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Ed Ecco La Sfilata!

Di Vittorio Venditti

La Giornata Dell’Imbroglio

Torniamo a parlare delle pseudocelebrazioni che rigorosamente a nostre spese, ci vengono imposte dai nostri politici, chiusi nelle loro campane di vetro, da dove vedono che tutto è bello, anche se fuori tutto fa schifo:
Parliamo della Festa Della Repubblica.

Sessantacinque anni fa, ci veniva comunicato e ci veniva fatto credere che la maggioranza del popolo italiano, donne comprese, avesse scelto di cambiare la modalità con la quale, in futuro, lo stesso popolo sarebbe stato governato:
Dalla Monarchia, si sarebbe scelto di passare alla Repubblica.

Questa, è la ragione per cui, da qualche anno, si è ripristinata una prova di potenza, consistente nella sfilata che viene presentata a Roma, al cospetto di coloro che, anche in questo modo, intendono autocelebrarsi.

Per giorni come quello odierno, come si fa ad esempio a Natale, tutti i problemi vanno accantonati, si è tutti “fratelli allo stesso modo”, (spero non in modo massonico), e, quel che conta di più soprattutto quest’anno, si è tutti italiani.

MA DE CHE!!!!!

Assunto che i problemi restano, e restano perché fa comodo che non vengano risolti, si pensa ai diversivi, per non guardare a che livello siamo ridotti.
Chissà perché, in questi casi, ho come la sensazione che stessimo patendo la stessa finta gioia che si patirebbe in caso di apocalisse finale, o che, quasi ignari di quanto stava per accadere, hanno dovuto subire i pompeiani, prima della ben nota eruzione del Vesuvio, del settantanove dopo Cristo.

Detto ciò, passiamo al supposto “Imbroglio”.

Nel millenovecentoquarantasei, approfittando delle circostanze, fu preso per buono il risultato ben conosciuto, con tutto ciò che poi ne è scaturito.
Qualche anno fa, vista l’ormai distanza storica, a qualcuno, (cui forse era venuto un rimorso di coscienza), è venuta la bell’idea di indagare sul fatto.

La Scoperta:

Il risultato, sia pur di poco, era stato falsato, a discapito della monarchia che, per questo, non certo per un referendum, ha cessato di esistere in Italia.

Allora, che c’è da festeggiare?

Nulla, se si prende per buono quanto appena da me farneticato;
tutto, se si considera tale festa qualcosa di tipicamente italiano, intesa come la voglia sempre fervida di trovare ogni utile occasione per progettare un ponte vacanziero, ponte che fa un baffo a tortiglione al più “Blasonato”, che si vorrebbe costruire da secoli sullo stretto di Messina.

E scusa se è poco!