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Le Cattive Abitudini Degli Italiani In Gita

Di Marco Frosali

Dobbiamo Sempre Farci Riconoscere?

Primo week end di caldo estivo, la gente cerca refrigerio dalla canicola romana andando a buttarsi nelle ‘cristalline’ acque di Ostia e Torvajanica; mentre io, che odio la confusione, preferisco salire in sella alla moto e dirigermi verso la montagna.
Più precisamente, nella pace, nel silenzio e nel verde di Subiaco, ad 80km da Roma ai confini con l’Abruzzo.

Dopo un’ora e mezzo di viaggio (semafori e autovelox a non finire, pranzo a Vicovaro dal porchettaro!), arrivo finalmente a destinazione nella parte più famosa di Subiaco: il monastero di S. Benedetto, arroccato sulla montagna che sovrasta il paese.

Natura incontaminata

Parcheggiata la moto, si respira subito un’aria di tranquillità, spiritualità ed armonia che mi fa subito sentire rilassato.

Prossimamente a Gambatesa…

Mi incammino a piedi verso il monastero, ma devo aspettare un’oretta perchè apre alle visite verso le 15.

Ingresso sentiero

Fa nulla, intanto mi godo il panorama della valle dell’Aniene e scatto qualche foto.

La rupe sul monastero…

Panoramica

Panoramica

…sembra spaventare San Benedetto!

A quell’ora siamo solo io, 2 turisti inglesi e 2 italiani e tutto sembra essere tranquillo…ma dopo circa 10 minuti, arriva una coppia di turisti di mezza età ed il silenzio inizia a venire meno: un leggero chiacchiericcio dei 2 e poi una bella squillata di cellulare!
Io almeno ho avuto il buon senso di mettere la vibrazione senza suoneria.

Apre la foresteria e vado a prendere un caffè.
Un signore dietro di me prende una lattina di Coca Cola che, al momento dell’apertura, gli schizza tutta addosso, macchiando la camicia bianca e provocando in lui una imprecazione, rimasta però a metà alla vista del frate presente.

Segue giustificazione: ‘Padre, mi scusi…è schizzato tutto. Ha mica uno straccio così pulisco anche a terra?’
Il frate, con flemma inglese: ‘Sono cose che succedono,figliolo. Non si preoccupi!’

Intanto arrivano altre persone e, alle 15, siamo almeno 20 persone ad entrare nel monastero.
All’entrata è chiaramente specificato da un cartello, di:

– Spegnere il cellulare;
– Non scattare foto;
– Non fare rumore;
– Abbigliamento consono al luogo;
– Lasciare fuori i cani.

Per quanto riguarda il cellulare, a parte qualche squillo nel piazzale, tutto è proceduto per il meglio.
Cani non ce n’erano, ma per gli altri 3 punti….gli italiani hanno dato ancora una volta il peggio!

Foto (col flash!) a bizzeffe e chiacchiere ad alta voce a non finire!
E il fatto che a chiacchierare non erano ragazzini in gita scolastica, ma persone di mezza età, la dice lunga!

Una signora poi, che non era mica Belen o Manuela Arcuri…pantaloni attillati che gli si capiva ugualmente che sotto aveva il perizoma, tanto sembrava che le raffigurazioni degli affreschi, guardassero tutte verso di lei!!!!!

Io e i 2 inglesi, silenziosi ad ammirare le meraviglie custodite nel monastero…e ad ascoltare la cafonaggine dei cosiddetti ‘turisti della Domenica’ (benchè fosse Sabato!).

Uscito dal monastero, nel dirigermi verso il parcheggio seguo un secondo sentiero, la cui insegna lo indicava come ‘punto panoramico’…ebbene, giunto in una piccola piazzola, guardate che ‘scorcio’ di panorama!

E non era l’unico!

E qui mi viene da pensare: sicuramente i monaci che vivono li hanno una certa età, per cui non possono essere stati loro (a meno che non producono liquori ‘magici’!), ne tanto meno possono pulire la sporcizia lasciata da persone bigotte…chi se ne deve occupare?

Forse coloro che vogliono chiuderci il castello?
Allora stiamo freschi!…

Sconsolato dal comportamento di certi turisti, ma non dalla bellezza del luogo, faccio ritorno al parcheggio e, proprio in quel momento, arriva un pullman di ragazzi (credo fossero inglesi anche loro) in gita…erano una trentina e facevano molto chiasso anche loro.

1-1 e palla al centro!