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In Merito All’Articolo: “Il Festival Visto Da Lontano”

Di Luca D’Alessandro
(Premessa), Di Vittorio Venditti

Difficilmente pubblico commenti a quanto scritto, perché la cosa per me diventerebbe un lavoro.
Ancor più difficile è che io lo faccia, in presenza di titolari di altre pagine che potrebbero scrivere per conto proprio quanto hanno da dire, atteso che ognuno possa avere la propria idea e possa esprimerla secondo le proprie possibilità.

Mi sembra corretto però, permettere questo commento, visto che il dire può essere considerato a vantaggio del nostro paesello, ferma restante la replica di chi ha proposto l’articolo che viene trattato in questo scritto.
Faccio appello dunque alla serietà di tutti, anche perché, dopo la risposta di Stefano Venditti. in merito all’articolo in questione, non verrà passata altra replica.

Leggi il commento di Luca D’Alessandro:

Gentile Stefano,
a causa di impegni lavorativi e non, riesco solo adesso a rispondere a quanto da te affermato nell’articolo pubblicato su www.gambatesaweb.it.

Innanzitutto ti ringrazio per l’interessamento e per i consigli ivi contenuti e ti confermo di non aver mai pensato per un attimo che la critica venisse dal fatto che tu quest’anno non sia stato parte della giuria, destinata, peraltro, sempre a cambiare.
Di converso mi preme effettuare una serie di precisazioni su quanto esposto.

In primis devo correggerti sul fatto che sia stata affidata ad un solo organo di stampa, quale telemolise, la cassa di risonanza del festival. La pubblicità del festival è stata infatti effettuata da quasi tutte le altre emittenti regionali quali TVI, TLT, Teleregione e mi sembra anche Molise TV, nonché fatta presente a tutti i giornali e testate online.
Il fatto che Giuseppe Carriera realizzi sull’evento delle puntate di viaggio in Molise è simbolo di disponibilità da parte della stessa emittente, che, ovviamente, sembra aver compreso più di altre l’importanza culturale dell’evento dandogli maggior risalto rispetto alle altre emittenti (forse solo più pigre??) e non certo una forzatura dell’organizzazione.

Per quel che mi riguarda più da vicino, per il secondo anno, mi ritrovo a gestire le comunicazioni del Festival, comunicazioni che, diversamente, non arriverebbero affatto a causa della inesistente collaborazione di chicchessia interessato a prodigarsi volontariamente per l’evento.

Effettivamente, questo da lontano non si vede, quest’anno ho curato “solo” le seguenti cose: il regolamento e le domande, i rapporti con i concorrenti, i contatti con la giuria, ho fornito la scaletta ai presentatori, ho curato l’organizzazione degli stands gastronomici, l’istallazione dell’info-point, la commercializzazione dei CD, l’impaginazione e le stampe dei pieghevoli, centinaia di email e di telefonate, ho caricato frigoriferi e sedie fino alle tre del mattino per poi riuscire a pubblicare i nomi di coloro che fossero passati alle eliminatorie, in tutto ciò non ho avuto ferie e la mattina mi è toccato lavorare, perché grazie a Dio un lavoro ce l’ho e non è quello del giornalista.

Se alla Vostra categoria ha dato fastidio il fatto che io abbia esordito con gentili colleghi (altre volte anche con “cari amici” e roba del genere) facciamo conto che mi sono rivolto alle testate online dilettantistiche che sono nella newsletter, alla pari di quella che gestisco io, gambatesablog appunto. Chiedo scusa se ho dato l’idea di arrogarmi titoli non posseduti, ma capirai però quanto poco rilevante sia per me questa cosa nel mare di problemi che mi sono dovuto trovare ad affrontare per organizzare questa edizione del festival.

Terzo, “il fatto di pubblicare il comunicato prima sul mio blog e poi inviarlo”: 1) lo pubblico sul mio blog 2) copio e incollo nella mail 3) spedisco la mail a tutti 4) le testate online lo pubblicano dopo pochi minuti rispetto a gambatesablog. Non sono un professionista ma non mi sembra che cambi molto.

Quarto: il 14 mattina mi è toccato andare a lavoro e per questo mi è risultato impossibile scrivere alcunché, cosa che ho fatto in serata dopo 8 ore di computer, un’ora di viaggio e giorni di sonno arretrato. Sarò stato carente? Sicuramente, ma meglio di niente.

Mi duole solo che il commento proposto, non tratti affatto del grande successo della manifestazione e delle migliaia di persone affluite a Gambatesa nelle tre serate della kermesse, della boccata d’ossigeno alle attività commerciali e all’accoglienza riservata ad ospiti e partecipanti, ma di temi che, anche se sicuramente importanti, non influiscono su un successo quasi unanimemente riconosciuto.

Caro Stefano, il festival visto da lontano è una cosa, starci dentro è un’altra!

Per questo ti invito ufficialmente, dato il tuo interesse per la manifestazione ed il rapporto speciale che hai con questo paese, a mettere a disposizione del festival, come hai fatto per altri eventi in Molise, la tua professionalità affinché le problematiche che hai evidenziato possano essere risolte.

Con stima ed affetto e scusandomi per il sarcasmo che mi contraddistingue.

Luca D’Alessandro
(operaio del Festival)