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Non Essere Ipocriti E’ Reato: Un’Idea Per La Cassazione?

Di Mario Ricca

Effettivamente La Corte Suprema Potrebbe Esprimersi In Tal Senso E La Cosa Non Mi Sorprenderebbe

Gli ultimi processi mediatici ai quali sono stati sottoposti personaggi che sui social network si sono permessi di uscire dai canoni del politically correct, sono lo spunto di questo delirio.

Iniziamo con Mario Balotelli, che in occasione della pagliacciata alla quale si è prestata la nostra nazionale di calcio (patetica quanto le marce per la pace e le manifestazioni degli indignati)., ha scritto su twitter che lui è un giocatore di pallone e non un simbolo contro la Camorra.
Ovviamente le reazioni politicamente corrette si sono scatenate, anche da parte di chi dovrebbe risentirsi quando sportivi vengono eretti a icone della legalità. Invece il protocollo ipocrita impone a questa donna facente parte di quelle persone che prima scelgono di ostacolare le aziende diversamente lecite e poi legittimamente capitalizzano il loro vittimismo, di affermare quello che piace alla gente che piace.

Torno poi sulla morte di Erich Priebke dopo il gestore di questo sito per riprendere l’aspetto ipocrita della faccenda, a cominciare dall’atteggiamento della Chiesa Cattolica, corta evidentemente di memoria, (O.D.E.SS.A. docet), che in barba all’umana pietas (punto cardine della cristianità), nega la sepoltura a un uomo, colpevole di essere stato coerente fino al termine del suo percorso terreno, che non si è mai pentito, a differenza di chi è nelle grazie di Santa Romana Chiesa, solamente perché la domenica ottiene assoluzione per pentimenti discutibili che resettano le coscienze di chi uscito dalla sacrestia torna a essere peccatore. Per non parlare poi di chi ha eretto Priebke come simbolo del male, una comparsa fatta diventare protagonista. Come se un rifiuto dell’ufficiale Priebke ad eseguire ordini impartiti nel corso della guerra avesse potuto impedire una rappresaglia conseguente ad azioni partigiane spesso volutamente taciute dai comunisti mistificatori della storia.
Voce fuori dal coro sull’argomento è stata quella del Presidente della Provincia di Salerno, che ha affermato quanto certificato dalla storia. Ma i simboli spesso modaioli del fanatismo rosso sono intoccabili e quindi, dire che l’ufficiale Priebke fu una semplice pedina all’interno di un ingranaggio e che il signor Ernesto Guevara (detto il che), invece fu il numero due di Fidel Castro e che ricoprì in Bolivia incarichi di governo e che lo stesso “Comandante” ha sulla coscienza molti più morti del capitano delle ss, è lesa maestà.

La differenza sta nel fatto che Guevara fu comunista ed è acclarato che quando ad assassinare sono loro è rivoluzione, se invece a uccidere sono altri la storia Sinistra parla di crimini.