Il Complice Ipocrita

Di Vittorio Venditti
(Audio), Dai Dischi Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Presa Da Internet Dallo Stesso

Una Volta Era Un Amico

Quant’è brutta l’invidia, soprattutto se la bile viene prodotta dal fegato di chi non vuol saperne di far sacrifici, ritenendo che onore e gloria siano dovuti alla stregua di un sei politico, voto che come si sa, tante soddisfazioni ha date all’Italia, con i risultati che se non ci vedono direttamente alla fame è solo per via del fatto che la storia ci ha veicolati verso la sfera non comunista, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale.

Schiattarella, Il Grande Lavoratore

Oggi devo trattare di Luca D’Alessandro, addetto culturale per la lista “Gambatesa Partecipa” al municipio di Gambatesa per l’appunto, una volta mio amico e per questo motivo rinominato come si può vedere nella foto. Quest’uomo, dopo che per divergenze politiche io mi sono sganciato dal suo blog ed ho fondato il fastidio che risponde al nome di gambatesaweb, (sito sul quale per altro, sia Luca D’Alessandro stesso, sia carmelina genovese, sia Marco Abiuso hanno scritto più d’una volta, (vedi esempi), come sappiamo e vediamo), Luca D’Alessandro giust’appunto, dopo aver nel tempo diffamato dal suo gambatesablog.info più di qualche gambatesano e dopo aver difesa una sua amica giornalista che mi rifiuto di considerare collega, atteso che costei per campare rubasse gli articoli da gambatesaweb, che io definivo “farneticazioni”, proprio sulla scorta di questa definizione inventata dal D’Alessandro per mettere in cattiva luce i miei scritti, Si è permesso poco più d’un anno fa di apostrofare gambatesaweb e chi vi scriveva come “volgari e sessisti”, atteso che noi non la mandiamo a dire, quando si tratta di denunciare la verità dal nostro punto di vista anche riguardo a donne, il più delle volte brutte e non solo in considerazione dell’aspetto fisico, il male minore.

Passando ai fatti: Due giorni dopo l’effettivo sequestro di gambatesaweb, sabato diciannove maggio, mentre io e Totore eravamo andati a Tufara a vivere una bella ed inaspettata esperienza della quale tratterò a seguire, Luca D’Alessandro, incontrando il capogruppo all’opposizione Pasquale Abiuso, gli comunicava con somma soddisfazione che: “finalmente quello ha smesso di rompere le palle! Ora finalmente si vive!”. Stando alla testimonianza di un imbarazzato Pasquale Abiuso, pare che Luca D’Alessandro fosse fra le braccia di Bacco. Ciò però non giustifica il comportamento di un blogger, (come già detto sopra, parliamo dell’effettivo responsabile di gambatesablog.info), oggi amministratore comunale, che a suo tempo aveva avuta la solidarietà e la comprensione di chi scrive, tanto che se non fosse stato per l’intervento di chi oggi si pente di aver agito in tal senso, molto probabilmente il vostro avrebbe dovuto rispondere in tribunale, dopo aver insultata la vincitrice di un concorso pubblico presso il municipio del paesello, vittoria confermata in giudizio e quindi insindacabile, nonostante certa delusione che non è stata ben tenuta a freno.

Evitare di rimettere quel link o di ripubblicare quel preciso scritto è segno di serietà, atteso che non sia importante rinfacciare ciò che si è fatto con convinzione. Non dare solidarietà a chi ne ha data, è cattiva educazione, ma è cosa legittima. Gioire per ciò che si è contribuito a portare a termine nonostante quanto descritto nei due periodi precedenti, è da vigliacchi, oltreché da incompetenti nel ramo che si dichiara baldanzosamente di ricoprire, visto che la cultura è sinonimo di crescita e non di regresso ad uno stato di puerilità, non presente nemmeno nei bambini il cui quoziente intellettivo non sia dei migliori.

Salvador Allende

Salvador Allende torna alla grande!

Non sia mai detto però che Luca D’Alessandro abbia fatto solo cose negative. A mia “morte” avvenuta, il vostro a depennato gambatesaweb dalla lista dei siti locali, lista esposta sul suo gambatesablog. La cosa, già dal ventisette ottobre duemiladiciassette, quando il D’Alessandro disse che “Quel Blog E’ Volgare E Sessista!”, fu richiesta proprio da chi fu così descritto, non volendo apparire quest’ultimo fra gli amici del D’Alessandro medesimo e di chi gli gravita intorno. Speriamo di cuore che il vostro continui ad ignorare il lavoro di chi scrive e della squadra che senz’alcun appello di sorta si è formata e resiste attorno al progetto redivivo che state leggendo e soprattutto che questo, come l’altro dominio non più usato da chi è considerato “sessista e volgare” continui a non far parte di quella lista, perché il senso d’inimicizia per gente di quel genere è rimasto tale, se non aumentato con interessi da strozzino e rivalutazione monetaria da inflazione venezuelana.

Noi non vi vogliamo.
Noi vi teniamo a debita distanza.
Noi non vi consideriamo.

Tornando poi a quanto già espresso a proposito dell’incontro/scontro che chi scrive ha avuto con il presidente della pro loco di gambatesa, va detto che oltre a dire sul festival e su com’è terminato, si è parlato proprio della redazione di questo scritto. L’Abiuso, da giornalista qual è, ha voluto obiettare che “gli articoli non si scrivono contro qualcuno!”, e quando ha ricevuta la risposta che se si deve dire qualcosa, ciò non è necessariamente positiva, ma può essere anche contraria, il discorso si è chiuso con il già citato: “E’ meglio che me ne vado perché se no ti devo prendere a schiaffi!”, cosa che la dice lunga sulla “cultura” che in tanti si ostinano a voler insegnare a chi forse non ha più nemmeno voglia di ascoltare oltreché tempo da dedicare a far ciò, nonché sul clima che si vive in paese.

Ma c’è stata solo gioia per questo stop?

Risponderò a seguire!