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Come Curarsi Con Le Fave Di “Fuga”

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione, Fra L’Ironico E Lo Sconcertato), Di Mario Ricca

Ecco Perché Non Servono Le Querele

Se Mario è ironico ed un po’ sconcertato, io mi dichiaro schifato e contento delle mie scelte, a costo di arrivare allo scontro aperto con le forze dell’ordine, ovviamente i di cui componenti, (come detto il novantanove per cento), fanno il loro Lavoro, magari più indignati di me, ma in rispettoso silenzio, quel rispetto che offrono a noi concittadini, quel rispetto che mi fa essere contento per aver pagate le tasse, sapendo che una sia pur piccola parte finisce nei loro stipendi.
Va da sé che per aver data la Parola D’onore, finché non cambieranno i parametri dell’accordo, eviterò di sparlare di quell’uno per cento residuo, incapace persino di assolvere a doveri di rappresentanza.

I Fatti:

Dopo aver toccato con mano il basso livello raggiunto dai servizi offerti agli utenti dalla ASREM, (Totore docet), ecco che viene a galla quanto tutti sappiamo ma nessuno, (tranne qualche scellerato come chi ti disturba), ha il coraggio di denunciare ai quattro venti:
Termoli – Shopping, tintarella e pranzo in orario di lavoro. L’allegra brigata degli assenteisti dell’Asrem.

Come se non bastasse il “Solerte Magistrato” di turno, applicando la Legge, giustifica la mascherata evasione dal carcere di uno dei più vicini al boss Bernardo Provenzano, Vassallo ricchissimo e che rispondeva solo al suo padrone, ma smascherato ed alleggerito di una quantità di beni materiali che darebbero pane per la vita a tutta Gambatesa, permettendo ai suoi abitanti di scialare a volontà.

Perché il Nostro è potuto rientrare nei propri poderi?

A dire della stampa tutta, “perché è malato di Favismo”, vale a dire, per il fatto che non tollera le fave.
(Michele Aiello, “Il Re Mida della sanità siciliana” scarcerato per intolleranza alle fave).

Accodandomi da ultimo a chi ha già riflettuto in merito mi chiedo:
Ma non si poteva modificare il menu somministrato a questo “sant’uomo”?

Ma non finisce qui!

Siccome le stupidaggini, per essere tali, vanno ben confezionate, ecco che sempre in territorio in cui la Mala la fa da padrona, dopo una clamorosa retata, viene rilasciato un altro “angelo di Dio”, per difetto di notifica nelle intercettazioni.
(Scandalo sanità/ Iannelli torna libero Il Riesame: vizio di forma, pubblicato ieri da Il Mattino di Napoli).

Vediamo se ho capito bene:

1°: Si sono spesi fior di quattrini per allestire una rete in grado di dimostrare le ruberie di chi, per il giuramento ad Ippocrate, dovrebbe essere servitore del Prossimo alla stessa stregua di uno di quel novantanove per cento di componenti delle forze dell’ordine, personaggio invece pizzicato a fare l’esatto contrario.

2°: Il lavoro degl’intercettori è stato fatto talmente bene che, dopo aver attentamente ponderato, il “Solerte Magistrato” fa arrestare l’impostore, dando a tutti una parvenza di giustizia funzionante.

3°: Per un cavillo burocratico, (sembrerebbe la mancanza della notifica alla difesa del nostro “buon’uomo”, si dice:
“Abbiamo scherzato! Lei è libero, magari anche di richiedere un risarcimento per ingiusta detenzione”.

Mi domando, a questo punto, come verranno premiati gli assenteisti ASREM di cui sopra, e quanti Totore, per colpa, anzi, per merito di questi “onesti lavoratori”, verranno abbandonati a sé stessi, in un pronto soccorso, o, peggio, raggiungeranno le Braccia Amorevoli dell’Eterno Padre, senza che Costui abbia ancora predisposto il loro luogo di celeste residenza.

Sono già abituato a tutto, visto che anche un avviso di garanzia, ormai è diventato utile solo ad essere eventualmente pubblicato su qualche sito internet, per sfottere, (perdonami il termine), l’”autorità” che lo ha redatto.
Ma non puoi impedirmi di concludere dicendo che se sporgere querela è diventato uno sport per l’uno per cento delle forze dell’ordine, (parlo sempre degl’incapaci e lavativi), allo stesso tempo questo modus operandi è diventato offensivo per l’intelligenza di chi, patita un’ingiustizia, ne chiede ristoro.

Risulta pertanto sempre più vero quanto proposto in tutte le salse dalla nostra Mina Vagante, quando dice con chiarezza sconcertante che “progredisce solo chi ha fede nel Dio Danaro e si accompagna spregiudicatamente a quest’ultimo”, magari, aggiungo io, curandosi con l’intolleranza alle fave, che per medicina, altamente curativa, non chiede altro che le fave, di cui al titolo.

Per inciso, non so fino a che punto scherzoso:

Chissà se la “cura” da somministrare al Dottor Aiello è stata prescritta presso l’ASREM di Termoli, dal Dottor Iannelli, assente perché momentaneamente carcerato!
D’altra parte, non è forse vero che “Cane non mangia Cane”?
Anzi, in questo caso, dopo averlo adeguatamente “annusato”, volentieri lo aiuta?).

Da quanto puoi leggere negli articoli di cui ai link infatti, risulta chiaro che essere onesti equivalga a non contare niente, tanto, da essere puniti e condannati alla frustrazione eterna, proprio per non saper agire come i protagonisti, a questo punto da invidiare, di cui vengono proposte le gesta negli scritti di cui sopra.

IO PERO’ SONO TESTARDO!

Credo ancora cocciutamente nella possibilità di poter essere libero di denunciare il malaffare, tanto da potermi permettere di non scendere a compromessi.

Per questo, e solo per questo, confido ancora nel novantanove per cento di chi, facendo il proprio Lavoro, ci dà quella parvenza di Stato, che ci permette di uscire la sera con in tasca il telefonino, al posto della pistola.