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Case A Un Euro? Attenti Alle Truffe!

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Cosa Si Fa Per Fregare Soldi All’Incauta Gente

Casa Carminale Di Sotto, del 23 ottobre 2011

(foto puramente indicativa)

Dopo aver chiusa la settimana scorsa con qualcosa di pesante, apro questa a venire pubblicando altro, ma di pesantissimo. Tratto dunque di un’anomalia che non è solo gambatesana, ma che ho avuto modo di riscontrare in paese con un’inchiesta nata per caso: parlo della modifica indotta della categoria alla quale vengono iscritti a catasto gli immobili ed i terreni agricoli.

La cosa mi è iniziata ad interessare qualche anno fa, quando un mio compaesano, sapendo che in famiglia avevamo acquistato un pezzo di terra, avendo portata a termine la medesima operazione, mi ha chiesto se fossi stato interpellato dall’agenzia delle entrate, domanda alla quale ho risposto negativamente. Lui ha insistito ed a me è venuto spontaneo chiarire che la mia operazione d’acquisto era perfettamente regolare, ragione per la quale non mi attendevo richiamo alcuno e la cosa si è chiusa lì.

Lo scorso anno, parlando con un altro gambatesano, vengo a sapere che il Nostro aveva venduta una sua abitazione nel centro storico, avente come valore catastale la ragguardevole somma di venticinquemila euro. Il mio compaesano, pur di alienarsi quell’abitazione a lui non più necessaria, l’aveva ceduta per tremilanovecento euro, suscitando i sospetti degli agenti delle tasse, che hanno rifilata al Nostro ed all’acquirente di ciò che il primo aveva venduto, una multa di millequattrocento euro pro capite.

Un paio di mesi fa, la cosa si è ripetuta per un terzo nostro concittadino e nelle scorse settimane, quanto raccontato, stavamo per patirlo in casa nostra, cosa che non è successa e non accadrà, atteso che ho presa la questione in mano ed ho sventato il pericolo che però mi ha dato da pensare e riflettendo mi ha spinto a chiedere lumi in merito al mio tecnico di fiducia nel ramo che in sintesi mi ha spiegato che: “La ‘Categoria’, ci dice quali sono le caratteristiche di un immobile, s’identifica con una lettera e con un numero che più è alto, più il valore del bene assoggettato è importante. Da quest’assunto, ne consegue la ‘rendita’, che è la sintesi derivante dalla ‘Categoria’ sommata alla misura della superficie dell’immobile sotto esame”.

Da tutta questa storia ne consegue che esistono dei tecnici che pur di beneficiare della somma per il compenso derivante da un accatastamento, portano a termine quest’operazione, variando la categoria alla quale è assoggettato l’immobile che l’ignaro utente ha affidato ai vostri per arrivare ad una regolarizzazione, accatastando questo bene con la categoria variata, (ovviamente in alto), e creando di conseguenza danni all’utente al quale viene chiesto il compenso per il ‘lavoro’ eseguito, ma viene anche lasciata in eredità un’IMU, più alta da pagare negli anni a venire, oltre ai problemi derivanti dall’eventuale vendita della casa o della terra oggetto di questo ‘tipo di regolarizzazione’, come descritto sopra.

La cosa, diventa comica quando a patire questa truffa, anziché altri, sono i parenti diretti del tecnico ‘infedele’, che poi, come stava per capitare a noi, pretenderebbero anche di riavere in nero quanto dovranno andare a pagare come IRPEF l’anno successivo alla vendita della loro casa, da chi, non accorto, avrebbe acquistato quel bene pagandolo con un assegno a basso contenuto di danaro, ma con la prospettiva di dover ricevere la multa derivante dal troppo divario esistente fra la reale rendita catastale ed il prezzo pattuito per la compravendita dell’immobile oggetto dell’operazione.

Chissà se nella futura richiesta in nero appena descritta sarebbe stata inclusa anche la relativa multa a carico del venditore, derivante dal guazzabuglio appena descritto…

Insomma, Per utilizzare una definizione letteraria aulica: sarei stato “Cornuto E Mazziato”!

Meditate gente, meditate e soprattutto pensate che le case non si vendono o comprano ad un euro!

Lo stato non ci crede e poi ve lo fa ‘notare’…