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Festa Dei Nonni: Sempre Una Festa?

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Antonio Di Domenico

Il Trionfo Della Retorica, La Speranza Per Chi Ne Sta Lontano

Ieri è stata una giornata triste: si ‘festeggiavano’ i nonni, per dimenticarli durante il resto dell’anno, magari nei luoghi di cui alla foto, spesso con la disperazione di chi non ha voglia di finire la propria esistenza. Ultimamente poi, con l’affare ‘Coviddi’, si è trovato un altro modo per sfoltirne un po’ la presenza, tanto quella gente è, secondo il mondo d’oggi, improduttiva, per non dire un peso.

Casa Di Riposo

Quelle gabbie per polli che vengono denominate ‘condomini di città’, spesso contenenti ‘famiglie’ che hanno altro a cui pensare che badare e coinvolgere quella parte di esse che ha più esperienza, già da sole possono diventare anticamera della morte per gli anziani. Per questo, molto, ma molto spesso, chi ha prese le redini delle famiglie appena citate, preferisce ‘inserire in un contesto più favorevole alla vita di chi è avanti con l’età’, coloro che facendo sacrifici in tanti casi inenarrabili, sono riusciti ad arrivare colpevolmente indenni al tempo presente.

Nei borghi oggigiorno morti come Gambatesa poi, la situazione volendo è ancor più rivoltante: là dove l’anziano potrebbe arrivare autonomamente a rendere l’anima a Dio, vuoi per condizioni di isolamento imposte dall’emigrare dei discendenti di questi ‘fortunati’ verso i pollai di cui sopra, vuoi perché la troppa tranquillità arriva a far sentir soli coloro che il mondo moderno considera ‘vecchi’, non volendo tener conto di quanto contenuto nella miniera d’insegnamenti che queste persone possono offrire spesso gratuitamente ai giovani, si arriva a proporre, (quasi sempre ad imporre) la medesima soluzione finale già descritta per chi proviene dalle città.

Le Famiglie… Che Belle, Le Famiglie!

Si arriva al grottesco, quando si pensa di agire in un paese così come descritto nei documenti mostrati di seguito. Per amore dell’anziano genitore o parente? No! Per poterci guadagnare trovandovi un lavoro, alla stregua di centri d’accoglienza per migranti, altra gente, per dirla in alto gergo giornalistico, tenuta ‘ar gabbio’ per dar pane ai giovani, futuro dell’umanità.

Ecco dunque come la politica locale ultimamente pensa agli anziani indigeni del presente, anzi, forse, per come vanno le cose considerando i tempi d’attuazione dei progetti a conoscenza dei cittadini del paesello, se Dio vuole a quelli del futuro, vale a dire a loro stessi:

Considerato quanto avrebbe fatto in caso di vittoria La Rotta Giusta Per Gambatesa, viene spontaneo proporre anche la risposta di Gambatesa Partecipa che ha vinte poi le elezioni lo scorso anno.

Costoro, Tutti, indistintamente:
Non si vergognano nemmeno un po’ per il loro modo di voler governare la vita dei nostri padri ed a seguire dei loro discendenti?
Non concepiscono nemmeno lontanamente di fare così schifo, tanto da lasciar indifferenti coloro che ricordano come aberranti, azioni così classificate nel recente passato?
Che differenza c’è fra quanto imposto dall’Aktion T4 e quanto si fa oggi?
Forse che l’azione nazista era rivolta ad una parte dell’umanità e le odierne ‘attenzioni’ vengono ‘offerte’ a tutti, senza divisione in base a razza, censo, religione, nazionalità e soprattutto abilità o disabilità dei ‘clienti’ di queste nuove strutture?

Leggete i programmi elettorali testé riproposti e dite voi se non è giusta la conclusione proposta per chiudere questo scritto.

‘governanti’ e ‘politici’ tutti:

Oggi a loro, domani a voi!
Sia maledetto il giorno nel quale vi è venuta l’idea di carcerare chi vi ha voluto bene!
Che Dio, se credete, o il Destino, se non avete Autorità divina cui render conto per questi sciagurati progetti non molto differenti da quelli fintamente aborriti, risalenti ad anni che oggi definite ‘riprovevoli’, che quest’Ente a vostra scelta vi ripaghi con la stessa moneta, unitamente ad interessi da strozzino e rivalutazione monetaria in termini di male e penitente riflessione da espiare, sapendo che il male giustappunto, da voi imposto a chi vi ha talmente amati da mettervi al mondo e farvi crescere, non può venir in alcun modo riparato.
Che vi accada tutto questo fra vere ed ‘Indicibili Sofferenze’ da immaginare oggi, ma da patire mentre godrete dell’ospitalità che avete progettata e costruirete per altri, a spese di tutti, fra finte forme di rispetto e d’amicizia, somministrate alle vostre persone da chi non vede l’ora di disfarsi di voi e buttarvi in una fossa, ma resiste perché con lo spopolamento inarrestabile in corso da queste parti, perderebbe l’unica fonte di sostentamento che li costringerebbe a non arrivare ad essere a loro volta ospiti di questi lager camuffati da opere pie.
Che vi accada se possibile anche di peggio, avendo preferito agire creando con la vostra ‘politica’ l’ospitalità appena descritta, anziché trovare ogni modo per tenere gli anziani in casa loro che poi è diventata casa di chi vive a seguire senza fare sacrifici.
Ve lo augura chi, da bambino, ha dovuto subire queste ‘premure’:
senza averne voglia, senza che nessuno abbia chiesto il suo parere!

Ma non ingrasserete su chi scrive, come lo scorso anno felice di coltivare la speranza nel sapere che se non sarà stato già fatto per volontà di Dio, ovvero per propria autonoma scelta da compiersi per le più disparate, ma personali ragioni, l’onta di subire la privazione della libertà senza aver commessi reati, fatta eccezione per quello di esser nato, di sicuro non vedrà la vostra soddisfazione nel recludere chi è ancora in grado di apprezzare la vita senza divenirne schiavo, eventualmente facendone a meno con la somma goduria derivante dal fatto che tutto ciò non potrà certo venir impedito dalla vostra piccolezza tout court.

“Ma quest’articolo, – dirà il benpensante di turno, – è praticamente copiato da quello dello scorso anno!”. Ma perché, tolte la trasposizione temporale e l’aggiunta a proposito della mattanza che viene attribuita al Coronavirus, qualcuno riesce a trovare differenze fra quanto accadeva trecentosessantasei giorni fa e l’’odierno vissuto?

Eventualmente, Comunicatelo: Siamo Sempre Pronti Ad Imparare Qualcosa Di Nuovo!

Non Ci Sarà Due Senza TRE?