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Terremoto: Quindici Anni Dopo, I Politici Ancora Giocano Con La Vita Dei Bambini

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Presa Da Internet Da Vittorio Venditti

E Nessuno Si Ribella

Già da qualche giorno, per essere volgare, ci stanno sfracanando i coglioni con il ricordo dei quindici anni dall’incolpevole terremoto che ha provocato il crollo della scuola elementare di San Giuliano di Puglia, con la morte di ventisette incolpevoli bambini e due docenti con la medesima “colpa” ascritta, trovando dei colpevoli che alla fine l’hanno fatta praticamente franca; ovviamente sono state dimenticate altre vittime che per i mezzi di comunicazione di massa non fanno testo. E poi?

Nei giorni scorsi, è venuta a galla un’indagine della procura della repubblica di Campobasso che, assoldato il giusto ingegnere, ha rivelato quanto segue, Scuole a rischio crollo in 7mila pagine di riscontri. Altolà della Procura: “Studenti in pericolo”. Questa pezza, così come le successive di oggi, mi è stata inviata dalla nostra Mina Vagante che è esplosa di conseguenza: “È bene che questo documento sia diffuso affinché tutti i genitori ritirino i loro figli dalle scuole della provincia di Campobasso”. E Mario, che si è dichiarato direttamente sessista in più occasioni, siccome oltre a ciò è anche una personcina di parola, ci propone il secondo pezzo che ci regala anche la lista, Rischio crolli e mancanza di collaudi: ecco la “lista nera” delle scuole sotto inchiesta con il suo ovvio commento: “Se dovesse accadere qualcosa, io credo che i genitori degli alunni costretti a frequentare queste scuole, saranno colpevoli almeno quanto chi le strutture non le ha rese sicure. Siccome questo stato obbliga a subire la scuola E oltretutto è anche una scuola di pessima qualità, lo stato stesso dovrebbe far in modo almeno che chi è costretto a subirla non ci rimetta le penne. Dal momento che così non è, cari genitori, abbiate i coglioni, sfidate questo branco di maiali che ci governa e ritirate i vostri figli dalle scuole. Se così non farete, in caso di disgrazie, non sarete meritevoli di alcuna solidarietà”.

“Ecco la lista che ’preoccupa’. Le scuole che sono prive del certificato di collaudo ai sensi della legge 1086/1971 sono:
• il liceo “Galanti” di via Milano a Campobasso per il “corpo D”
• l’istituto Omnicomprensivo di Guglionesi – istituto magistrale, “corpo B – palestra”.
• Il liceo scientifico e classico di Larino.
• La scuola elementare “Enrico D’Ovidio” in via Roma di Campobasso per “corpo palestra”
• La scuola elementare Nord di via Crispi di Campobasso (è stata però chiusa con un’ordinanza sindacale del 22 gennaio 2016).
• La scuola media “L.Montini” di Campobasso per il “corpo aule”.

A seguire invece, ecco l’elenco degli edifici che hanno un’elevata vulnerabilità sismica anche rispetto a terremoti di bassa intensità.
Per la città di Campobasso:
• il Conservatorio “L.Perosi” (corpo A e B – Sala organo).
• Il liceo “Galanti” (corpo A,B e C).
• Il Convitto nazionale “Mario Pagano” per le aule sedi del liceo scientifico europeo.
Per quanto riguarda gli immobili sul territorio provinciale, hanno un’elevata vulnerabilità sismica:
• la scuola elementare “F.De Santis” (corpo palestra) di Ferrazzano.
• La scuola elementare “Michele Cima” di Riccia. E sempre a Riccia troviamo nell’elenco la scuola materna, elementare e media “F.Ciccaglione” (corpo 1,2,3 e 4).
• Infine la scuola materna, elementare e media di Tufara.”

“Per meglio comprendere le legittime preoccupazioni degli utenti e quindi anche di chi ha investigato, basta partire dalla ricostruzione post sisma 2002 del Molise. Da quel momento in poi infatti “le direttive tecniche per la progettazione e realizzazione degli interventi sugli edifici pubblici e scolastici” che regolamentano la ricostruzione prevista con i fondi pubblici, stabiliscono che, nel caso di edifici scolastici di interesse storico-artistico, non si riesca a raggiungere un livello di sicurezza sismico finale pari almeno al 65 per cento della sicurezza prescritta per edifici adeguati, la funzione scolastica dovrà essere spostata in un immobile idoneo. Vuol dire che c’è un livello di sicurezza compreso fra il 60 e il 65 per cento che segnala una “soglia di attenzione”. Si pensi che su 197 strutture esaminate circa la metà (86 immobili) non sono adeguate. Cioè sono al di sotto della soglia di attenzione.”

quella, del 25 maggio 2014

Bene: leggendo attentamente questa lista, noterai che in nessun caso compare la scuola di Gambatesa e prima che da sessista io ti dica che chi ci governa attualmente non può esprimere alcun vanto in merito

L’Ex Sindaco Di Gambatesa Emilio Venditti, del 29 gennaio 2011

perché l’edificio scolastico del borgo è stato ristrutturato una decina d’anni fa dall’amministrazione Venditti con i fondi derivati proprio dal terremoto del quale in questi giorni si ricordano i quindici anni,mi corre l’obbligo di provare a farti riflettere su qualcosa di rivoltante che giorno per giorno è sempre più presente in campo politico per quanto concerne la gestione delle scuole nell’area del Fortore.

