Primo Maggio

Di Vittorio Venditti

Su, Coraggio!

Non ti canterò in faccia ora l’intero ritornello della Canzone “Ti Amo” di Umberto Tozzi, ma non potevo fare a meno di dare questo titolo all’articolo che oggi devi sorbirti, avendo avuta l’insana idea di collegarti a questo sito.

Sì, oggi ci vuole davvero coraggio a festeggiare i lavoratori, sapendo che per tante ragioni, costoro sono in minoranza rispetto ai disoccupati.

E le istituzioni che fanno?
E i sindacati?

Sprecano in vario modo soldi che sarebbero potuti servire a creare qualche altro posto di lavoro, permettendo così di festeggiare davvero in maniera compiuta, magari a chi, fortunato fra tanti, avesse ricevuta l’assunzione.

Delle istituzioni, non mi meraviglio; più che pensare ai festeggiati, rivolgono l’attenzione a sè stesse, trovando per l’ennesima volta il modo di pavoneggiarsi.

Sui sindacati però, faccio nonostante tutto il vero affidamento.
Loro, da sempre, dicono di essere a favore dei lavoratori, e di lottare per i diritti di questi ultimi, primo fra tutti, proprio il diritto al lavoro.
Oggi, se li vuoi vedere all’opera, ti basta accendere la TV o recarti direttamente in quella bolgia che, anno dopo anno, mostra di essere piazza San Giovanni a Roma.

Da “voce fuori dal coro”, lascio le polemiche sterili che ne derivano, pensando a qualcosa di meglio, che si fa a Roma, nei dintorni, e dove lo si può fare:
Una bella scampagnata, a base di pane fresco, fave, (magari da cogliere in loco) e buon formaggio pecorino, possibilmente innaffiati da buon vino, alla faccia di istituzioni, sindacati e quanti ci mangiano intorno!

Vedi?
Preferisco pensare a quest’ultima soluzione, nonostante il fatto che il tempo non sia così accomodante!