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Aggressioni Alla Guardia Medica Di Gambatesa

Di Vittorio Venditti

Ma Sarà Tutto Vero?

Come in tutto ciò che mi capita a tiro, non potevo non mettere bocca anche in questo fatto, che ha caratterizzate le discussioni di chi non aveva altro da fare, in queste ultime due settimane.

Ne parlo, anche perché senza richiesta da parte mia, sono stato interpellato proprio da chi, stando alla sua parola, è stato aggredito da furiosi e sconsiderati criminali.

Come sai, sono “Voce fuori dal coro”, di conseguenza, non posso non comportarmi in maniera anticonformista; per questo, ho voluto vederci chiaro, cercando di ascoltare sia il “Din” che il “Don” della campana che è stata tanto enfaticamente suonata.

Il “Din”, mi era stato già abbondantemente fornito dalla RAI, e da altre testate giornalistiche.
Forse per volontà di farmelo sapere, (non voglio pensare che ci siano persone malate di protagonismo spicciolo), fatto sta che domenica quattro settembre, ben dopo che la notizia era stata fritta e rifritta, mi arriva un’e-mail riportante il link al sito della stessa sede rai per il Molise, ed altre brevi considerazioni in merito alla notizia.

Non ho volutamente pubblicato il contenuto del messaggio, visto che il mittente aveva mancato di rispettare il regolamento di questo inutile sito.
Va bene che siamo in Italia e che le leggi italiane, una volta promulgate, Fesso chi le rispetta, ma su questo sito, come più volte detto, il Fascista sono io, e se a qualcuno non stanno bene le mie regole, bene fa anche a non leggermi, io me ne farò volentieri una ragione.

Tornando a bomba, con la calma che si deve dedicare ad una notizia che, già dal quattro settembre io consideravo non notizia, sguinsaglio il mio servizio segreto di fiducia (il Segreto di Pulcinella), ed attendo notizie sul nome o sui nomi di questi pericolosi criminali che si permettono di attentare alla sicurezza di chi, pur pagato, è costretto a lavorare in situazioni anguste, come quella in essere presso la guardia medica di Gambatesa.

I valenti agenti segreti, da me gratuitamente assoldati, mi portano l’agognato risultato.

Chi è il furfante da condannare?

C’è chi, per paura di querele, lo ha denominato “omissis”; io, da “Voce fuori dal coro”, non solo ti dirò chi è, ma ti rendiconterò anche dell’intervista da me fatta ieri pomeriggio, proprio al terrorista in questione.

Trattasi di Serghiei, o Sergio, il giovane bielorusso adottato da Michele l’orefice.
Sapevi che Sergio appartiene ad Al-Qaida?

Ieri pomeriggio, come detto, si è presentata la succulenta occasione di intervistarlo, vista la sua presenza al bar di Salvatore a Ccett.

Senza preamboli, ho chiesto a Sergio:
“Ma che diavolo vai facendo! Ti sembra questo il modo di procurarti le siringhe?
Brutto drogataccio che non sei altro!”

Ovviamente il tono era sufficientemente scherzoso, e Sergio l’ha compreso benissimo.
Ma la risposta, testimoni lo stesso Salvatore Gallo, oltre ai miei due amici spazzini, vale a dire Salvatore Di Maria, (il nostro Fotografo) e Donato Codianni, Sergio me l’ha data seriamente e senza discorsi che potevano dare adito a dubbi.
“Io, come già qualche giorno prima, ero andato in guardia medica perché, visto che mi sta spuntando il dente del giudizio, sto patendo dolori fortissimi.
Ero andato per chiedere antidolorifici non siringhe!
E se qualcuno pensa che io mi buchi, ecco le mie braccia! Guardate se ci sono segni di buchi!”.
Così facendo, Sergio ha mostrate le sue braccia agli astanti, che unanimemente hanno confermato che non vi erano tracce di iniezioni e quant’altro di simile.
Continuando con la risposta di Sergio,
“Il dente mi faceva veramente male, e chi mi ha accolto nella guardia medica pretendeva di curarmelo col Valium; non sò voi che avreste fatto, ma a me è venuto spontaneo di reagire malamente nei confronti di quell’uomo, e poi anche del maresciallo dei carabinieri che, nel frattempo, era intervenuto regolarmente”.

Questo, è stato in sintesi il “Don”, della campana di cui sopra.

Sentita la campana, è bene andare a Messa.
In questo senso quindi, mi sia permessa una breve considerazione finale.

Come detto sopra, già dal quattro settembre scorso, io ho considerata questa notizia, decisamente tendenziosa e nata a seguito di quanto accaduto nei giorni precedenti presso la guardia medica di Campomarino, questa sì, realmente in condizione di pericolo, visto che quella cittadina, già normalmente appetita dalla microcriminalità, accentua i suoi disagi in corrispondenza del periodo estivo, quando è maggiormente frequentata, non solo da gente onesta che va al mare.
Detto ciò, la mia convinzione si è rafforzata a seguito della chiacchierata fatta con Sergio, e del fatto che il Nostro, per le sue intemperanze, non è stato neanche arrestato temporaneamente.

Si può dire tutto dei carabinieri, ma sicuramente non si deve insinuare il dubbio che quelli presenti presso la guardia medica quella sera, non abbiano fatto il proprio dovere fino in fondo.
Sono arciconvinto del fatto che, se Sergio avesse compiute le azioni enfatizzate da chi presidiava la guardia medica, sarebbe stato sicuramente arrestato.

Va ribadito inoltre, quanto già detto dalla rai in merito al fatto che il medico che ha presentata cotanta denuncia, già nel passato era stato oggetto di attenzione da parte delle autorità giudiziarie, interpellate proprio in merito ad un episodio non molto diverso da quello di questi giorni, episodio di cui è stato protagonista proprio il mio amico Donato che, recatosi in guardia medica con una profonda ferita alla testa, era stato congedato dal medico in questione, senza che si prendessero provvedimenti per la suturazione della ferita con i normali punti.

Da dire che, per quieto vivere, oltreché per il buon cuore di Donato, in fase di dibattito giudiziale, lo stesso medico era stato Perdonato, e la cosa si è chiusa senza ulteriori problemi.

In definitiva:

Questa stupida storia, come quelle precedenti, finirà in una bolla di sapone.
L’unico mio rammarico, sta nel fatto che l’ordine dei medici, vista la situazione, ancora non decide di prendere provvedimenti, proprio nei confronti del denunciante.
Con ciò, voglio dire che, se il dottor Giancarlo Chicco non si trova bene a lavorare nella guardia medica di Gambatesa, sarà il caso di accontentarlo, magari trasferendolo a Campomarino, e dandogli così una reale ragione di risentimento, questa volta, dopo aver visti i reali delinquenti.