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Anche Dalle Regioni Servono Aiuti Per I Liberi Professionisti

Comunicato Di Confprofessioni Molise

Misure di sostegno più corpose per tante categorie di liberi professionisti: le attendono tutti coloro che sono iscritti a casse previdenziali diverse dall’Inps e che, ora, puntano al prossimo decreto del Governo. Ad aprile, infatti, dovrebbero arrivare nuove disposizioni per far fronte, almeno in parte, ai danni causati dall’emergenza Coronavirus.

Il decreto ‘Cura Italia’, varato lo scorso sedici marzo dall’Esecutivo, ha stanziato complessivamente venticinque miliardi e per determinati professionisti titolari di partita iva attiva alla data del ventitré febbraio duemilaventi e per lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data (iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie) ha riconosciuto un’indennità una tantum pari a cinquecento euro. Una indennità che non concorre alla formazione del reddito e che è erogata dall’INPS, previa domanda, nel limite di spesa complessivo di centosettanta milioni di euro per l’anno duemilaventi. L’INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze. Nel contempo, l’Edipro (ente bilaterale nazionale per gli studi professionali) ha stanziato un contributo da un milione di euro per il rimborso delle spese del lavoro agile, spese che riguardano ad esempio l’ acquisto di computer. L’ assegno previsto è di cinquecento euro per ciascun dipendente fino ad un massimo di cinque. Per chiedere la somma, si dovrà presentare un’ apposita domanda corredata dalla fattura di acquisto del computer e la copia del modello di attivazione dello smart working su Clicklavoro a tutti i titolari che siano iscritti da almeno sei mesi. Ebipro ha annunciato anche lo stanziamento di tre milioni di euro per gli ammortizzatori sociali agli studi professionali con almeno cinque lavoratori.

“Ora – ha spiegato il presidente di Confprofessioni Molise Riccardo Ricciardi – devono attivarsi anche le regioni. A sostegno dei liberi professionisti, il Molise, come fatto già da Lazio e Lombardia, potrebbe prevedere aiuti ai professionisti sottoforma di bandi regionali con possibilità di acquisto a fondo perduto di Pc e altre attrezzature tecnologiche necessarie, favorendo così progetti di lavoro agile e l’acquisto di computer e smartphone da parte di imprese e professionisti che abbiano almeno due dipendenti”.