Il Sindaco Di Tufara Donato Pozzuto, del 3 dicembre 2011

Nel TG regionale del Molise delle quattordici di ieri, ho avuto modo di sentire di prima mano la contestazione del Sindaco di Tufara, quel Donato pozzuto che prima aveva convinto Emilio Venditti e poi ha fatta la stessa cosa con chi è succeduta ad Emilio alla guida del municipio di Gambatesa, essere che per la sua incompetenza, dopo aver starnazzato per mesi prima e soprattutto durante la campagna elettorale con il dire che mai gambatesa avrebbe mandati i suoi figli a Tufara, con una votazione farsa, (fonte mio fratello Tonino che è il padre di una bambina che oggi frequenta proprio quella scuola dichiarata insicura), ha accettato quanto si era già deciso sotto la precedente amministrazione, senza fare un passo indietro, anzi, avallando come fosse sua, l’idea che ora vede i bambini gambatesani da scuola media, andare a frequentare la scuola dell’obbligo nel paese vicino.

Donato, dal suo punto di vista, è stato ed è un ottimo politico perché sa difendere gli interessi del suo paese e per questo, tanto di cappello; diverso è però quando si tratta di proteggere i bambini, affidati allo Stato dai genitori, senza che costoro abbiano la possibilità di decidere altrimenti; se mio fratello avesse mandata mia nipote a frequentare una scuola di Campobasso, molto probabilmente si sarebbe trovato ad agire nelle medesime condizioni di pericolo; abbiamo però un edificio che pare sia sicuro ed a nessuno viene l’idea di considerarne l’uso, spero non per miopia o, peggio, incompetenza, quell’incapacità che poi mi obbliga a sbroccare e dire la mia, cosa che se è una constatazione di fatto, fa dire a chi è incapace e complice di eventuali disgrazie, che io diffamo Sindaco, amministrazione e cittadini di Gambatesa, visto che diversamente queste “persone” non avrebbero altro modo per avvalorare le loro ragioni, ormai da buona parte dei concittadini non più condivise.

Detto ciò, prima di concludere, voglio aggiungere qualcosa di ancor più vergognoso che spero non venga acquisito come scusante dai nostri politici, già sufficientemente beceri, Scuole, la palestra del Liceo “senza collaudo e pericolosa”. Sindaco scrive al Prefetto, documento al quale segue il naturale commento di Mario: “Basta una lettera al prefetto per pulirsi la coscienza. Questo signore, se ritiene che ci possa essere un pericolo per l’incolumità dei da lui amministrati, sfidi lo Stato e chiuda le strutture, anche a costo di rimetterci la fedina penale”. Guglionesi: “Il primo cittadino Bartolomeo Antonacci scrive alla Prefettura per avere i dettagli (“Basito di aver appreso di una simile cosa dalla stampa”) e capire come mai non ci sono state comunicazioni ufficiali.”: Chissà dov’era questo Sindaco prima che la procura svolgesse le indagini in tema…

Concludendo e volendo per una volta dar ragione a Luca d’Alessandro con il mio essere volgare e sessista: Documento o no, l’Italia è nelle medesime condizioni. A questo punto, proprio per evitare che i futuri cittadini italici muoiano sotto il peso della cultura, considerato che contro la forza, la ragione non vale e che abbiamo al governo di paese gente che non andrebbe passata per le armi perché il costo dei proiettili è superiore al valore di quei cessi che in diversi ancora considerano persone, visto che mi resta ancora il potere di sperare che il buon Dio si ricordi di scuotere la terra almeno fra tre anni e così facendo non colpisca la mia famiglia, ma si faccia sentire sulle coscienze di quella brava gente che ora gongola per aver raggiunti i suoi scopi, sarà il caso di lodare chi da grande ha deciso di studiare robotica, materia in grado di creare intelligenze che magari potranno evitare la morte e distruzione, proprio perché l’apprendimento di questi dispositivi non deve avvenire per forza fra mura pericolose.

Va beh, facciamo passare questo paio di giorni e poi tutto tornerà sotto silenzio…

Almeno per un altro anno o fino alla prossima disgrazia!