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La Corrida Di Gildone

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
(Audioriprese), Di Vittorio Venditti

Come Divertirsi Con Poco, Senza Problemi

Ti avevo annunciato come avremmo passata la serata di ieri, dopo aver detto della festa della Madonna delle traglie:

Tutto secondo le previsioni, anzi, di più!

Mentre a Gambatesa veniva temporaneamente sospeso il torneo di calcio a tre, (in piazza Riccardo ieri si doveva trebbiare il grano della Madonna, cosa che ti ho mostrato in foto, e fra la trebbiatura e la conseguente rimozione del materiale trattato si sono superate le nove di sera), e mentre al castello un concerto di sax aveva uno straordinario successo, (a detta di mio padre che ha provato a seguirlo, anche con le finestre del maniero aperte, l’aria era quasi irrespirabile per il troppo caldo e la troppa gente che si assiepava per ascoltare i musicisti), io Totore e Donato, avendo già data la parola, decidevamo di metterci in viaggio verso Gildone, ove si sarebbe tenuta un’altra di quelle manifestazioni che per il riproporre sempre lo stesso cast, ma in paesi diversi, sta diventando uno spettacolo itinerante.
Parlo di quella Corrida, spettacolo che permette a tutti, ma proprio a tutti, di proporsi alla gente, divertendosi e facendo divertire.

La nostra ormai collaudata squadra, vede in campo Donato Codianni come “Cantore” Totore, come fotografo e autista, e chi ti sta tediando, come operatore audio e reporter.

Partiamo verso le nove e un quarto, dopo aver tenuto consiglio presso il bar di Salvatore a Ccett, assisi ad un tavolino, dal quale, vuoi per la stanchezza dovuta al lavoro che ti ho mostrato ieri, vuoi per il clima fresco e soporifero che si viveva ieri sera sempreché non ci si trovasse ristretti in ambienti chiusi, non mi sarei mai voluto staccare.
Andando verso Gildone, ascoltavamo in macchina la canzone sulla quale, di lì a poco, Donato avrebbe fatta la parodia a modo suo.
Tutto regolare, nonostante le curve che per forza di cose vanno sopportate, volendo raggiungere la nostra destinazione.

Verso le dieci e un quarto, dopo non poche difficoltà patite per trovare il luogo dove si svolgeva lo spettacolo, eccoci arrivati.
Parcheggiata la macchina in prossimità del locale campo sportivo, la prima cosa che combiniamo, consiste nello sbagliare la strada per raggiungere il palco:

Facciamo quella più lunga, nonostante le indicazioni che ci erano state fornite.
E Non avevamo ancora bevuto!

Donato Alla Corrida Di Gildone

Giunti al palco, Donato si presenta agli organizzatori per far sì che venisse chiamato, mentre io e Totore, dovendo comunque verificare gli “usi” ed i “costumi” del posto, cerchiamo il Paradiso, vale a dire lo spillatore ed il venditore di panini.
Un paio di minuti e Donato ci raggiunge.
Immediatamente dopo, appare il suo nome sul tabellone che annuncia le esibizioni.
In fretta e furia prepariamo le attrezzature, mentre Donato va ad immolarsi.

Poco prima, altri due nostri ormai cari amici, (Antonello ed Antonello: i Luridos, accompagnati dal loro personale DJ, Giuseppe, in arte DJ Nusbara), si erano appena esibiti, riportando un giudizio che comprendeva un voto in più del minimo sindacale.
Se infatti la scala dei voti a disposizione dei giurati comprendeva numeri da sette a dieci e la maggior parte di costoro avevano votato sette, l’ultimo in ordine di comparizione, Aldo Ricciardi, di cui ti ho già parlato la volta precedente e di cui tornerò a parlare durante il prossimo festival della canzone dialettale molisana, che si terrà a Gambatesa il prossimo undici e tredici di agosto, Aldo Ricciardi dicevo, avendo votato otto, dava una speranza a Donato di arrivare finalmente ultimo in gara.
La delusione è stata cocente quando, (e lo puoi sentire dall’audio), giunto il momento del giudizio anche per Donato, ai sette degli altri giurati, si aggiunge il voto di Aldo:
Nove……

Un voto d’incoraggiamento?

Non lo so, ma da quel momento, oltre ai giri di spine e panini che s’inanellavano senza pietà, comprendendo nella bolgia sia noi tre, sia i Luridos con il loro DJ, gli sfottò e le conseguenti risate fra la nostra squadra e gli amici di Riccia, diventavano l’ordine del giorno, rendendo la serata davvero piacevole.

