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Il Vajont Di Tutti, Torna In Scena Una Produzione Ouverture

Di Stefano Venditti

Locandina

Un ponte che unisce due regioni, il Friuli Venezia Giulia e il Molise, che mette in risalto il dolore di due popolazioni ma anche la grande forza d’animo di due comunità che nel momento più buio, più doloroso, sono riuscite a ritrovare forza e determinazione e a prendere a “schiaffi” un destino davvero beffardo. Potrebbe essere sintetizzata così la motivazione che ha spinto l’attore, regista e cantante Andrea Ortis, per tre quarti friulano e per un quarto molisano come lui stesso si è definito, a scrivere la commedia musicale prodotta dall’associazione Ouverture di Ripalimosani ed intitolata “Il Vajont di tutti” da Longarone a San Giuliano di Puglia, riflessi di speranza”.

“Analizzando attentamente una storia della mia terra d’origine ho compreso quanto di quella tragedia possa essere ritrovato in altre sciagure simili italiane, di quanti e quali danni perpetui e permanenti abbia lasciato nella popolazione locale. Punti in comune che valicano la linea temporale e che vanno ad accomunarsi ad esempio al dramma del 2002 di San Giuliano di Puglia. Approfondendo le varie tematiche legate al Vajont ho potuto verificare empiricamente sia gli aspetti più negativi di simili episodi sia quelli positivi quali quella linea sottile di speranza che ha permesso a tanta gente di avere la forza di cambiare vita, di continuare a vivere malgrado tutto e di scrollarsi di dosso quella disgrazia piovuta dal cielo sulle loro spalle. Dal dolore più profondo, dalla catastrofe più totale, dunque, nasce sempre una marcata linea di speranza che sottolinea la grande umanità di un popolo, quello italiano, che quando viene chiamato in causa per aiutare da sempre il meglio di se – ha spiegato Andrea Ortis -”.

La rappresentazione, scritta sotto forma di commedia musicale, va letta su tre piani e tre visioni temporali: la prima quella del presente che vedrà come protagonista un narratore che racconterà gli accadimenti storici dell’Italia tra gli anni ’30 e ’60; la seconda quella storica ambientata nel passato che vedrà sul palco due protagonisti, il progettista della diga del Vajont e la giornalista che condusse un’inchiesta sulla struttura; la terza ed ultima il piano interpretativo costruito attorno alle composizioni musicali che accompagneranno e sottolineeranno tutto l’arco della commedia strutturata in due atti di circa 60 minuti l’uno.

“Questa commedia è il nostro modo per comunicare e per rendere partecipi gli spettatori di una storia che travalica i confini regionali e che, al di là della tragedia in se per se, vuole dare il giusto merito alla grande umanità e forza di volontà che le popolazioni hanno dimostrato in due momenti davvero difficili. Lo faremo con il linguaggio del teatro che è quello più congeniale alle nostre professionalità – ha concluso Ortis -”.

La parte musicale è stata curata dal Maestro pugliese Antonio Cocomazzi. “Vorrei prima di tutto sottolineare che questa commedia musicale è il frutto di un sapiente lavoro di squadra ed interazione perfetta tra tutti gli elementi dello staff artistico e tecnico. La musica che accompagnerà le varie tappe della storia è stata scritta per pianoforte e per strumenti a fiato. Sarà un mix di musica dal vivo sobria che andrà a sottolineare le varie sfumature della narrazione per cercare di arricchire e far contemplare, nello stesso tempo, le differenti vicende, ma allo stesso modo la musica avrà anche il delicato compito di far riflettere gli spettatori su di una vicenda radicata nel tempo e non conosciuta da tutti, in particolar modo dalle giovani generazioni. Al fianco del sottoscritto al pianoforte e al pluristrumentalista Pericle Odierna agli strumenti a fiato ci sarà spazio anche per delle voci dirette dal Maestro Gennaro Continillo.

L’ultima nota, non meno importante delle precedenti, la lasciamo alla scenografia affidata a Lara Carissimi di rientro da un periodo di studio ed approfondimento presso La Scala di Milano. In questa nuova veste produttiva di Ouverture, infatti, Lara Carissimi ha inserito alcuni materiali speciali nella scenografia frutto del suo recente periodo trascorso a La Scala di Milano. Un’anteprima, per così dire, delle grandi capacità professionali e creative di una delle colonne portanti dell’associazione Ouverture.

I biglietti per lo spettacolo del 27 giugno a San giuliano di Puglia potranno essere acquistati direttamente sul posto, mentre per le repliche del 10 luglio ad Altilia/Sepino e il 18 luglio a Pietrabbondante i ticket potranno essere reperiti in prevendita da Kruder a Campobasso.

Per ulteriori informazioni si può inviare una mail all’indirizzo associazione ouverture@gmail.com o visitare il sito www.associazioneouverture.com.