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Una Pisciata Per Risposta: A Stretto Giro Di Posta

Di Vittorio Venditti

Ed Anche Questo L’Ho Stanato!

Poche parole per rispondere a chi generalmente non risponde, nonostante gli impegni presi. O Luca, probabilmente il tuo sfogo ritardato, è dettato dal fatto che evidentemente il vivere nella bambagia ti ha da sempre abituato a vedere le cose legittimamente dal tuo punto di vista, cosa legittima come detto, ma non necessariamente esclusiva verità.

A proposito della mia azione di protesta, come detto, non poteva venir organizzata senza che qualcuno come te vi cadesse e poi cercasse di giustificare il tutto per rivalsa; io sono riuscito nel mio intento che è innanzitutto quello di costringerti alla risposta, cosa che, lo ribadisco, è stato un vostro impegno nei confronti della cittadinanza tutta, cosa che se non mi sbaglio, è stata disattesa da quasi tutti i tuoi compagni, prima che da te in persona.

Ci terrei anche a ribadire che io non sono il moralizzatore di niente e di nessuno, ma sono solo colui che, contribuendo con le sue tasse anche al tuo gettone di presenza, ti chiede, anzi, esige, delle risposte, possibilmente scritte in italiano, (tu hai la “laura” (come diceva Totò, io no), possibilmente precise.

A proposito poi della mia protesta, questa è solo la prima; ne vedrai di più eclatanti, questa volta proposte in maniera sobria, visto che, ad esempio, per portare i rifiuti di fronte al municipio non c’è bisogno di ubriacarsi… Ma ne parlerò fra qualche giorno più dettagliatamente, con l’ovvia spiegazione delle motivazioni che mi portano a tal azione, azione che non potrai considerare ipocrita se ti resta un minimo di buon senso.

Infine, pur comprendendo che ti ho colpito in pieno e che ti devi difendere in qualche modo, (solo un bambino potrebbe pensare che non avresti reagito prima o poi), ti dico che continuerò su questa strada, anche perché ho intenzione di deriderti per il repentino cambiamento che da un anno a questa parte ci hai proposto in rete e non solo; da incendiario sei diventato prefetto dei pompieri e, questo me lo devi concedere, forse davvero moralizzatore, nel senso che ora vorresti farci credere di esserti rifatta una verginità, aggiungo io, come quella che ricostruisce l’imene alle bambine tailandesi per “accontentare” certa clientela occidentale.

O Luca, noi paghiamo e gradiremmo venir serviti con i guanti bianchi da chi, lo ricordo, si è candidato senza che nessuno gli puntasse una pistola alla tempia; questo qualcuno, e parlo di te e non solo, si è proposto come “il Cambiamento” ma, almeno fino ad ora, a parte costringermi ad azioni che tu reputi ipocrite, mentre io considero necessarie ed al limite della lotta armata, a parte questo, ed a parte una caterba di delibere e determine prodotte in quantità industriali e non sempre in italiano corrente, (tu prendevi in giro Emilio, ma fra voi c’è chi ne sa di più e meglio), all’atto pratico nulla ha fatto per il bene della cittadinanza, nulla ha fatto per il mio bene, il bene, te lo ricordo ancora una volta, di chi ti paga il disturbo che ti prendi per andare a “legiferare” al municipio, disturbo che nessuno ti ha imposto.

Un’ultima cosa, la devo ancora una volta ribadire a proposito del mio “non alzare un dito per il paese ma solo sparare su chiunque mi venga a tiro. O Luca, come detto, l’entrare in politica non ce lo può imporre nessuno; chi lo fa, agisce per suo conto, convinzione e magari guadagno, legittimo guadagno se apertamente dichiarato; ipocrita, (come accade nella maggior parte dei casi), se nascosto o, peggio, se fatto passare per azione di spirito di servizio. Io e te, a suo tempo, abbiamo lavorato insieme nella pro loco; io, a dare una mano sulla strada, tu a portarci la birra. Ti ringrazio ancora una volta per quel gesto, ma sinceramente avrei preferito che ti fossi affiancato a me a spingere chi lavorava sull’impalcatura mobile…

Potrei andare avanti per tutto il pomeriggio e dire tanto sul mio e sul tuo lavoro per Gambatesa, ma sinceramente preferisco lasciare il giudizio a chi ci legge, anche perché, a differenza tua, io ho sempre considerato chi mi legge, capace d’intendere e di volere. Ricordo a me stesso, che il termine “farneticazione” che utilizzo da sempre per contraddistinguere i miei scritti, è nato da un tuo giudizio su una mia presa di posizione sulla scuola, cosa che a te non è piaciuta…

Per ora è tutto. Nel ribadire che io non sarò dei vostri domani pomeriggio, (a proposito: spero che avrete tanta platea domani alle diciassette… tu stesso hai detto che su internet ce la cantiamo e ce la suoniamo), ne scenderò mai in politica, non avendo nulla da guadagnarci, ne volendoci guadagnare nulla, ti faccio il miglior in bocca al lupo per la riuscita della manifestazione, per poter poi continuare a dire la mia, magari mostrando foto di ciò che faccio, scattate con i nostri mezzi, dato che il tuo lavoro è stato ritenuto, (da chi lo ha visto), del tutto insufficiente e chiarificatore della mia, come della tua reputazione, ambedue messe in campo.