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Presentazione Del Libro Del Giornalista Enzo Colozza: Resoconto

Comunicato Dell’Organizzazione

«E’ sicuramente un testo che arricchisce la conoscenza della nostra realtà molisana». Sono le parole del sindaco di Bojano, Carmine Ruscetta, pronunciate nel corso della presentazione del libro “Campobasso e Provincia di Molise. Personaggi, fatti di cronaca e avvenimenti del passato, sconosciuti, poco noti o dimenticati” del giornalista Enzo Colozza, tenutasi sabato scorso, 27 novembre, a Bojano nella Chiesa di Santa Maria del Parco davanti ad un centinaio di persone che hanno occupato tutti i posti consentiti dalle norme anticovid. Tante altre persone, purtroppo, non hanno potuto assistere alla manifestazione. Il volume inaugura la “Collana Storica Molisana”, ideata dallo stesso autore il cui logo è dell’arch. Fiore Vignone.

copertina libro

«Siamo disabituati a questo tipo di lavoro e farlo nelle periferie diventa ancora più difficile – ha spiegato Alfonso Mainelli dell’associazione Area Matese che ha svolto anche il ruolo di moderatore della manifestazione -. Avere gente, come lo studioso di storia Enzo Colozza, che fanno queste ricerche e lasciano un qualcosa di tangibile è importante per conservare la memoria storica. Il libro poi è sempre una cosa bella, in quanto strumento di cultura che rimane una testimonianza fondamentale nel tempo, al di là dei racconti».

La prefazione del volume di 350 pagine con molte foto, è stata curata dal prof. Antonio Mario Di Nunzio, e rappresenta una prima raccolta di articoli storici dell’autore, che raccontano la vita di molti personaggi molisani, noti o poco conosciuti, oppure completamente ignorati, vissuti soprattutto nell’Ottocento e prima metà del secolo scorso, nonché avvenimenti storici, manifestazioni e tragedie che hanno interessato la Provincia di Molise.

«L’idea di realizzare il libro è nata non solo dall’invito di diversi amici, che mi hanno suggerito di raccogliere i numerosissimi articoli storici che ho pubblicato durante la mia carriera giornalistica per far sì che non vadano dispersi come spesso, purtroppo, accade con i fogli di giornale, ma soprattutto dalla consapevolezza che in un periodo di grandi cambiamenti sociali, politici, culturali, economici e urbanistici, non si possa prescindere dalla conservazione e valorizzazione della memoria storica – ha spiegato il giornalista Enzo Colozza -. Conoscere il proprio passato costituisce, infatti, una delle ragioni per non sentirsi estranei al luogo in cui si vive e per riflettere, inoltre, sull’importanza fondamentale di un patrimonio prezioso che riguarda il passato, ma che nello stesso tempo coinvolge anche il presente e il futuro della comunità a cui apparteniamo. La lettura del libro, dovrà, altresì, rappresentare non soltanto il piacere di conoscere personaggi, fatti di cronaca, avvenimenti ed assaporare l’atmosfera del passato, ma anche un invito agli Enti pubblici e privati, al cittadino comune e alle associazioni, affinché questo importantissimo patrimonio culturale non vada disperso, e quindi, un invito a tutti a conservare la memoria storica».

Il volume è diviso in tre sezioni: la prima raggruppa i personaggi; la seconda i fatti di cronaca; la terza le manifestazioni e gli avvenimenti. Nel presentare lo scritto, l’autore si è limitato ad illustrare in modo sintetico, anche per non togliere il gusto della conoscenza a tutti coloro che si apprestano a leggere il suo libro, gli argomenti che riguardavano soltanto Bojano.

Dopo i saluti di Alberto Iannetta della Banca Mediolanum e del presidente dell’associazione Falco Alessio Papa, è intervenuta Claudia Patricelli che ha letto una relazione del Di Nunzio impossibilitato ad essere presente. Durante i vari interventi ci sono stati degli intermezzi: musicali ad opera di Costantino Pietrangelo che ha cantato alcune canzoni della tradizione popolare locale, tra queste Marì del compianto don Geppino Gentile e una sull’emigrazione, parole di Teodorico De Blasio e musica dello stesso Pietrangelo; Alessio Spina, invece, prima ha recitato alcuni versi dedicati all’eroe bojanese della grande guerra, Giovannino Colacci, e poi ha letto un interessante articolo del 1956 sulla tragedia di Marcinelle in Belgio.

L’autore nel sottolineare che il libro è ricco di tanti personaggi e storie interessanti, sia dei paesi dell’area matesina che di altri centri del Molise, ha anticipato che ha in cantiere altre iniziative editoriali a cui sta lavorando che sicuramente rappresentano una novità assoluta nel panorama bibliografico molisano.

“Campobasso e Provincia di Molise” è una pubblicazione che rappresenta un’importante opportunità per tutti gli appassionati interessati a conoscere la storia della propria regione oltre ad essere un punto di partenza per appassionati e studenti interessati ad ulteriori approfondimenti degli argomenti trattati.

Il volume è acquistabile nelle librerie bojanesi e presso la cartolibreria Viglione di Campobasso in via de Attellis, prossimamente lo sarà anche in altri centri della regione, nonché su Amazon.