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Errori E Malagestione. Bollo Auto Come Per L’Acqua: In Molise, E’ Colpa Degli Utenti

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti

Ma Gli Utenti Si Ribellano!

Molise

Nei giorni scorsi, è accaduto quanto pensavo; Gli uffici in appalto che gestiscono i nostri tributi ne hanno combinata un’altra delle loro: hanno inviato un colpo di burocrazia, non sapendo o più verosimilmente non potendo acquisire dati da altri uffici, ugualmente privati, tutto ciò per colpa della privacy ovvero della mancanza di comunicazione fra enti che trattano il medesimo problema. I fatti:

Come molti sanno, in Italia esiste l’esenzione dal pagamento della tassa di possesso dell’automobile per disabilità; parecchie categorie di aventi diritto, in vario modo ne fruiscono ed i non vedenti sono fra queste. Capita che almeno ogni quattro anni si possa sostituire la macchina per le più svariate ragioni e di conseguenza si debba trasferire l’esenzione in tema. Lo si può fare: Inviando una raccomandata, ([download id=”1273″ format=”2″]) oppure presentandosi di persona presso l’ufficio preposto, come generalmente faccio io, vivendo per buona parte del mio tempo a Campobasso. Così è accaduto all’inizio di settembre dello scorso anno, quando mi sono presentato presso gli sportelli ICA Tributi per espletare la pratica della quale tratto oggi. Sono stato accolto in maniera che definire professionale è significato voler essere riduttivi e sono stato messo a mio agio in tutti i sensi anche se qualcosa già dissonava da quella professionalità della quale ho appena detto: non si capiva e non si capisce infatti il perché, di fronte ad un’invalidità irreversibile ed assolutamente visibile, io abbia dovuto produrre nuovamente tutta la documentazione che attesta il mio deficit, quando sarebbe stato sufficiente, visti i fogli di circolazione delle auto che si scambiavano l’esenzione, semplicemente prendere atto della situazione e della presente autocertificazione e sostituire le targhe da esentare o riportare a normale regime. Siamo in Italia e quindi ho lasciato correre, così come ho voluto soprassedere ad un’altra strana e stupida forma di inutile burocrazia: ho chiesto infatti di poter pagare il dovuto per la tassa di possesso dell’auto che aveva persa l’esenzione, ma mi è stato risposto che “no, questa cosa va risolta presso gli uffici dell’automobilclub d’Italia o presso qualsiasi agenzia di pratiche automobilistiche”, aggiungo io, per fregare qualche altro euro ai contribuenti. Passi anche questa ed il giorno successivo ho eseguito il pagamento presso l’ACI In via Cavour, mentre c’è mancato poco che dovessi prendere a schiaffi il solito furbetto che tentava di bypassare la fila in maniera non proprio ortodossa.

Risolti i problemi?
E che avrei scritto a fare?

Lunedì scorso, ecco che mi arriva via posta certificata la lettera che puoi scaricare di seguito: [download id=”1272″ format=”2″], la qual cosa mi ha fatto letteralmente imbestialire. Ma come: mi si dice che non posso pagare la tassa di possesso relativa alla macchina non più esentata presso i vostri uffici, io la pago e leggo che il rinnovo sarà dovuto dal primo al trentun maggio del duemiladiciassette, per cui, nei primi giorni di maggio scorso io pago tramite la solita ricevitoria della quale mi servo per velocizzare queste pratiche, per altro procedendo con esito regolare, assunto che i dati della macchina in questione siano stati correttamente e senz’alcuno strascico fiscale messi in rete, ed oggi mi si dice di onorare l’eventuale periodo scoperto?
Ma se io non avessi provveduto a pagare per quel periodo, (per altro secondo i canoni che valgono per ogni prima immatricolazione, vale a dire entro e non oltre un mese dalla data di registrazione del possesso del veicolo non più esentato), chi avrebbe inseriti i dati in questione?
E soprattutto: se persistesse qualche irregolarità, non sarebbe venuta fuori all’atto del rinnovo del pagamento che abbiamo posto in essere lo scorso maggio?

Ad ogni buon conto, appena letta la comunicazione, di getto ho risposto che avrei pubblicati i certificati di pagamento in questione; siccome però ero reduce da una lunga trasferta e quindi letteralmente a pezzi, dopo aver inviata la mail di risposta sono andato a dormire e visto che la notte porta consiglio, a me ne è arrivato uno perentorio:

F R E G A T E N E ! ! !

Per questo, rimangiandomi volentieri quanto annunciato con il messaggio appena citato, evito di pubblicare quelle ricevute di avvenuto pagamento, non per privacy, (ho messo in rete di peggio), ma proprio per non permetterne l’acquisizione a mezzo copia, volendo così costringere con la presente denuncia, gli uffici in questione a rivolgersi a coloro cui sono stato inviato per pagare e far registrare l’automobile ormai fuori esenzione, diffidando chiunque ed a qualsiasi titolo a disturbarmi ancora, ovvero a molestare chi oggi ha il legale possesso della macchina tornata a regime ordinario.

Come già inequivocabilmente comunicata in data undici luglio scorso al municipio di Gambatesa una simile risposta a proposito del problema mancanza d’acqua, dico anche a lor signori che è bene che sappiano che l’esenzione di cui al documento rimesso nel secondo download, non è un favore che ci viene fatto da questo o quel burocrate che non ha altro da fare che dar fastidio, ma è il provento di una Legge dello stato, opportunamente recepita dalla Regione Molise in questo caso, e correttamente applicata, senza che chi ne fruisce debba ringraziare chi che sia, fatte ovviamente salve le ordinarie ragioni di buona educazione. Di conseguenza, vale quanto più volte detto e ribadito a chi ho testé nominato, che gli sbagli di chi amministra o gestisce la Cosa Pubblica non possono venir addebitati ai contribuenti che, se si parla di rapporti con la politica, ci potrebbe pure stare, qualora gli utenti in questione siano scesi a compromessi con i politicanti non proprio capaci; diverso è, se la colpa di certa cattiva gestione, se pur derivi proprio da azioni politicamente sconsiderate o comunque troppo allegre, venga scaricata sui contribuenti/utenti che non si ribellano e magari, per non avere altro fastidio a seguire, accettano di venir sottoposti a quella pronoterapia che poi li vede eseguire il lavoro pagato profumatamente a chi si lava le mani in riferimento allo stesso, adducendo le più svariate giustificazioni per impaurire il fesso di turno.

Detto ciò, mi riservo di segnalare quanto accaduto agli uffici competenti della regione Molise chiedendo che vengano presi i provvedimenti di sanzione contro chi è responsabile di quanto descritto, qualora, come accadde nel duemilasèi, dovessi ricevere ulteriori avvisi o richieste di pagamento per quanto già dato con regolarità svizzera, cosa che probabilmente in Italia è poco compresa.

Questa non è una minaccia, ma una promessa solenne!
ED IO NON SONO UN POLITICO, QUINDI LE PROMESSE LE MANTENGO!!!