Per inciso:
In giuria, fra gli altri, erano presenti anche due gambatesani:
Riccardo D’Antonio, (il nostro webmaster), e Franco Giorgio.

Vanno dette due cose, una negativa, l’altra positiva.
Per toglierci però il sassolino dalla scarpa, eliminiamo prima le negatività, per poi goderci l’attacco frontale, da destinare a chi, ieri sera, non poteva essere presente fra noi.

La cosa che ho definita negativa, è consistita nell’assoluta incapacità di gestione, (da parte del fonico), dell’impianto di amplificazione, apparato discreto ma mal regolato.
Fra l’altro, oltre al fatto che non in tutto lo spiazzo era percepibile quanto ci veniva proposto dal palco, mentre si esibivano i concorrenti alla Corrida, spesso le basi s’interrompevano.
Discutendo della cosa con uno Degli Antonelli dei Luridos, vengo a sapere che il lettore CD utilizzato per far suonare le basi era un Gemini.
Questi lettori, al pari di altri apparati economici, avendo il pregio di leggere ogni tipo di CD, anche la monnezza, hanno di contro il difetto di essere estremamente suscettibili ai segnali estremi.
Per non scendere troppo in inutili tecnicismi, ti dico solo che se l’impianto fosse stato regolato riducendo il livello delle basse frequenze, gl’inconvenienti di cui ho detto non si sarebbero verificati.

La cosa positiva invece, è consistita nella logistica, a mio avviso magistralmente utilizzata dagli organizzatori della festa di ieri sera.
La Corrida infatti, si è svolta fuori paese, in uno spiazzo sito davanti alla cappella di San Nicola.

Cosa fattibile a Gambatesa?

Lo spiazzo in questione era distante da Gildone tanto, quant’è più o meno la distanza fra Gambatesa ed il frutteto.
Le amministrazioni gildonesi, a differenza di quelle che a Gambatesa si sono susseguite nel tempo, con poco, hanno risolto egregiamente due problemi:

1°: Quello che con roboanti quanto inutili e scadenti ordinanze, il nostro attuale Sindaco definisce “Schiamazzi”, che se danno fastidio in piazza, hanno lo stesso effetto in altre parti di Gambatesa, dove chi vuole divertirsi va, non avendo un punto ove farlo, fuori paese.

2°: Quello di creare un punto nel quale, senza disturbare chi volesse dormire, la gente che vuol far festa, nel rispetto del pubblico decoro, si può riunire, restando a divertirsi anche fino al mattino successivo.

Insomma:

Se ieri sera la festa è andata bene e non è successo niente, ma veramente niente di male, ciò lo si deve all’intelligenza di chi l’ha organizzata e soprattutto alla lungimiranza di chi, pur vivendo in un paese spopolato dall’emigrazione, ha pensato bene di costruire quel punto di ritrovo, non come a Gambatesa, dove si costruiscono cattedrali nel deserto che vengono più volte inaugurate e che non saranno mai utili a nessuno, o si montano inutili impianti di videosorveglianza, necessari a chi li ha venduti per il personale guadagno e utili come guanto di sfida a chi, magari divertendosi pure, sempre più spesso, crea problemi di microcriminalità, che non avrebbero ragione di esistere se solo si evitasse di costringere la gente a stressarsi o a preoccuparsi di sentirsi controllata.
Sia pur stanchi, i miei amici, passando per Gildone hanno visto un paese calmo, nonostante la festa,, silente, nonostante la festa stessa fosse popolata da un migliaio di persone provenienti da vari paesi, senza la visibilità di posti di blocco che, probabilmente in essere, non si vedevano nemmeno se li volessi cercare per forza.
Da dire che la nostra squadra si è rimpinzata di ogni ben di Dio e di una quantità industriale di birra, da far invidia al più radicale bavarese, ciò, senza perdere mai il controllo delle proprie azioni.

Vorrà dire qualcosa?
La mancanza di stress e della privazione della libertà personale, quanto influisce in caso di Pelle?

