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Notte Bianca A Riccia

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Se Atene Piange, Sparta Non Ride.

Ieri, si è tenuta la seconda edizione della Notte Bianca a Riccia, organizzata dall’associazione culturale Pegasus.

Un assaggio di tale manifestazione, lo abbiamo avuto nel pomeriggio a Gambatesa, con l’arrivo di un gruppo abbastanza nutrito di auto e moto, costruite nei decenni passati e fatti quasi arditamente passare per veicoli d’epoca.

Visti i mezzi presentati, e con qualche cognizione in merito, con l’aiuto di Totore, ho stabilito che l’unica macchina da considerare veramente d’epoca, (almeno fra le presenti ieri pomeriggio sul largo della Madonna), era questa che ti mostro in foto.

Fiat 1100 Familiare

La sera poi, è stata caratterizzata da un vero esodo biblico di noi gambatesani, sia verso Riccia, che verso paesi limitrofi che, a differenza del nostro paesello, hanno organizzato intrattenimenti vari.

Io e Totore, dopo l’ormai tradizionale “Rito della bottiglia”, (ogni santissimo sabato sera che Dio ha creato, non disdegnamo di bere insieme, da soli e lontano da tutti, una bottiglia di vino o birra o quant’altro di alcolico), dopo questo Rito satanico, vedendo il paesello completamente deserto, abbiamo pensato di spostarci verso Riccia, nella segreta e ben riposta speranza d’incontrare amici, magari non visti da tempo.

Arrivati a destinazione, dopo aver cercato un parcheggio, (sembrava di stare a Roma nelle ore di punta), abbiamo cominciato a bighellonare per la cittadina, ascoltando di passaggio i vari gruppi che, con musica di vario genere hanno allietata la nottata.

Nel passare, abbiamo apprezzato il fatto che, come si dice, l’unione fa la forza.
Intendo dire che, alla faccia della crisi, in molti hanno potuto apprezzare quanto di culinario e bacchiano, veniva offerto, per la verità, a prezzi più che accessibili; cibo e bevande di qualità, e nella massima pulizia.

Ma allora, perché un sottotitolo di ellenica memoria?
Presto detto.

Anche noi, benché sazi dalla precedente domestica cena, abbiamo voluto partecipare a qjuell’Orgia di buon cibo, per cui, approfittando dell’offerta di vassoi ricolmi di frittura di pesce, (venduti a cinque euro l’uno, ma in confezione comitiva, a venti euro te ne davano cinque), approfittando di quest’ultima opzione, ci siamo messi a mangiare con gusto quel buon pesce, sapientemente cucinato.

Ecco la magagna:

Io, sinceramente davvero già sazio, ho mangiato il contenuto di uno dei cinque vassoi; gli altri quattro, udite udite, li ha ingurgitati Totore, alla stessa stregua di un politico dei giorni nostri, gente da paragonare ai conviviali, assisi ai banchetti del romano Trimalcione, (Satyricon, di Petronio Arbitro, I secolo d.C.).

E qual’è il problema?

Il problema è consistito nel successivo smaltimento dei rifiuti.

Che diavolo è successo?

E’ successo che chiunque, non potendo conferire i propri rifiuti presso gli abituali cassonetti, chiusi da lucchetti, li abbandonava al proprio destino, nel sito in cui si era fermato per delibare quanto acquistato.

Alla faccia della buona educazione!

Sì, ma questa volta, certo non si poteva dare la colpa agli avventori!
Sicuramente la colpa di un simile disguido va ascritta a chi ha organizzato l’Evento, e soprattutto alla locale amministrazione municipale, per essere chiaro, quell’amministrazione guidata da chi, per il centro-sinistra, lo scorso maggio si è vista sconfitta nelle passate elezioni.

Non voglio sparare sulla Croce Rossa, ma voglio ricordare a me stesso le innumerevoli reprimende espresse nei confronti della nostra amministrazione, guidata, a dire del Sindaco di Riccia e dei suoi frustrati adepti, da un primo cittadino non sempre in grado di agire per il bene di Gambatesa.

Se l’agire del Sindaco di Riccia di ieri sera, per il bene ed il decoro della propria città, ti sembra il Giusto Agire… Alzo le mani!

Detto di Sparta e volendo tornare a parlare di Atene, voglio comunque plaudire all’interessante modo di proporre un diverso sabato sera, donato a tutti coloro che ne hanno voluto fruire, da persone di vedute sicuramente più larghe di quelle vedute proposte a Gambatesa, dove, se una squadra vince una coppa dei campioni e parte una manifestazione spontanea ed imbelle, questa viene repressa con contravvenzioni e quanto di simile, utile solo a chi, con certe mosse, pretende di affermare un potere, suo, solo sulla carta e sicuramente destinato a finire; non certo, questo modus operandi, utile allo sviluppo economico e non solo, sviluppo auspicato solo sulla carta, da politici e politicanti, oggi attenti al loro riconfermarsi alla mangiatoria, e, per questo, ancor più lontani da coloro cui chiedono sostegno.