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Pasquale Abiuso: (Pucin)

Di Vittorio Venditti

Il Candidato Per Gambatesa?

Normalmente, anche in prossimità di elezioni amministrative inutili come quelle per il rinnovo del consiglio provinciale, ogni cittadino elettore, (non solo quindi il nostro “Elettore altruista”), diventa stranamente ritroso nell’esporsi a favore di uno, piuttosto che di un altro dei candidati in lizza.

Oltre a ciò, sembrerebbe da irresponsabili, azzardare simili appoggi ancor prima che si definiscano i giochi per la costituzione di liste e quant’altro possa essere utile ai candidati stessi per la buona riuscita della campagna elettorale.

Questo è uno dei motivi che ancora a bocce ferme, mi spinge a fare valutazioni che all’atto pratico, potrebbero risultare del tutto fuori luogo.

Perché farle?

Quando si ha il gusto di scrivere per la sola voglia di scrivere, si può fare questo ed altro.
Se poi quanto si fa, va anche a vantaggio di chi viene ritenuto un amico da rispettare, ciò, è ancor più appagante e foriero di soddisfazione.

Perché Pasquale Abiuso?

Perché lo conosco da una vita ed è sempre rimasto l’uomo che puoi incontrare normalmente per strada o al bar, sia durante le campagne elettorali che al di fuori di tali eventi, e vederlo così com’è, senza l’ammantarsi di stupide maschere, proprio di chi fa normalmente politica.

Se incontri Pasquale e gli chiedi un qualsiasi aiuto, dalla semplice informazione all’interessamento per la soluzione di un problema, in lui troverai sempre chi dice pane al pane e vino al vino, disinteressandosi, (a volte sbagliando, per carità!), delle conseguenze a cui può andare in contro, dando magari la risposta che non ti aspetti.

Pasquale sa seminare, ed è giusto che raccolga quanto, da decenni, in campo provinciale e gambatesano, va seminando.

Come ogni essere umano, sicuramente non è immune da difetti, ma se glie li fai notare, ti accorgerai del suo modo di fare, completamente diverso da chi, normalmente, dice di “occuparsi del bene altrui”.

Lui ti ascolta e controbattendo, magari in modo energico, risponde a ciò che gli proponi.
Altri al suo posto, ti stendono un tappeto rosso su cui camminare e guardando il tuo “finto trionfare” già pensano a tutt’altro.

Parlando a Pasquale invece, sicuramente ti potrai scordare del finto tappeto da trionfo, anzi, bene ti va se nel parlare hai la possibilità di camminare allegoricamente su una strada sterrata.

Il finale però, è profondamente diverso:

Se il normale “politico” ti fa vedere lucciole per lanterne, Pasquale ti potrà lasciare al “buio”, dandoti però la possibilità di vedere la pura realtà dei fatti e, magari, aiutandoti a venirne fuori nella maniera più onorevole ed onesta possibile:

Non è questo, il modo di far politica che cerchiamo di ottenere?

Lui, a mio avviso, è l’unico che con la sua onestà, può mettere d’accordo noi gambatesani, al fine di avere l’univoca volontà di creare con le nostre forze, un valido rappresentante per questa comunità, da sempre divisa su tutti i fronti.

Visto che la sua Candidatura è certa, al di là delle idee destrorse e o sinistrorse che ci contrappongono, sarò ben lieto di appoggiarlo, sicuro di trovare in lui un valido appiglio per ricominciare a credere in un modo di far politica, Cristiano e disinteressato, modo che dalungo tempo non riesco più a trovare nei candidati che, via via, si sono presentati al mio cospetto