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Campagne Di Ricerche Archeologiche A Gambatesa: ‘Fresca Novità’

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali
(Foto), Di Antonio Venditti

Memoria ‘Pulcina’

C’è chi prova a creare un po’ d’attenzione su questa catalessi denominata Gambatesa. Oggi il tutto viene proposto considerando l’archeologia anche perché così si può, nemmeno tanto implicitamente ammettere che non esiste nulla d’attuale, davvero presentabile in questi luoghi.

Gambatesa: Panoramica

Il vero problema però, sta nella ripetizione di ciò che si vorrebbe mostrare come autentica novità. Questa voce, fra le altre volte, ne ha trattato lo scorso ventotto agosto… duemilaquattordici, sbeffeggiando gli allora protagonisti con il titolo: Dopo 40 Anni, La Villa Rustica Romana E’ Qui! CARRA’MBA! Che Sorpresa!. In quell’occasione è stato presentato anche un documento ufficiale che oggi torna cliccabile per chi avesse voglia di consultarlo.

Ma Allora: dov’è la novità? Quella, la fornisce il buon Marco con tanto di commento: Campagne di ricerche archeologiche a Gambatesa; “Si, ma se trovano un sito e poi lo ricoprono come accade ormai da anni, a cosa servono tutte queste ricerche? Ben venga se verranno riportati alla luce i vari reperti e il tutto possa essere sfruttato a livello turistico!”. Ma poi si perde il gusto di poter dire che si tratta di una novità! La ‘pollitica’ vive proprio del fatto che la memoria deve essere corta, ovvero ‘pulcina’, non solo se ci si riferisce a coloro che da un po’ di tempo farciscono testate più importanti di questa con ciò che dovrebbe generare interesse per Gambatesa, articolisti per altro provenienti dalla casata di chi evidentemente non si espone più di tanto in tema, potendo, anzi, per la verità, essendo titolato e dovendo perciò agire seriamente e soprattutto politicamente in tal senso. Immaginare di far scoprire a chi legge qualcosa che sembra nuovo però, nelle menti limitate di chi governa queste terre, vuol dire almeno creare un minimo di aspettativa per il futuro a breve termine, magari con il provare a far girare danaro, ovviamente non derivante dal lavoro di archeologi prima ed addetti culturali seriamente del ramo a seguire, ma proveniente (quello ‘Sterco Del Diavolo’), dalle solite fonti: regione Molise, provincia di Campobasso e basta per fortuna… o no, visto che la soprintendenza, di suo, non spende in tal senso.

A Meno Che… Non Arriva Chi Rompe Loro Le Uova Nel Paniere Riproponendo Certi ‘Ricordi’…