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DELIBERE GAMBATESANE: Buone, Perse E Sbagliate

Di Vittorio Venditti

Bene E Male Con Pari Opportunità

Tornando al nostro borgo, riprendiamo il discorso “delibere”, farneticando nel bene e nel male del tema.
Innanzitutto va detto che la [download id=”518″ format=”2″], ancora non è presente all’albo pretorio del sito istituzionale di Gambatesa e quello che vedi è solo l’ogetto, a suo tempo da me recuperato. Stando al Sindaco, la colpa è di Gianni Tirro, (genuves), che è l’unico a poter metter mano alla questione. Continuo a chiedermi se nel duemilaquattordici sia ancora possibile e legittimo che un uomo non possa venir sostituito nonostante quanto non produce e come questo possa restare al suo posto, sulla base di valutazioni del personale: (vedi [download id=”519″ format=”2″]).

Altro invece va detto a proposito dell’esposizione di delibere redatte in maniera errata, giustificazione che Emilio Venditti a suo tempo diede a proposito della mancata esposizione della delibera 92/2013, poi rinumerata ed esposta sotto mia insistenza: (Qui per ricordare). Nel caso della [download id=”520″ format=”2″], nessuno ha guardate le date espresse dal documento: “PREMESSO che:
– con Convenzione Rep. n. 977 del 19.9.2006 la gestione del Bosco Chiusano è stata affidata per la durata di anni 18, con decorrenza 1.9.2006 e scadenza 31 maggio 2004, al sig. Salvatore Regina di Gambatesa;”… (che bell’incipit!). Se il Sindaco a suo tempo non ha detta la solita bugia, perché questa delibera è stata pubblicata senza l’adeguata correzione?

Bypassata a piè pari la delibera dodici, tocchiamo quanto proposto nella [download id=”521″ format=”2″], che ci parla dell’installazione di ponti radio per la connessione a banda larga, (dicono loro), da mettere a disposizione dei gambatesani.
Giusto è questo provvedimento preso in maniera arrangiata e comunque valida, atteso che ne benefici il municipio e soprattutto la scuola; del tutto inutile a chi della Rete fa il proprio pane quotidiano, visto che le moderne tecnologie e soprattutto le connessioni a banche e quanto di simile, sono spinte più avanti e soprattutto sono ormai ultramobili e non fisse come si pretenderebbe con l’attivazione di questi dispositivi, installati una decina d’anni fa nelle zone montane del nord Italia e giunte come al solito obsolete dalle nostre parti, dove chi ne sa, preferisce altre forme di collegamento.

In tutto questo, io spero che molti nostri concittadini “approfittino” della possibilità messa loro a disposizione per effetto dell’applicazione della delibera tredici, per far sì che venga liberata banda sui ponti radio di TIM E WIND, a tutto vantaggio di chi, come chi ti tedia, non ha nessuna intenzione di regredire in termini di connettività a banda larga, ma soprattutto ultramobile.