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Windows 10 In Modalità ‘S’: Dove ‘S’ Sta Per ‘Schiavo’

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti

Ovviare Risparmiando

E’ mercoledì e sia pur saltuariamente, torniamo agli esperimenti, principalmente ad uso dei non vedenti perché questo è un nostro problema e di conseguenza ce la cantiamo e ce la suoniamo con piacere e senza dover ringraziare chi che sia, tolti coloro che volessero aiutarmi a divulgare, (sempre e comunque in maniera gratuita perché gli altri li denuncio o li denigro io), quanto proposto a chi ne può aver bisogno. Oggi parlo in prima persona perché mi devo prendere la solita responsabilità delle mie azioni, almeno per giustificare i soldi spesi per tali sperimentazioni, danaro uscito dalle mie tasche in quanto non si accettano sponsor. L’odierno tema, può interessare comunque anche i normodotati o i deficitari d’altri sensi perché è basato sulla possibilità di avvicinare sempre di più e meglio le spese di gestione di ciò che di elettronico si usa, uniformando e per quanto possibile annullando il divario fra persone, siano esse in perfetta salute o diversamente abili.

Logo Windows 10

Dunque: avrete avuto sicuramente modo in questi ultimi anni di sapere che Microsoft, legittimamente, sta cercando di ovviare al problema del mancato utilizzo di software accessori di sua produzione, sostituiti da programmi legali, (quando non taroccati), comunque di gratuita fruizione, da appoggiare alla piattaforma ‘Windows’. La cosa, come detto è legittima, ma arrivare al punto in cui si diventa schiavi del computer, (oltre che in molti casi dipendenti da esso, ma questa è un’altra cosa), non è tollerabile e legalmente e per quanto possibile, vanno presi i dovuti provvedimenti, utili innanzitutto per risparmiare un bel po’ di soldi, già dall’acquisto del computer, strumento che nuovo e nel caso specifico non deve superare i duecentoventi-duecentotrenta euro, gradita anche una cifra inferiore, se si è in grado di ‘cogliere l’attimo’, ormai spesso proposto da grosse catene o meno, in via telematica o da negozi ordinari.

Nel caso preso in esame, ho testato, senza distruggerlo, un quattordici pollici ultrasottile, munito di processore Intel Pentium Silver N5000, (qui un sito dove potete verificarne la potenza), dispositivo sufficiente a studenti o impiegati che non devono far altro che navigare o utilizzare pacchetti software da ufficio, quindi non devono giocare o esprimere le proprie capacità in fatto di disegno et similia, ma solo lavorare con apparati non necessariamente potenti e costosi. Non faccio il nome del portatile perché ve ne sono diversi in commercio e come detto non ho ne voglio patrocini di sorta anche se farebbero comodo a me per non buttare danaro, ma soprattutto a chi li offre per vendere i prodotti in questione, ma dichiaro il processore per via del fatto che per la costituzione dell’architettura e della conseguente resa, Intel è da me prediletta anche in rapporto qualità-prezzo. Esistono altri apparati che montano processori in apparenza più convenienti che, proposti seguendo l’ordine di prezzo di cui sopra, in realtà non hanno la medesima resa e soprattutto, con l’uso costante di screen reader, rischiano d’impallarsi, quando non addirittura di bloccarsi in maniera esiziale e di questi apparecchi ne ho già distrutti tre, perdendo il danaro speso, ma acquistando la volontà di non ripetere l’errata esperienza patita.

Sì, duecento euro o poco più, ma a cosa si deve rinunciare? Secondo chi vende, proprio alla gestione di Windows, (in maniera legale), sistema operativo che è arrivato alla versione dieci. Si può acquistare per la cifra presa in riferimento un dispositivo senza sistema operativo, (anche quelli con a bordo Linux vengono ormai venduti a prezzi più alti), o un ChromeBook, (qui la mia recente esperienza, ancora davvero una valida alternativa), ma si sale comunque di prezzo ed oggi per tigna dobbiamo evitare di schiodare dal proposito di risparmiare, per altro, lasciando agli utenti la possibilità di gestire ciò che normalmente conoscono. Si può però comprare un dispositivo munito di regolare licenza di Windows dieci, secondo Microsoft, a patto di accettare ciò che loro chiamano ‘Modalità S’, dove per la casa americana che produce questo software, ‘S’ sta per ‘Sicurezza’, cosa che già alla prima attivazione, riporta la mente dell’utente all’odierna seconda parte del titolo. In buona sostanza, Windows 10 in modalità ‘S’, non è altro che una versione del sistema operativo che permette all’utente di fare ciò che vuole ed in piena regola, accettando però la condizione, (che come vedremo non sarà imprescindibile),di utilizzare solo software accessorio scaricabile dallo store di Microsoft. Ne consegue ad esempio, che se si vuol fruire del pacchetto ‘Office’, lo si dovrà acquistare o rubare, a scelta. Volendo restare in ambito legale, a tutti è chiaro che esistono alternative valide, se non addirittura più performanti, ragion per cui, già il pensiero porta a disfarsi della condizione di schiavitù che i moderni americani non impongono più solo ai ‘negri’, ma per evitare di venir chiamati ‘razzisti’, liberamente lasciano ad ogni bipede ‘intelligente’ la possibilità di farsi carcerare in maniera nemmeno troppo nascosta. E’ come accettare le regole religiose secondo le quali l’uomo è libero di fare qualsiasi cosa, sotto la supervisione del Dio presente al momento: in questo caso, l’Eterno Dio Danaro.

