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gambatesaweb.it: Ad Un Anno Dalla ‘Prevista Morte’

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione, Foto, Video E Tutto Il Resto), Degli Amici E Collaboratori Di gambatesanews.it

Rosicate: NON MI AVETE FATTO NIENTE!!!

Sequestro Di gambatesaweb.it

oggi è giusto un anno da quanto ci aspettavamo: il sequestro, (preventivo), di gambatesaweb.it.
“SITO WEB POSTO SOTTO SEQUESTRO PREVENTIVO
SU PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE DELLE INDAGINI PRELIMINARI
DEL TRIBUNLE DI CAMPOBASSO N. 1244/2016 RGNR MOD.21
E N. 2447/2016 RG GIP DATATO 12.05.2018”

Non lo hanno saputo nemmeno scrivere…

La cronaca completa l’ho raccontata qui a resurrezione avvenuta, cosa che si è concretizzata in forma ufficiale lo scorso quattro novembre, a giusto cent’anni da un’altra, più importante vittoria.

Nel mese di maggio dello scorso anno e fino a quel diciassette, avevamo scritti con un linguaggio da blogger, meno professionale, ma più scherzoso, cinquantatré articoli che sommati a quanto proposto dal venti settembre duemiladieci, porta il totale a settemiladuecentoquarantacinque pezzi. In questo mese, sempre di maggio e sempre dal primo ad oggi, con quanto state leggendo, siamo arrivati ad ottantadue articoli pubblicati, settecentosei, se consideriamo quanto scritto a riapertura avvenuta, quindi dallo scorso quattro novembre, per un totale generale di settemilanovecentocinquantuno pezzi.
Se gambatesaweb, da quand’è nato a quando lo hanno ucciso, ha proposte trentottomilaquarantacinque pagine a chi le ha volute consultare, visto che siamo a quarantaquattromilacentosessanta e passa, vuol dire che il resto è stato scritto da gambatesanews a partire dallo scorso quattro novembre, naturale continuazione dello stesso progetto che volendo ed avendo assolto ai suoi compiti, se non fosse stato per quanto accaduto, probabilmente avrebbe cessata la sua esistenza già dal venti settembre scorso, assunto che a differenza d’altri, come scriverò a seguire, io non ritenga Gambatesa di mia proprietà e soprattutto, visti i fatti del duemilaquattordici, non necessariamente sarei dovuto arrivare a quest’atto di guerra perché in un paesello vuoto ed insignificante come il borgo dal quale mi ostino a scrivere perché orgogliosamente e fieramente ci vivo, non serve dar fiato a trombe che non ascolta nessuno, nemmeno per compassione.
Le visualizzazioni che dal venti settembre duemiladieci al diciassette maggio duemiladiciotto arrivavano a poco più di centottanta mila, dallo scorso quattro novembre ad oggi hanno raggiunto il ragguardevole numero di trentaduemilaquattrocentosessantatré, dato di stamattina alle cinque.
Il blog, con buona pace di chi a Gambatesa non ne conosce la differenza sostanziale, è diventato un giornale telematico ed ha recuperato anche il vecchio archivio che sto pian piano ricaricando dei documenti asportati dall’azione che stiamo ‘celebrando’ poiché il sequestro del sito, preventivo o no, non comprende l’archivio che comunque è salvo e per sicurezza è stato esportato là dove non può venir recuperato e o distrutto in quanto non esistono accordi internazionali in tal senso stipulati con l’Italia, se non per effetto di una mia azione conciliante o per eventuale tradimento di chi collabora con me in questo senso. Voglio dire con chiarezza estrema che chi viene considerato delinquente a prescindere e non ai sensi di quanto dispone la Costituzione che prevedrebbe tal qualifica a terzo grado di giudizio avvenuto, si prepara e studia bene da delinquente giust’appunto, almeno si gode il Titolo!
Se poi tutto ciò va pure di moda…
Ma la cosa più bella e che mi dà maggior soddisfazione, sta nel fatto che i miei collaboratori, nel frattempo per altro aumentati, sono rimasti con i piedi per terra, come fa chiunque agisce con umiltà e seria capacità e lo fa per giunta in maniera gratuita.

Grazie a tutti loro, indistintamente: con Sincera Amicizia.

