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Ciclo E Riciclo

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Come Vengono Mantenute Le “Promesse”

Quasi dal giorno della nascita di questo fastidio che ho voluto chiamare gambatesaweb, con spirito di servizio nei confronti di chi, quasi mai me ne ha chiesto conto, mi sono preoccupato, fra le altre cose, di contare i peli a chi, a suo tempo, per varie legislature, ma soprattutto, per onorare gli interessi di Gambatesa, prima che i propri, è stato eletto dalla maggioranza dei locali votanti.

Lo fatto nella massima liberttà d’azione, che che ne dica qualche solitario e frustrato detrattore, tanto da arrivare al punto di essere messo da parte da chi pensava di poter dominare il mio scrivere, non si sa bene poi con quale diritto.

Fra le tante cose da me denunciate, in vari articoli e con svariate scuse, ecco tornare a galla la questione della raccolta dei beni durevoli che, con l’altro annoso problema della raccolta differenziata, sono stati fra le Promesse fatte dall’attuale Sindaco durante e dopo l’ultima campagna elettorale.

Com’è andata a finire?

Per quanto riguarda la raccolta differenziata, la telenovela continua, ma ne parlerò in un altra farneticazione.
Fermiamoci oggi, sul problema della raccolta e smaltimento dei beni durevoli, visto che in merito, oltre ad esserci qualche novità in negativo, vorrei proporre un rimedio, almeno per quanto riguarda il riciclo di alcuni di questi rifiuti.

Ricordi l’ultima puntata in merito?
L’articolo: Arrivano Gli Zozzoni?

Non volendo tediarti più di tanto e soprattutto non volendo mettere in dubbio la tua intelligenza, evito di riproporti le foto che puoi rivedere cliccando il link appena proposto.
Mi preme però, mostrarti a che punto è arrivata l’arte dell’arrangiarsi, unita alla capacità, (tutta ipocrita), di mettere la polvere sotto il proverbiale tappeto, messa in atto, (in concorso), prima da chi, esasperato, deve disfarsi di ciò che per lui è diventato un rifiuto, poi, da chi, per impegno preso, dovrebbe far in modo che i rifiuti di cui si parla, vengano conferiti e smaltiti, secondo quanto imposto da leggi, da costoro o da loro simili appositamente create.

Televisori Infrattati, del 27 settembre 2011

Su segnalazione dell’attivissimo Marco Frosali, ecco, alla data di ieri, cosa potevi vedere, scendendo per la scala adiacente il castello, e raggiungendo il locale cassonetto per la raccolta dei rifiuti, quel cassonetto, farcito di ogni ben di Dio, proprio in prossimità del ferragosto.

E non voglio uscire dal tema!
Se no, dovrei mostrarti anche il lampione che è stato preso a pietrate nel periodo di Pasqua, lampione che, come stava, così sta:
Senza esser stato riparato.

Ora, dovendo far vedere il posto un pò più pulito, e non potendo tenere in vista una simile vergogna, non si è trovato di meglio da fare che spingere i televisori di ferragosto, giù per il vallone, fra i rovi, anch’essi frutto dell’incuria in cui viene tenuto il centro storico e i suoi paraggi.

Ridendo per non piangere, la mia mente malata ha pensato ad un riutilizzo dei televisori in questione, unitamente a quelli che stanno nei posti già da me denunciati.

Collegarli come ricevitori alle altrettanto inutili telecamere del servizio di videosorveglianza.

Fanno schifo anche quelle!

Sì, perché in tutto questo tempo, va detto che tutto quel popò di soldi buttati, hanno fruttata la scoperta di un altro pericolosissimo criminale che infestava le nostre strade.

Poco tempo fa, non appena è ripresa la routine quotidiana, si è scoperto che Pasquale Di Mauro, udite udite, buttava le ossa avanzate della carne che vendeva nella sua macelleria, nel cassonetto vicino al toppo:
Quello dove abbiamo fotografato il cesso?

Cesso Al Toppo, del 11 giugno 2011

Che ci vuoi fare, non si può essere più nemmeno onesti ed educati!

Pasquale, per aver buttate le ossa nel cassonetto, evitando di pagare un’ulteriore imposta per lo smaltimento delle ossa stesse, (tassa che assomiglia vagamente a quella imposta da chi, dovendo mettere a lavorare i propri raccomandati che non sanno fare niente, impone a chi gestisce la caldaia di casa, insomma: quella tassa che ti ho già sconsigliato di pagare, per onore del tuo portafogli, oltrechhé della tua intelligenza), come se poi quelle ossa non fossero un normale materiale organico, Pasquale, è stato trattato peggio di Totò Riina, avvistato dalle telecamere, occhi che però, probabilmente per ragioni miopi che dovrò appurare, hanno “non visto” chi, comunemente e giornalmente, lascia i propri rifiuti, (e non parlo di televisori, frigoriferi e roba simile, ma di normali buste con i normali rifiuti, quelli per cui si paga la TARSU), al di fuori degli stessi cassonetti,

Cassonetto Centrale Vuoto, del 10 aprile 2011

Persone che, senza neanche vederci, ma con l’aiuto del mio servizio segreto, il “segreto di pulcinella”, ho scoperto già in almeno tre occasioni.

Per ora non dico di chi si tratta, nella speranza di un ravvedimento di questa persona, o, comunque, di un avvistamento da parte delle stesse telecamere che hanno acchiappato Pasquale.
Quanto appena esposto, vale anche nell’eventualità le notizie in mio possesso, dovessero voler essere appetite dal “solerte magistrato”.

Lo dico per i carabinieri:

NON MI CONVOCATE, PERCHE’ LE INFORMAZIONI IN QUESTIONE NON VERRANNO COMUNICATE, A MENO CHE, TALE RICHIESTA, NON VENGA PRECEDUTA DA UN CONGRUO ASSEGNO, DA DEVOLVERE POI, AL NOSTRO SERVIZIO SEGRETO.

A meno che, dicevo, questa persona, educata in pubblico e zozza in privato, non venga acciuffata con il placet di chi, a questo punto, non ha più scusanti e si può tranquillamente definire lavativo nel proprio lavoro, lavoro per il quale, se la mente non m’inganna, viene regolarmente remunerato.

Tornando quindi ai televisori di largo castello, sarà il caso di allacciarli alle inutili telecamere, e porre a guardia dell’intero apparato, qualcuno di quegl’intriganti che, non avendo altro da fare, stanno dalla mattina alla sera sulla fontana, proprio per far quel lavoro che, prestato al cospetto di quei televisori, potrebbe tornare utile alla cittadinanza, facendo scoprire altri banditi come il sopra citato Pasquale.

Chissà che così, non si riesca a trovare una valida giustificazione a tanto spreco e disservizio!