo: Se questa è la partenza per una vita migliore, spero di cuore che non accada a questi bambini come ad altri di capitare nelle mani del protagonista della notizia seguente:
2°: DOPO L’ARRESTO – La polemica: perché il pedofilo di Milano faceva ancora il pediatra?.
Commento di Mario:
“Non riesco a commentare, mi mancano le parole e le forze, lo invio per la rubrica il barile raschiato solo perché a causa del fracassamento gonadico causato dalle elezioni, questo episodio è passato sotto silenzio!”.
Commento mio:
Io sì: Commento augurando a tutti i burocretini che in nome del garantismo hanno la memoria corta, di ritrovarsi con almeno un figlio o un parente stretto, violentato in ogni modo da esseri da costoro protetti. Sono convinto che dopo un’azione così ben riuscita, la reazione sarà uguale e contraria e creerà giurisprudenza per il futuro.

PAPPARAPAAAAAAA!!!!!!!

La vergogna Regina di oggi, non lo è per la notizia in sé, ma per ciò che viene a determinarsi in fatto di burocrazia, per colpa dei furbi:
Giorni di malattia esauriti, i colleghi le regalano le ferie perché possa curarsi.
Commento di Mario:
“Trattasi di azienda privata. Provo ad immaginare un burocretino a capo delle risorse umane di una pubblica amministrazione, che deve gestire una situazione del genere…”.
Commento mio:
O Mario, tu hai fegato e provi ad immaginare, a me fa schifo solo l’idea di pensare a compiere un’azione ardita come quella che hai portato a termine tu, solo provando…
Ai colleghi della sfortunata: BRAVIIIIIII!!!!!!!

Alla prossima!