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BASKET, A1 FEMMINILE. PER LA MAGNOLIA NULLA DA FARE CONTRO LA REYER VENEZIA

Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Andrea Gilardi

Le campobassane spaventano le lagunari al Taliercio nel primo quarto
Anche nel terzo periodo tanta sostanza
Sabatelli al termine del match: «Orgoglioso del cuore e del carattere di questo team»

UMANA REYER VENEZIA 82
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 63
(19-15, 40-28; 58-47)
VENEZIA: Villa 6 (3/9, 0/1), Held 7 (1/1, 1/5), Fassina 4 (0/2, 1/3), Kuier 22 (5/7, 4/6), Shepard 17 (8/15); Pan 9 (0/1, 3/5), Berkani 17 (2/3, 3/4), Nicolodi (0/1), Gorini, Logoh, Meldere. Ne: Santucci. All.: Mazzon.
CAMPOBASSO: Trimboli 14 (3/6, 2/6), Morrison 12 (3/5, 1/2), Kacerik 6 (0/2, 2/5), Dedi? 10 (3/8, 1/1), Kunaiyi 15 (5/10); Quiñonez 6 (2/9, 0/4), Giacchetti (0/1), Narvi?i?t?, Moffa. Ne: Mištinová. All.: Sabatelli.
ARBITRI: De Biase (Treviso), Nuara (Treviso) e Lanciotti (Fermo).
NOTE: fallo antisportivo, nel Venezia, al 22’08” per Kuier ed al 32’09” per Shepard. Tiri liberi: Venezia 8/9; Campobasso 13/23. Rimbalzi: Venezia 45 (Shepard 11); Campobasso 25 (Kunaiyi 6). Assist: Venezia 22 (Berkani 6); Campobasso 19 (Kunaiyi, Trimboli e Quiñonez 4). Progressione punteggio: 9-11 (5’), 27-24 (15’), 45-37 (25’), 72-53 (35’). Massimo vantaggio: Venezia 21 (82-61); Campobasso 2 (13-15).

Magnolia Campobasso

Di fronte ad una Reyer Venezia profondissima e con una rotazione in meno come quella della slovacca Mištinová, costretta a fare i conti – nell’avvicinamento alla contesa – con un problema di carattere fisico, dopo aver regolarmente svolta la seduta di tiro al mattino con le compagne, La Molisana Magnolia Campobasso esce a testa particolarmente alta dal Taliercio, dove crea più d’una difficoltà, soprattutto in corso di primo e terzo quarto, alle orogranata.

GRANDE ARDIMENTO Venezia prova a partire forte dando una serie di strappi, ma le rossoblù riescono a rispondere colpo su colpo e anzi, in ben tre circostanze dopo i canestri di Kunaiyi, Quiñonez e Dedi? Arrivano anche a mettere la testa avanti.

Kunaiyi e Dedic su Shepard

Le lagunari però risalgono la china e sono in vantaggio di quattro lunghezze al termine del primo quarto.

STRATTONE VENETO Le rossoblù riescono a stare in scia nella prima metà del secondo quarto (27-24) con un possesso di distacco che si mantiene costante sino al 31-28. Qui, con un parziale di 9-0, la formazione veneziana riesce a dare un primo strappo alla contesa avendo quattro possessi di margine da gestire (40-28) all’intervallo lungo.

RESILIENZA ROSSOBLÙ Quella che potrebbe sembrare una possibile mareggiata particolarmente pericolosa trova i #fioridacciaio all’uscita dagli spogliatoi pronti a risalire la china. È capitan Trimboli in particolare a caricarsi la squadra sulle spalle, aiutata da Quiñonez che firma il meno cinque (47-42) prima che la forbice si riallarghi nuovamente anche se la tripla di Kacerik vale il successo parziale nel quarto per le magnolie (19-18).

Quinonez in azione

ENERGIE RESIDUE La lunghezza di opzioni tra le veneziane a fronte delle rotazioni corte delle rossoblù, fa sì che Venezia fugga definitivamente nell’ultimo periodo, arrivando a prendere anche sette possessi pieni di scarto sino all’82-63 finale.

PAROLA DI COACH Da parte sua, al termine della partita, Mimmo Sabatelli non può non evidenziare come «non posso essere che totalmente orgoglioso di questo gruppo di ragazze che nonostante un’ulteriore rotazione in meno, aspetto che ci ha lasciato un po’ spiazzati, si sono strette ancor di più e seppur con delle opzioni non amplissime, hanno creato grandi difficoltà a Venezia. Sarebbe servito un miracolo, ma hanno dimostrato ancora una volta di essere semplicemente encomiabili, penso ad esempio a Martina che sta scendendo sul parquet con una contusione e lo fa per dare il massimo per la squadra sacrificandosi sino in fondo. Ora speriamo di recuperare Mištinová per mercoledì e vedremo cosa accadrà all’Arena. Personalmente, posso solo dire di non avere più aggettivi per descrivere le mie sensazioni su un gruppo capace di una stagione semplicemente memorabile e formidabile».

ARENA CALLING A questo punto, per le magnolie, la prospettiva è quella di gara due di mercoledì all’Arena dove provare a fare l’impresa come in regular season. Bissare quel successo significherebbe garantirsi gara tre, diversamente ci sarebbe la conclusione di un’annata che resterà a lungo nei cuori e nei ricordi degli aficionados rossoblù.