Tornando a bomba, mentre ridevamo e scherzavamo, Donato ed i Luridos stipulavano anche un accordo per la produzione di prossimi brani musicali, ovviamente alla loro altezza!…
Verso l’una, i giurati, (che durante lo spettacolo si erano anche esibiti), presentavano il verdetto, verdetto che prevedeva l’assegnazione di diversi premi, basati sulla gastronomia locale.
Nell’assegnazione del premio simpatia, è stato coinvolto anche il pubblico, che ha dovuto decidere chi avrebbe meritato di vincere a suon di applausi.
A tutti, Donato e Luridos compresi, è stata consegnata una medaglia, sicuramente un bel ricordo della serata.
Da rimarcare il fatto che un gruppo di persone, proveniente se non sbaglio da Campo di Pietra, dopo la chiusura dello spettacolo, strumenti alla mano, ha iniziato a suonare, cantare e ballare e noi li abbiamo lasciati in quella condizione, cosa sicuramente non possibile in un paese come Gambatesa che forse ha spese somme di danaro ben più impegnative, con i risultati che tutti abbiamo sotto gli occhi.

Un plauso dunque va all’amministrazione gildonese, che con pochi soldi e qualche sponsor è stata in grado di offrire il divertimento a tanta gente, sicuramente da non considerarsi residente o votante in quel borgo.
Va ringraziata anche la capacità organizzativa del comitato che si è occupato della festa di ieri, e della straordinaria volontà di considerare il decoro del posto, espressa da questi ragazzi.
Non appena terminata la Corrida infatti, gruppi di volontari, senza nessun coordinamento fra loro, hanno presa spontaneamente l’iniziativa di ripulire il luogo dai rifiuti che ovviamente si erano creati.

Non sarà questa, una forma di civile risposta a chi ha permesso a tanta gente di divertirsi senza stress e senza incubi dovuti ad orari?

Ma a Gambatesa non alberga una simile forma d’intelligenza.

O Sì?

Ieri sera, prima di partire per Gildone, ho avuto modo di apprezzare il comportamento del comitato per la festa della Madonna della Vittoria, che con i propri mezzi ha ripulita piazza Riccardo e le zone limitrofe, dalla paglia del grano e non solo, frutto della trebbiatura.
Nei giorni scorsi, ho notata la cura con la quale gli organizzatori del calcio a tre, nonostante l’imbecille decisione di costringere costoro a montare e smontare il campo da gioco sera per sera, hanno operato, ripulendo piazza Riccardo dai rifiuti della serata.

A che pro questa forma di Stato poliziesco che Emilio Venditti, con la collaborazione di ex incendiari, diventati per loro porco comodo zelanti pompieri, sta instaurando nel nostro paese?
Forse il Nostro, così com’è accaduto in altre occasioni, sta comprendendo quali sono stati gli errori e gli sprechi a lui imputabili e vuole crearsi una copertura per far sì che non se ne parli?

Da dire che mentre tornavamo da Gildone, passando per Jelsi, abbiamo potuto notare che i bar erano regolarmente aperti, nonostante fosse l’una e mezza di notte.
Noi, non ci siamo fermati, essendo pieni all’inverosimile, pur se perfettamente in grado d’intendere e di volere, e soprattutto, (per quanto riguarda totore) di guidare e riportarci a casa, così, com’è poi avvenuto.

Vorrà dire qualcosa?
Non sarà che lo stress creato ai gambatesani, da altre parti lo si sa meglio arginare?
Non sarà che se a Gambatesa non c’è niente, a parte inutili cattedrali nel deserto, ciò va addebitato a chi, per spostare l’attenzione, al danno di non aver saputo prevedere le soluzioni proposte in altre realtà, aggiunge ora la beffa di comportarsi proprio come coloro che dice di combattere?

Sì, hai chiuso i bar un’ora prima e se potessi, o Emilio, li chiuderesti alle otto di sera.
Premesso che la cosa non mi compete, (i baristi sanno difendersi da soli e devono farlo, visto che l’eventuale guadagno va nelle loro tasche), non pensi:

1°: Che chi vuole ubriacarsi, può tranquillamente farlo, acquistando con regolare scontrino ciò che vuol bere, magari negli ipermercati, così da risparmiare anche qual cosina, in che non guasta?

2°: Che certi “gesti”, chiamiamoli così, sono innanzitutto il frutto di restrizioni, con le quali si pensa di saper governare, mentre in realtà, si finisce per non essere più considerati?

Tu, o Sindaco, potrai anche dire:
“Parla parla, tanto la bocca serve anche per quello, poi al resto ci penso io”.

Potrebbe anche essere così, ma quanto potrà durare?
E quale sarebbe il frutto di un tale e repressivo comportamento?
Pensi di essere Dio?
Non sai che, fatta la Legge trovato l’Inganno?

A Gildone, senza spendere molto e stressare la gente, hanno pace ed armonia.
A Gambatesa, dopo aver spesi tanti soldi inutilmente, abbiamo un clima perenne di guerra.

Ti sembra di aver saputo governare e lasciare un buon segno per la futura memoria?