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25 Aprile 2024
26 Aprile 1986, 26 Aprile 2024
26 Aprile 2024
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Il 25 Aprile Secondo ‘Il Nonno’

Di Anonimo ‘Fascista’

Questa E’ La Mia Idea, Non E’ Vangelo, Ma E’ La Mia

Italia

25 aprile, non è la festa di tutti gli Italiani. Come ogni anno, per convenienza politica, ma anche e soprattutto per opportunismo, non poca viltà e crescente ignoranza, l’Italia festeggia il 25 Aprile 1945, nascondendo che si tratti della giornata più sanguinosa della nostra storia contemporanea, tale non perché sia stata ‘giorno di battaglia’.

Il 25 Aprile non è stato il Piave, ne El Alamein, neppure è stato un insanguinato campo di battaglia del Risorgimento. No, quell’infausto giorno è stato un momento di violenza fratricida. Non è stata battaglia, magari tra eserciti di italiani l’un contro l’altro schierati, con Bandiere opposte. No. E’ stato il massacro dei Vinti (ormai senza difesa) perché le armate dei Vincitori (la marea inarrestabile dei carri armati ed aerei angloamericani) avevano già vinta contro l’esercito tedesco la guerra. I Vinti, i Fascisti ovvero i presunti tali perché l’Italia del 1945 aveva più zone grigie che nere o rosse, ormai senza difesa, sono stati massacrati. Chi ha compiuto quest’insano gesto non è stato il popolo, vale a dire abitanti esasperati dalla violenza della guerriglia e della contro-guerriglia.

No. Lo sappiamo benissimo chi è stato. Lo sa il Presidente della Repubblica, come l’ultimo degli storici. Ne sono a conoscenza i Sindaci, i Prefetti e quei parlamentari che ancora l’ignoranza non ha sommersi. Il 25 Aprile 1945 è la giornata più sanguinosa della storia contemporanea italiana a causa dei massacri compiuti dalle formazioni del Partito Comunista Italiano, squadre d’ideologia stalinista aiutate dai servizi segreti angloamericani che non hanno impedite le stragi Perché neppure era lotta per la libertà, ma per nuove egemonie ed ideologie. Il Prefetto Avv. Vittorio Pellizzi, il “Prefetto della Liberazione”, ha scritto che a fine conflitto, nel reggiano, vennero uccise 1000 persone.

Conosciamo tutti la triste vicenda dei 7 fratelli Cervi uccisi dai fascisti (ne è stato perfino tratto un film), ma quanti sanno dell’altrettanto dolorosa storia dei 7 fratelli Govoni (tra cui una donna) assassinati dai partigiani perché uno di essi vestiva la camicia nera?

È stata rimossa dalla storia un’altra orribile strage, quella di Oderzo dove, a guerra finita, 598 tra allievi ufficiali e militi della Guardia Nazionale Repubblicana sono stati fucilati dai partigiani e gettati nel Piave dopo essersi arresi e aver deposte le armi. Lo stesso è avvenuto anche nelle altre Province del Nord Italia.

Questo bagno di sangue del 25 Aprile 1945 non è mai stato riconosciuto dalle Istituzioni italiane. Le Stesse non hanno mai offerta una Riconciliazione Nazionale che rimarginasse le ferite che le parti in lotta si erano reciprocamente inflitte. Si è voluto imporre (ed ancora s’insiste a farlo) come verità di Stato, la vecchia vulgata dei vincitori del 1945. La cultura storica è stata piegata a questo dictat politico (che non si capisce quanto sia davvero differente dalle imposizioni fasciste: ndr).

Per questo motivo il 25 Aprile non è e non può essere la festa di tutti gli Italiani.