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A Un Anno Dalla Vittoria

Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Dall’Archivio Storico Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Antonio Venditti E Presa Da Internet Da Stefano Venditti

Criticando Chi Non Fa, Al Fianco Di Chi Fa

Gambatesa: Panoramica

Sembra ieri, ma è già passato un anno esatto dal ritorno in campo, sotto altra forma, di chi si è difeso e si deve difendere da coloro che ritengono di poter agire indisturbati, in nome di non si sa bene quale libertà che prevede l’imperare di forme di mafia, aborrite da tutti, ma silenziosamente spalleggiate proprio da chi dovrebbe contrastarle.

Bandiera d’Italia

Ho iniziato ricordando il proclama con il quale un secolo fa fu annunciata all’Italia una vittoria che immediatamente dopo si dimostrò tutt’altro, presa ad esempio per far capire che la caparbietà ed il dire la verità, prima o poi pagano. Ho ripreso, (come prima, più di prima), il mio apprezzare le imprese nate e cresciute a Gambatesa come in Molise, così come il mio disprezzare quei molisani, gambatesani in particolare, che pensano di campare sulle spalle degli altri e ne sto pagando le conseguenze, facendolo però a testa alta e senza timori reverenziali. In un anno ho redatte diecimila e cinquecento pagine, aggiunte alle poco più di trentottomila proposte nei sette anni e mezzo precedenti. Con il fattivo ed indispensabile aiuto dei miei numerosi collaboratori, ho aggiunto ai settemiladuecentoquarantacinque articoli che avrebbero voluti eliminare con la morte di gambatesaweb, altri milleduecentodiciassette scritti che portano il totale del lavoro collettivo ad ottomilaquattrocentosessantadue pezzi, ai quali, (parlo dell’ultimo blocco), rispetto a quanto proposto in precedenza, mancano i contributi raccolti da Stefano Venditti che gestiva il centro di coordinamento degli articoli esterni perché prima era lui il giornalista del sito. Il mio amico, collega e collaboratore, qualche giorno dopo lo stop dato a gambatesaweb, sia pur a mal in cuore, è emigrato per incontrare finalmente ciò che spetta a chi lavora, ricevendo il suo compenso però in altri lidi, là dove va chi vuol lavorare. L’impegno di tutta la squadra, alle poco più di centottantamila visualizzazioni ricevute da gambatesaweb dal venti settembre duemiladieci al diciassette maggio duemiladiciotto, ha aggiunti gli attuali quasi sessantasettemila punti, visibili in basso alla nostra home page, acquisiti in questi ultimi trecentosessantacinque giorni, cosa che la dovrebbe dire lunga sulla reazione imposta contro chi avrebbe voluto ammazzarci, visite che ob torto collo, sono state incrementate anche dalla bile dei nostri mal riusciti assassini. L’archivio che si vorrebbe morto, si completa con poco più di cinquantamila, fra foto, audio, video e documenti tratti da ogni dove, vera spina nel fianco di chi ha la rabbia in corpo e con quella, ‘sofferenze indicibili’ che aumenteranno, come vuole ogni guerra che si rispetti. Per noi, rimasti in questa ‘valle di lacrime’, le notizie stanno via via diminuendo, se si ascoltano o si leggono organi più importanti ed in vista di ciò che state avendo la pazienza di consultare, (mamma rai in primis ed altri, sempre che nel frattempo non siano passati a miglior vita), ci si rende conto del fatto che mafia, corruzione e conseguente stasi, stanno eliminando anche quel poco di costruito in precedenza, in termini di divulgazione, tanto che più passa il tempo, più mi rendo conto che sto riscrivendo quanto già pubblicato, in nome del contrastare il silenzio assordante al quale vorrebbe assoggettarmi chi a sua volta non capisce che con questo modus operandi, difficilmente riuscirà ad arrivare alla sua morte fisica, visto che quella politica è già avvenuta e non da oggi.

Sembra un articolo autoreferenziale, ma chi mi conosce sa che non è così ed ai detrattori si risponde con l’ignorarne la stessa presenza. Oggi io ribadisco due cose: la prima, che non andrò avanti ancora per molto, nonostante gli incoraggiamenti che alla chetichella arrivano, nonostante il fatto che ogni molisano sia tenuto a contribuire al risveglio del luogo ucciso dal mal governo atavico di politicanti che se lo sapessero fare, dovrebbero attivarsi in agricoltura per resuscitare quell’ambiente al quale dicono di ‘tenere’, ciò perché come detto innumerevoli volte, gambatesa o il Molise non sono di mia proprietà e credo di aver dato abbastanza con l’impegno in tutti i sensi per denunciare la situazione di stallo e di clientelismo che corrode ed uccide ciò che altri definiscono “terra vivibile”. La seconda, che la mia azione non si fermerà di fronte al ricatto ed alle imposizioni puerili e mafiose di coloro che credono di poter tacitare il prossimo con minacce di denunce e querele temerarie, delle quali io non ho paura perché con sommo stupore anche nel dormiente ed inesistente Molise ho trovati amici che mi stanno sostenendo con tutte le forze ammesse dalla democrazia e quindi senza nemmeno dover arrivare alla difesa contro chi ha interessi più o meno oscuri da proteggere con il mostrare artigli, (il più delle volte spuntati), utilizzando le loro stesse armi, ovvero ciò che se normalmente si dichiara ‘non convenzionale’ poi si utilizza, ritenendo l’avversario incapace di reagire con la medesima forza.

Ahi Voi, Mi Dovrete Sopportare Ancora: Viva La Libertà Di Parola E Di Stampa!