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Leccare Non Paga

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Intanto Monta La Rivolta

Il Mastello Marchione Ribaltato In Viale Veneto

Mentre registro che nulla si fa per modificare la raccolta differenziata dei rifiuti a Gambatesa, ad unico vantaggio, economico per ECOALBA e tecnico per i cani randagi, il tutto a discapito della popolazione, ormai esasperata e mentre attendo ancora di sapere quali provvedimenti siano stati presi nei confronti della ditta appaltatrice del “servizio” per i danni che questa ha creati alla cittadinanza lo scorso ventun luglio, devo raccontarti qualcosa accaduta proprio questa mattina che se non ha avuta come conclusione il morto, lo si deve solo all’intervento dello spazzino cattivo.

Cosa Trovi Nel Prato Della Villa

(Chissà se Luca D’Alessandro sta ridendo nel guardare questa foto!?

I fatti. Stando al racconto di Donato Codianni, (sdanghin), sembra che verso le nove e mezza di stamattina, mentre lui era intento a pulire dalle parti del Toppo, (per altro, non si sa bene come, atteso che ECOALBA si ostini a non rifornire di scope gli spazzini e che Totore, forte del regalo del bar trasce e Jsce, non ne dia a Donato), Donato dicevo, si è visto raggiungere dalla telefonata di Nicola Colella di ECOALBA, il quale protestava per via del fatto che il nostro Donato per l’appunto, non avrebbe voluto aiutare Vittorio Iacovelli, (Zngarell), intento ad utilizzare il decespugliatore in un vicolo del Serrone. Donato ha risposto al Colella che stava svolgendo il proprio lavoro al Toppo e che non era necessario supportare l’altro operatore, a meno di non dover star lì a non far niente. Nicola Colella ha quindi aggiunto che ci sarebbe stato un chiarimento mercoledì prossimo de visu, congedando Donato cui, nel frattempo, montava una tale rabbia che il Nostro aveva deciso di darne a spreco allo iacovelli, non appena si fossero incontrati. Fortuna ha voluto che fosse di ritorno al magazzino Totore, il quale, visto Donato incazzato come una iena, ha provveduto a calmarlo, scongiurando ciò che in paese, in parecchi stanno pensando di fare al nuovo lecchino che opera nella squadra degli spazzini, per via della sua fiscalità, a dire della gente, valida comunque solo per le persone che lui, per le più disparate ragioni, non può digerire. Insomma, la solita storia: due pesi e due misure, fatto che rende inviso lo Iacovelli a buona parte degli abitanti del borgo.

A tal proposito, va detto che Vittorio Iacovelli, la nomea di lecca piedi, se la porta là dove va a lavorare, magari solo per cercar di fare meno nel lavoro, pensando che, comunque, “omaggiare” con salamelecchi il padrone gli permetta questo comportamento, non tenendo conto del fatto invece che un tal agire, fa innervosire in primis proprio chi gli dà il pane per sfamarsi.

Staremo a vedere cos’accadrà mercoledì, in attesa di sapere le risultanze di quanto chiesto all’amministrazione municipale, risultanze che, come già più volte detto, se saranno politicamente soddisfacenti, porteranno alla composizione dell’incidente dello scorso ventun luglio o a quanto da me promesso in caso contrario. Resta il fatto che siamo passati da un ruffiano e truffatore che veniva a romperci gli zebedèi da Campobasso, ad un lecchino fatto in casa, cosa deleteria per l’armonia nella quale si dovrebbe poter lavorare a Gambatesa anche mentre le cose, nel campo della raccolta differenziata non vanno e nessuno fa niente per registrarle al meglio.

Io continuo a tenere accesi i riflettori, iniziando anche a coinvolgere seriamente la stampa, mentre sul fronte Facebook, pare che si stia scatenando una vera guerra contro il comportamento di ECOALBA, guerra rinfocolata dall’esterno con video che mostrano come da altre parti si fa la raccolta porta a porta, e foto, (a dire de “Il Segreto Di Pulcinella”, postate da Alessia Valente, la figlia di Luca Antonio Valente che non mi sembra proprio d’estrazione contraria all’attuale amministrazione), foto che mostrano quanto da me più volte paventato, a proposito della raccolta dei beni durevoli, vale a dire che la gente, maleducatamente ma comprensibilmente torna a disfarsi dei propri rifiuti buttandoli in campagna. Dal canto nostro, nei prossimi giorni Marco Frosali, nel suo giro con Sara, ci mostrerà, se pur per sommi capi, come si fa la raccolta differenziata in Slovenia, nazione che non mi sembra l’ultima ruota del carro in quest’argomento.

Come vedi dunque, o Nicola Colella, tu che dici che Totore ha rovinata l’immagine di ECOALBA, stai sbagliando e di grosso, atteso che proprio per l’immagine della cooperativa presso la quale il mio amico presta servizio, almeno per ora non viene mostrata a pieno la cruda verità di ciò che sta accadendo in paese per colpa dell’ottusità di chi non vuol ascoltare gli umori della popolazione che saranno anche in parte sbagliati, ma che sono dettati da necessità serie di pulizia, e che vanno al di là del leccare di chi, non contando niente, pensa di cantare in maniera così stonata da rischiare di prenderne di santa ragione, stante l’esasperazione di chi lo circonda.

Per chiudere, spero che mercoledì prossimo, al di là delle discussioni che saranno in essere, ECOALBA decida di fornire le scope agli spazzini; diversamente, indirò una campagna di sponsorizzazione dal titolo: “Una Scopa Per Lo Scopo”, (slogan inventato da Salvatore Leonardi, cafter), danneggiando nel vero senso della parola l’immagine di un’azienda che, presentatasi come toccasana per i problemi degli spazzini, come più volte detto, si sta comportando peggio di chi operava prima in un paese che parla a chiacchiere, e si nasconde quando si deve seriamente intervenire per imporre giusti e legittimi cambiamenti.

E la presente farneticazione, non la mando in anticipo ad ECOALBA, perché so che ci legge!