Avevamo previsto tutto e quindi alla fine non mi ha fatto niente chi ora si deve pentire di ciò che ha combinato, (comprendendo in questa risma anche chi, blogger allo stesso modo di chi scrive, dimentico di ciò che prima di me ha commesso, dopo aver scordato anche l’aiuto ricevuto per non patire ciò che ha poi contribuito a creare nei miei confronti, ha festeggiato nel modo che ho ricordato qui), atteso che già da quell’assolato giovedì diciassette maggio dell’anno scorso, molti gambatesani, fra i quali anche diversi simpatizzanti e partecipanti di qualcosa che spero sparisca a sua volta, (non per vendetta, ma per democratica consapevolezza dell’errore commesso nel dare a questa formazione una fiducia che non merita), molti dei miei concittadini, appresa la notizia, l’hanno commentata con il dire che “tutto va bene, ma privare gli oppositori della parola non è democrazia”, comportandosi di conseguenza nei miei confronti, cosa che mi ha ridata fiducia nel fatto che se pur si possa litigare, esiste sempre un limite che ogni persona intelligente non travalica.

Libero Di Sparlare

Le liti temerarie poi, sono state prese di petto anche dall’Ordine dei Giornalisti, comunità della quale mi onoro di far parte per loro stesso invito, dallo scorso otto agosto. Si sta trattando l’argomento in corsi di formazione et similia e tutto è riassumibile nel pezzo pubblicato proprio ieri sul sito dell’ODG Molise: Liti temerarie: Impegno del CNOG per strumenti adeguati a sostegno giornalisti. Allora non ero giornalista, (la deontologia professionale mi vieterebbe di parlare di me stesso), per cui, se posso scrivere è perché mi espongo parlando di un blogger colpevole di aver fatto il proprio dovere di cittadino, denunciando con la stessa forza utilizzata da chi pensava di poter fare il bello ed il cattivo tempo a Gambatesa e per la mia ribellione ha dovuto far macchina indietro ed oggi ancora pensa di potersi rivalere su chi ha fatto in modo che venisse rispettata la legalità, riuscendoci purtroppo solo in parte. A tal proposito, va detto che su tre querele temerarie proposte da una vera rete che andrò a smascherare a tempo debito, la prima è finita con la mia assoluzione perché il fatto non sussiste, cronaca dello scorso ventidue giugno, vale a dire poco più di un mese dopo i fatti di un anno fa, cosa raccontata qui con tanto di pubblicazione di sentenza passata in giudicato.
Le udienze presso il tribunale di Campobasso, relative alle due querele rimanenti, (delle quali una è per un ‘bis idem’ relativo alla doglianza per la quale sono stato già assolto), visti i rinvii, si terranno i prossimi dodici e tredici settembre ed invito chi voglia presenziare a farlo, atteso che a differenza di quanto pensato da chi ho descritta sopra, io non mi vergogno di aver compiuto il mio dovere di cittadino onesto.

Nastro Nero Per Necrologio

Per il momento però, è necessario ricordare che se il sequestro preventivo di gambatesaweb doveva servire per evitare gli articoli di questi giorni, scritti che denunciano senza se e senza ma, le nefandezze commesse e programmate coscientemente e meticolosamente da chi ha creduto che l’elezione a sindaca di un paese equivalesse alla presa di possesso dello stesso ed alla conseguente schiavizzazione dei concittadini che non si fossero voluti genuflettere senza condizioni a chi ha questa visione del mandato politico ricevuto, se quel sequestro doveva servire a ciò o solo ad intimidire ulteriormente chi recepisce queste azioni come linfa vitale per reagire in maniera sempre più determinata, tutto ciò si può configurare come l’ennesima cantonata politica, presa da una dilettante ed incompetente che con la sua squadra di accoliti ha dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, che l’unico modo per poter venir dimenticata e riposare in pace, sia pur da viva, anzi, meglio se da viva, è quello di farsi da parte il prossimo ventisei maggio, senza nemmeno chiedere l’onore delle armi, visto che in quanto ad onore, con ciò che ha fatto, ammantandosi per altro del ruolo di ‘Pubblica Ufficiale’, quell’onore lo ha perso e soprattutto ha offerto al mondo un valido contributo per considerare il ruolo appena descritto, qualcosa che può venir tranquillamente non rispettato, con l’assunzione delle responsabilità che il caso impone, ma con la certezza che se esiste umana giustizia, chi si arroga certi diritti e ne deforma la ragione stessa della loro esistenza, prima o poi verrà posta al pubblico ludibrio o almeno considerata come si conviene per umana pietas.