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La Polisportiva Di Gambatesa

Di Vittorio Venditti

Una Realtà Positiva Per I Bambini

Già due anni fa, mi permisi di metter bocca su quanto è più lontano dal mio sapere:
L’agire che ci propone La Polisportiva Di Gambatesa, oggi, potendo acquisire di prima mano i proventi del Lavoro fatto da Giuseppe Tosches e collaboratori, non posso far altro che lodare quanto fatto da costoro, perché, fra le poche cose che ridanno una speranza di vita ai pochi, piccoli nostri concittadini, nati in un paese quasi morto.

In famiglia, fra le cose che sono cardinali nell’andare avanti, c’è la possibilità di parlare durante la cena, magari con il sottofondo della onnipresente TV, ma sempre con lo spirito che resta, nei piccoli paesi come Gambatesa, quello spirito che ci rende ancora umani.
E in quest’ottica che nonostante il continuo dover viaggiare, si riesce ad ottenere la soddisfazione di veder crescere una creatura che fra varie disgrazie, sta venendo su con il massimo della vitalità.

Parlando come si può fare con una bambina remigina, si possono scoprire tante belle cose, soprattutto se dette con gaudio e con un sorriso angelico disarmante.

Le cose dette?
Tante, e fra queste il momento di vera ricreazione, preso però molto seriamente.

Si parla di quella Polisportiva che si occupa solo di calcio, ma se ne parla bene.
Si dice cosa si fa, e cosa il Mister vuole ottenere dai suoi piccoli giocatori.
Si parla di uguaglianza e sportività nel gioco, fino ad arrivare al punto di annullare un goal, se nella squadra (che per mancanza di persone è composta da giocatori sia maschi che femmine), qualcuno eviti di passare la palla al compagno di sesso diverso.

Insomma: Si parla di qualcosa che nel calcio moderno sarebbe improponibile.

Personalmente, me ne frego del fatto che si possa arrivare a sfornare giovani assetati di danaro come quelli che nel giocare in serie A, magari bestemmiano per qualcosa di futile; sono però contento del fatto che (come puoi leggere nel link che ti ho rimesso sopra), gli allenatori sono per questi bambini come fratelli maggiori che ne controllano la crescita in positivo.

Bello è sapere che se un bambino non porta bei voti può vedere lo spauracchio di non giocare;
Bello è sapere che c’è una relazione fra la Scuola dello sport, e la Scuola ordinaria, cosa che poi va a sintetizzarsi in quella Scuola che è la Vita.

Bello perciò è sapere che una polisportiva, se bene si occupi esclusivamente di calcio, riesca a dare un contributo valido all’educazione di quei pochi bambini prodotti in paese.

Risultato:

Bello che in un paese come gambatesa, nonostante il presente letargo, covi sotto la cenere un fuoco di vita così ardente, da ridare speranza anche a chi, non capendo niente di sport, ne gode i benefici vedendo ed apprezzando il Lavoro fatto sui propri, piccoli concittadini.

Grazie a Rosario, Giuseppe, Primiano e tutti gli altri.

Vi vogliamo bene.