Gambatesa ai Suoi Defunti
29 Ottobre 2010
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31 Ottobre 2010
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La Nuova Segnaletica 2: Gambatesa ed Halloween

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Un Modo Originale per Partecipare Alla Festa

E’ Qui La festa?

Ecco qualche altra cosa su cui sorridere, anzi su cui, mentre sto scrivendo, mi viene proprio da ridere!

Ricorderai che tempo a dietro, ho parlato della nuova segnaletica che l’amministrazione municipale di Gambatesa sta predisponendo per il paese.

Allora erano presenti solo i paletti di sostegno per i nuovi segnali stradali.

Da qui, escon più belli sia le Donne che i maschioni, a condizion di grazia, a lor fatta dai Piccioni!

Oggi abbiamo fatto progressi: sono stati montati i segnali, a loro volta, sormontati da buste nere, penso io, per poter meglio presentare il nostro paese alla prossima festa che esalta il vestirsi da fantasmi.

Il Castello: ieri, Maniero per i Conti, oggi, cantina per i tonti.

Stando invece all’importante convegno in merito che si è tenuto non più di un’ora fa, presso il bar Pallons, le motivazioni scaturite, non lascerebbero adito a dubbi.
Queste, sono state così riassunte dall’amico Franco Conte (il Sarto):
“‘ndenn faccia!”.

Che c’è da ridere, allora?

Ci sarebbero parecchi motivi, ma starei qui almeno fino a Natale!
Mi permetto, perciò, di prenderne in considerazione solo uno, fatto salvo quanto puoi vedere nelle foto.

Madonna della Vittoria, aiutaci Tu!

Come siamo arrivati ad avere i segnali “fantasma”?

Presto detto: con il lavoro e l’abnegazione di tre, dicasi tre impiegati municipali che, in tim, paletto per paletto, hanno eseguito e portato a termine questo durissimo lavoro di “abbellimento” di Gambatesa.

Stando alle informazioni ricevute dal mio “servizio segreto”, (il glorioso: Segreto di Pulcinella), era possibile notare i nostri Valorosi che procedevano come di seguito scrupolosamente riporto:

Il primo: Montava la tabella sul paletto;
Il secondo: la ricopriva con la busta nera;
il terzo: o guardava, o sorreggeva il paletto, ovviamente già ben fissato a terra.

Voglio essere sincero con te che mi leggi fino in fondo.
Non certo per privacy, (certa gente merita la pubblica gogna), solo per una strana forma di umana pietas e per rispetto dell’unico che veramente, in quel caso, stava lavorando, (parlo di chi montava le tabelle, non certo di chi stava a guardare), ho evitato di esporre al pubblico ludibrio la foto che ritrae nel pieno delle loro azioni i nostri tre “lavoratori”.
Non si abituino, però!

Adesso divento serio e faccio una considerazione.

Del nostro municipio e del “sudore” che sgorga dalla fronte dei suoi dipendenti, in maniera seria e scherzosa, si parla da sempre, alla stessa stregua di cui si raccontano le barzellette sui carabinieri, tanto che sta diventando quasi Costume, discettare su questa forma di folclore.

Diverso, e da prendere seriamente in considerazione, è il fatto che, nonostante questo lassismo, (che sparisce solo quando si presenta l’occasione di esigere lo stipendio), nonostante questo lassismo, si procede a concorsi per l’assunzione di nuovi impiegati, alla faccia della crisi mondiale, e di chi, a tempo determinato, stipendio e assistenza infortunistica ridotti e con la pretesa di alcuni, di rendere costoro nuovi schiavi, a disposizione del municipio ventiquattro ore al giorno, deve lavorare sotto sole o sotto vento, e magari dev’essere(fuori orario di lavoro) rimproverato, perché non abbastanza prono al voler di chi comanda.

Sarà il caso di cominciare a fare una selezione di coloro che stanno presso quella mangiatoia solo in attesa del fatidico ventisette?
Sarà il caso di cominciare a prendere in seria considerazione la possibilità di punire, possibilmente in modo tangibile, questi lavativi?
Dobbiamo cominciare sulserio a girare con microcamere per riprendere questi “bravi impiegati” nell’esercizio della funzione che riesce meglio loro: il saper non far niente?

Noi siamo pronti!
Anche se, facendo ciò, arriveremmo secondi.
Infatti, per quanto riguarda il “Grande Fratello Gambatesano”, dal punto di vista della regia fissa, siamo stati più che attrezzati: ovviamente a spese di “Pantalone”!

Siamo stanchi di pagare le tasse per dar da mangiare a parassiti, messi lì, a detta di qualche politico che ne ha o ne ha avuto il tornaconto, “per motivi umanitari”.
Siamo stanchi di vedere reggi porte o reggi portoni che si spostano, quasi sempre in macchina, e quando è possibile con le macchine municipali, solo per andare a prendere quanto gli viene elargito in termine di danaro, o per far d’autista a chi potrebbe tranquillamente assolvere in solitaria a questo compito.

A suo tempo, si parlò di gente che, con dei sotterfugi, non avrebbe pagata l’acqua, piuttosto che la Tarsu.
Non so se è vero; so, però, (anche perché non fanno niente per nasconderlo), che presso il nostro municipio, vegetano persone cui sono appese braccia rubate all’agricoltura.

E scusa se è poco!