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In Merito All’Articolo: “Il Festival Visto Da Lontano”

Di Stefano Venditti

La Risposta

Rispondo a Luca con grande affetto e per porre la parola fine a quanto sia potuto nascere dal mio scritto visto che gli organizzatori del festival hanno cose ben più serie a cui pensare dopo l’ottima inchiesta, anche e soprattutto da un punto di vista squisitamente giornalistico, condotta proprio dal deus ex machina di questo “inutile” sito.

Quando mi riferivo a cassa di risonanza per il Festival non intendevo dire pubblicità, cosa che da sola non basta a creare un certo tipo di immagine ed interesse verso una manifestazione, ma al coinvolgimento diretto delle testate.
E’ vero, alcuni colleghi sono pigri o poco interessati a tutto ciò che contribuisce a far crescere il mondo culturale regionale, nel quale il festival di Gambatesa riveste un ruolo di primo piano, ma torno a ribadire che è compito dell’organizzazione o di chi ne cura l’immagine a livello mediatico stimolare e coinvolgere in vario modo i colleghi, anche e soprattutto quelli più restii a simili tematiche:

Altrimenti, cosa ci sta a fare un responsabile della comunicazione?
Serve solo a scrivere due righe di comunicato?

Non credo proprio!

Ottima la disponibilità del collega Carriera, tra l’altro giornalista encomiabile e assoluto professionista, ma se si vuole che il festival cresca è necessario che diventi “allettante” per chiunque faccia informazione, a voi trovare la giusta via.

Nel mio scrivere non ho certo messo in dubbio il tuo importante ruolo nell’organizzazione, ma il tuo operare come responsabile della comunicazione istituzionale esterna al festival che, scusami, ha avuto notevoli lacune.
Nonostante il tuo lungo elenco di incarichi all’interno dell’organizzazione, non credo che tu sia stato il solo ad impegnarsi in prima persona, almeno è quello che ho capito lo scorso anno dall’interno della giuria e dall’intervista rilasciatami da Pasquale Abiuso.
Se il festival ha raggiunto, di nuovo, un simile riscontro è sicuramente dovuto all’impegno di tutti, con tutti intendo anche coloro che da semplici spettatori e cittadini hanno spinto verso la ripresa del festival.
Se ti senti un carico eccessivo di impegni sulle spalle credo che sia opportuno per l’immagine del festival che si debbano ridefinire ruoli e incarichi, soprattutto quello della comunicazione, aspetto fondamentale nell’era odierna.
Se ti sei preso, o ti hanno assegnato, l’incarico di diciamo addetto stampa, devi sottostare alle regole basi di questa professione anche se tu non le ritieni importanti.
Che ci sia qualcuno che pubblichi notizie anche datate nulla questio, ma non è certo un atteggiamento corretto nei confronti dei lettori.
Non mi sognerei mai di chiamare mie colleghi, per esempio, gli iscritti al collegio dei medici a seguito di un mio articolo che abbia come argomento gli ultimi ritrovati della medicina oncologica.
Anche se non sei un giornalista ti devi attenere ai principi base della professione se rivesti un ruolo, anche se momentaneo, di comunicatore, vale a dire inviare le comunicazioni in contemporanea a tutte le testate, nessuna esclusa.
Se poi qualcuno non risponde o è pigro avrai sempre il beneficio della ragione dalla tua parte.
Agendo come hai agito tu hai dato l’impressione di sottovalutare non poco il tuo incarico visto che tu stesso hai affermato che sei stato oberato dal tuo lavoro e non hai potuto scrivere per tempo quanto dovuto.
Il tuo dire rafforza quanto da me espresso precedentemente, vale a dire la sufficienza estrema con cui hai svolto il ruolo di comunicatore.
Non puoi affermare “meglio questo che nulla” perché così affermi tu stesso tra le righe che non ti sei impegnato al massimo.
Sono sicuro che anche gli altri dell’organizzazione svolgono altre tipologie di lavoro, ma immagina se lo stesso atteggiamento fosse stato tenuto da qualche altro membro dell’organizzazione, cosa sarebbe accaduto?
L’anarchia più totale ed un pressapochismo diffuso!
E l’immagine del festival che fine avrebbe fatto?

Il fatto poi che hai sempre pubblicato prima le notizie sul tuo blog e poi le hai diffuse agli organi di stampa contraddice nuovamente il tuo dire: Vuol dire che per il tuo blog hai avuto tempo e per gli altri no?

Sul successo del festival non ho detto nulla e non mi sono espresso visto che non sono giunte comunicazioni ufficiali e dati empirici in tal senso dall’organizzazione: Chi le doveva scrivere?

Ti ricordo, infine, che il festival alla pari di altre manifestazioni regionali non è solo patrimonio di Gambatesa ma dell’intero Molise!

Con questo spero di aver chiarito meglio il mio scritto che, comunque, mi sembrava già ampiamente cristallino.

Un abbraccio a tutti i gambatesani, nessuno escluso!