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Bonus Fiscale: Sicuri Che Sia ‘Bonus’?

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali
(Foto), Prese Da Internet Da Stefano Venditti

“A Pensar Male Si Fa Peccato, Ma Quasi Sempre Ci Si Azzecca”

L’articolo di oggi potrebbe venir già chiuso con la ‘celebre massima’, ma il masochismo avanza e quindi, sviscerare un po’ il problema non guasta: Si Parla Di Fisco Italico.

Sanguisuga Gigante

A fronte di quanto viene elargito al posto degli ormai superati ‘ottanta euro di Renzi’, da qualche mese ai dipendenti vengono dati cento euro, secondo questo schema, rimesso in download con gli opportuni omissis, vera complicazione in qualcosa che prima era più semplice da interpretare, in barba al nuovo, presunto, ‘Fisco, Amico Del Contribuente’.

Di contro, vengono sbandierati bonus di ogni genere a vantaggio dei più furbi che poi hanno la sorte che il buon Marco ha recuperata e che viene proposta come segue: Multe da capogiro del Fisco. La “trappola” del Superbonus. Qui, se l’azione repressiva dell’Amico Fisco è non solo legittima, ma anche auspicabile perché tanto resterà solo l’auspicio, visto che poi i sotterfugi per sgattaiolare si trovano nei cavilli che regolano il fisco medesimo, si riscontra ogni tipo di complicazione nella gestione della questione, ragion per cui diventa davvero da ‘Arditi’ arrivare a fruire di qualcosa pronta ed a disposizione dei contribuenti sulla carta, lontana e quasi irraggiungibile nei fatti, a meno di non essere caparbi al punto di voler vedere di nascosto l’effetto che fa.

Sullo sfondo, ciò che i più non sanno: i cosiddetti ‘Bonus del centodieci per cento’, nati con questa formula per liberare il cittadino meno facoltoso dalle spese che possono venir rivendute agli strozzini, pardon, alle banche, (motivo del dieci per cento in più sul conto finale), i bonus si diceva, diventano al quanto malus per via del fatto che gli stessi vengono gravati di un ulteriore otto per cento imposto direttamente ai committenti dei lavori, danaro preteso, non si sa bene perché, ovvero, si sa benissimo per quale ragione, proprio e direttamente dagli istituti di credito, (così definiti dalla Legge, associazioni a delinquere finalizzate al lucro e spesso al riciclaggio, qualora si voglia dare una qualifica più trasparente a tali ‘enti’), soggetti che dovrebbero acquistare quelle istanze, banche alle quali lo stato ha fatta promettere collaborazione, la stessa data dal lupo al confessore nel dichiarare che non avrebbe mangiate più pecore… fino alla prossima caccia.

Giulio Andreotti

Ha Dunque Ragione L’Autore Della Massima Che Fa Oggi Da Sottotitolo?