Il Coraggio Dell’Amara Verità

Di Mario Tronca
(Collaborazione), Di Antonio Di Domenico

Articolo Preso Dal Gruppo pubblico L’OPINIONE RICCESE | Facebook)

Conoscevo di vista la buonanima di Giuseppe Napolitano, da sempre ci limitavamo al cordiale saluto e allo scambio di qualche parola o considerazione, spesso la sera nel tornare dalla campagna di mia madre lo trovavo per strada e gli davo un passaggio fino alla sua casa di Riccia (Casale).

Più di un anno fa, nell’accompagnarlo a casa, mi sono accorto che la sua cicatrice all’orecchio sinistro, dovuta a una scottatura da bambino, era diventata una piaga enorme infettata e continuamente sanguinante. Parlando con lui ho capito che non dava molta importanza alla cosa e sottovalutava una situazione a mio avviso enorme e seria. Volendo mettere al corrente i suoi parenti della grave situazione e siccome ho poca conoscenza delle parentele sul territorio ho chiesto a tutti i miei parenti e amici quali fossero le sue origini scoprendo che i suoi parenti erano lontani e viveva solo.
Allorché sono andato per tre volte ai servizi sociali del comune per sollecitare un loro pronto intervento, dopo varie insistenze mi ha telefonato la signora Tronca, definendosi responsabile del piano sociale, (come risulterà dai tabulati telefonici) rassicurandomi che erano intervenuti con la asl per le cure e l’assistenza del caso e che il soggetto era attenzionato. Un mese prima della sua tragica morte gli ho dato il solito passaggio e al buio non sono riuscito a vedere la sua piaga che peggiorava e gli ho chiesto come andava la salute e lui mi ha risposto: “ ma chi ti pensa”.
Ho saputo della morte del povero Peppino da solo abbandonato in casa e nel sentire il dire popolare è deceduto a causa della piaga non curata.

La coscienza e il dovere civico e cristiano impongono a noi cittadini  e amici di fare luce sull’accaduto. Chiediamo a tutte le autorità competenti e ai consiglieri di opposizione, che hanno libero accesso agli atti, se dopo la mia segnalazione il responsabile dei servizi sociali e l’assessore ai servizi sociali, con il loro esercito di operatori che paghiamo con i soldi delle nostre tasse, hanno attuato tutti i protocolli di interventi e assistenze e fatto il previsto verbale che il soggetto rifiutava le cure e se sono state attenzionate le autorità competenti. Sant’Agostino nostro patrono diceva: “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.”

Al Sindaco e tutti i consiglieri comunali di Riccia
A tutti i cittadini di Riccia