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LEGGE 104: Paravento Per Assenteisti?

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca

In Tanti Ci Marciano, In Pochi Ci Perdono

A proposito d’altro, la scorsa settimana ho parlato del dover tornare a studiare l’educazione civica per inculcare in ognuno di noi la cultura del rispetto per il proprio vivere, comparato ai doveri ai quali tutti dobbiamo sottostare per poter poi chiedere, magari con forza, l’applicazione dei diritti, derivati dalla convivenza con il Prossimo, in poche parole il far parte dello Stato.

Dopo decenni di tolleranza, nei quali si è permessa ogni forma di disprezzo per questi sani principi, arrivando a benedire chi era più furbo e far passare per fesso chi si ostina ad essere onesto, ecco che chi troppo la tira la spezza, per cui, finalmente si è arrivati a quanto proposto da quest’articolo, girato a me dalla “Mina Vagante” con il seguente commento: “Ma questo non poteva portarsi l’assistito in vacanza…”, commento ironico che però dà da riflettere.

Ma chi prende la [download id=”594″ format=”2″], lo fa per assistere chi ne è primario nel beneficio o lo fa per riposarsi?

La domanda in questione sembrerebbe quasi una presa in giro, qualora vivessimo in uno Stato che facesse dell’onestà la propria bandiera; diverso è il trovarsi in una realtà ove si può assistere al fatto di vedere gente lontana dal proprio posto di lavoro ai sensi della Legge in tema e nello stesso tempo incontrare persone che, pur avendo necessità di assistere propri congiunti, vengono posti nella condizione di non farlo, magari negando i diritti proposti da questa Legge, in maniera arbitraria ed opprimente, per la sola voglia di farlo e perché quell’operare è imposto dalla libertà d’interpretazione della Legge medesima.

Insomma: Noi possiamo denunciare quanto vogliamo e possiamo girare per gli ospedali o gli uffici con faldoni pieni di regole e regolettte da mostrare a chi non ne vuol sapere di rispettarle, ma non risolveremo mai niente, finché non arriveremo a comprendere che se le cose funzionano ciò va a vantaggio di tutti, se si va avanti a furbate invece, chi crede di aver vinto, a lungo termine perderà, perché sarà sufficiente trovare qualcuno in grado di farsi valere, per imporre e mettere in pratica il proverbio che recita:

“Per colpa del peccatore patisce il giusto”