Inizializzazione. – Scartato il pc e collegato lo stesso alla rete elettrica, (non si sa mai…), lo si accende e per chi non vede, la prima cosa da fare è attivare ciò che Microsoft chiama ‘Assistente Vocale’, un lettore di schermo a mio parere troppo giovane per venir considerato utile e ciò, già basterebbe a forzare il sistema anche se per questa operazione bisogna attendere il regolare avvio di Windows. Si fa partire l’assistente vocale con la pressione simultanea dei tasti ‘CTRL sinistro’ più il tasto definito ‘Windows e l’invio, senza attendere molto perché Cortana, vale a dire l’assistente virtuale del sistema che stiamo trattando, non parte se non dopo la scelta della lingua di gestione del dispositivo e della sua tastiera, lingua che non necessariamente è già predisposta per l’italiano nel nostro caso, cosa che in maniera assolutamente democratica vale anche per l’inglese, di qualsiasi provenienza.
Si seguono i vari passi per l’attivazione, con l’appoggio o meno di Cortana.
Qui, già va fatto un distinguo: accettare di fare i passi imposti dalla configurazione guidata, (ovviamente e non potrebbe essere diverso, a vantaggio ben mascherato della casa produttrice dell’OS.), o configurare il proprio PC in maniera locale per evitare di fornire dati personali, ridondanti all’avvio del computer, ma benedetti da chi li riceve. Non mi addentro in questa parte perché uscirei troppo fuori tema, ma se ne volete sapere, sarà sufficiente scrivermi in una delle caselle del giornale, (a vostro piacimento perché non penso agli incarichi…), per cui vado avanti con la disamina.
Una volta terminato il primo avvio e richiamate le icone principali del desktop,sarà bene attivare il collegamento del computer al proprio account, (se si è scelta l’inizializzazione in locale), per poi accedere allo stor di Microsoft, (qui il collegamento ipertestuale offerto ‘angelicamente’ dalla casa statunitense), stando attenti a ciò che si fa, non solo da non vedenti, ma anche per chi vede, soprattutto se a digiuno di fregature prese da questi signori. Nel cliccare il collegamento allo store infatti, bisogna scegliere fra due proposte e normalmente si pensa che sia buona la prima. Ciò può valere nel girare un film, ma non in questi tranelli perché si avvia immediatamente l’aggiornamento di Windows, cosa che blocca inesorabilmente, ma soprattutto irrevocabilmente la disattivazione della modalità ‘S’, con conseguente necessità di ripristino del pc alle impostazioni di fabbrica, cosa che nel mio caso è servita a darvi informazioni a seguire, cosa antipatica per i normali utenti che spesso desistono, cosa voluta da chi ha predisposta la possibilità di evitare a chi ha subita tal schiavizzazione di diventare liberti.

Ripristino alle impostazioni di fabbrica. – Se lo fa chi vede non è un problema, cosa diversa per chi deve far a meno della vista. Tutto regolare per l’avvio del ripristino, ma a cancellazione totale avvenuta, il computer si spegne, (vedete quanta ‘sicurezza’), senza avvisare l’utente orbo che suo malgrado, se non trova chi gli guarda la momentanea situazione del display, deve affidarsi alla fortuna e cliccare il bottone d’avvio del dispositivo, senza sapere se l’apparato è già spento o se per non voluto sbaglio lo si sta spegnendo, inficiando la cancellazione stessa che verrà annullata e sarà da rifare. Si è fortunati qualora una ventola sia accesa e si spenga al momento opportuno, ma in questi casi, i portatili sono senza dispositivi di raffreddamento, (fanless), perché non necessari e quindi quell’audio-assistenza va a farsi benedire. La cosa non avviene in una normale edizione dello stesso sistema operativo, sia esso ‘Home’ che ‘Pro’, in quanto a fine cancellazione, automaticamente l’apparato si riavvia, ricaricando il software di gestione del sistema fino al normale punto d’interazione con l’utente, cosa che per chi non vede è ovviata dalla ripartenza dell’assistente vocale di Windows, precedentemente lasciato attivo. A ciò va aggiunto che riformattare un dispositivo ‘schiavizzato’, comporta la perdita di un’ora di tempo, sempre che non s’incappi nello spegnimento del pc senza alcun avviso; se l’operazione viene avviata su una copia normale di Windows dieci, l’attesa si riduce di un terzo, (ricordo che stiamo parlando dell’impiego di un processore a bassa potenza anche se Intel), la cosa non è tanto diversa con processori più potenti, prova fatta con Intel I7 8565, Intel I5 8265 e Intel I5 8250, equipaggiati con windows 10, versione 1909.

E… una copia portatile di uno screen reader esterno? – Funziona, finché non viene richiesto qualche riavvio e comunque va attivata con l’aiuto dell’assistente vocale ‘idiota’ che Microsoft ci mette a disposizione.

Senza tirarla troppo per le lunghe: una volta arrivati a dover entrare in Microsoft store, sarà sufficiente accedere alla seconda omonima icona e seguire i brevi passi descritti nel collegamento ipertestuale proposto per ultimo in questo resoconto, così da affrancarsi e divenire ‘Liberti’ per poi caricare sul sistema operativo nel frattempo divenuto gratuitamente ‘Home’ o a pagamento ‘Pro?, ciò che si vuole, soprattutto facendo tutto legalmente, ma dopo aver spesi duecento euro o qualche fesseria in più e senza doversi svenare per ottenere lo stesso risultato, da normodotati o deficitari che sia.

A Seguire:
1°: SIM I. O. T., il futuro per chiunque?
2°: Telefoni satellitari, accessibili anche ai non vedenti?

Lo saprete, con la consueta irregolarità dello sperimentatore ‘Incontrollabile’!