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GAMBATESA: Non Morirà La Sua Scuola!

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Forse La Battaglia Porta I Suoi Frutti

Il Sindaco Ascolta Il Popolo

Brevemente, per comunicarti un dispaccio de “Il Segreto Di Pulcinella”, che rende noto che le cose per il nostro paesello, a proposito di scuola, si dovrebbero mettere per il meglio.

I fatti:

Eravamo rimasti a ieri, quando la Sindaca, aveva proposto il suo Dire in merito a ciò che dovrà accadere il prossimo settembre, per quanto concerne la nostra scuola dell’obbligo, e dell’eventuale dislocazione dei bambini e dei ragazzi gambatesani. E’ di poche ore fa una deduzione imposta da quanto accaduto a Tufara nella riunione gemella a quella gambatesana della quale ho riferito. Stando ai nostri Servizi Segreti, (si sa, molto meglio organizzati di quelli nazionali e forse ancor meglio gestiti di quelli di Zia Mafia), stando a questo rapporto dicevo, pare che a Tufara, pur di avere qualche possibilità, i locali abbiano chiesto se fosse possibile, per qualche famiglia gambatesana, far frequentare la scuola dell’obbligo imposta ai “pargoli”, nelle scuole del paese cugino, così, da non far perdere a questo il numero minimo per poter contare in eventuali controversie politiche.
Fra le varie argomentazioni proposte nell’assemblea pubblica di Gambatesa, si è detto che i tufaresi avrebbero imposte carte false pur di averla vinta; addirittura qualcuno ha paventata l’ipotesi per la quale il Sindaco di Tufara in persona, pur di non far frequentare ai bambini del luogo le scuole a Gambatesa, si sarebbe impegnato in prima persona ad accompagnare i suoi piccoli concittadini, in tutt’altra località, pagando di tasca propria il trasferimento con non meglio precisati, ma sicuri mezzi di trasporto.

Mi Chiedo:

Fatta salva la legittimità di ogni Persona, sia questa fisica o giuridica, e considerato che le proposizioni sopra espresse non diano alcuna possibilità di mediazione in merito, a che titolo ed a quale proposito qualsiasi gambatesano capace d’intendere e di volere dovrebbe approvare una richiesta tesa a salvaguardare la vita di una scuola come quella a noi cugina, dichiarata dai fatti già morta?

In definitiva: Ribadendo la mia assoluta approvazione per il comportamento tenuto ieri da Carmelina Genovese nei confronti dei suoi concittadini tutti, auspico che quest’inizio seriamente e chiaramente inoppugnabile, sia prodromo di quella vittoria dei diritti dei bambini gambatesani, diritti che prevedono per costoro di vivere e studiare là dove si hanno le migliori possibilità di vita, in tutti i sensi.
Cose simili ci vengono imposte da municipi che contano più di noi.

Perché non usare lo stesso metro con chi è a noi subalterno?