Non Perde Chi Ha Paura: Ma Chi Ha Paura Perde
22 Maggio 2019
CARCERE DI CAMPOBASSO: Ma E’ Rivolta?
22 Maggio 2019
Mostra tutto

E… Lunedì: Che Faremo?

Di Vittorio Venditti

In Attesa Del Risultato

Sequestro Di gambatesaweb.it

Chi ha patito ha capito e votato e dopo quest’ultima azione, ad urne chiuse avrà anche ripreso a parlare. Ma che dirà?

Partiamo dalla domenica elettorale, per gambatesanews ‘post sciopero’, quando riprenderemo le rubriche domenicali giust’appunto, sulle performance di S. r. C. e sulla medicina, proposta dal nostro Dottor Salvione. A ciò, aggiungeremo un eventuale excursus sulla cronaca gambatesana, qualora si dovesse presentare qualche ghiotta occasione.

Lunedì invece, innanzitutto pubblicherò le registrazioni dei comizi che per informazione e solo quella, avrei voluto porre all’esame dell’intelligenza dei miei quattro lettori già dopo la mezzanotte di venerdì, cosa impossibile per effetto della Legge che impone alle testate giornalistiche di tacere per permettere ai politici ed a tutto il resto d’Italia di fare il bello ed il cattivo tempo in termini di ciò che come già detto una volta, il gotha del giornalismo mondiale definisce ‘Le Migliori Porcate’.

I comizi, a differenza di quanto ritiene chi ha scritta e promulgata la Legge di cui sopra, se pubblicati immediatamente dopo che sono stati pronunciati, servono, (ovviamente senza commento alcuno), ad informare i concittadini che per le più svariate ragioni, vivendo fuori dal luogo ove la manifestazione si è tenuta, non vi hanno potuto presenziare, pur conoscendo a menadito le “Chiacchiere di Facciata” buttate ai quattro venti dagli ‘oratori’.
Se esposti in Rete anche qualche giorno dopo le elezioni, i comizi sono invece utili alla ragione stessa per la quale vengono registrati: il mettere a nudo l’essenza stessa delle chiacchiere sopracitate, vera e sincera ragione per la quale noi continuiamo a scrivere, unica motivazione che mi permette di dire trionfalmente che ancora una volta abbiamo centrato l’obiettivo che ci siamo proposti con la redazione di questi scritti, per altro lavorando anche meno di quanto avremmo dovuto fare ed abbiamo fatto cinque anni fa, pur di trasmettere prima possibile i parlati di allora, poi ripresi più volte per martellare chi aveva ed ha pensato di prendere in giro la cittadinanza, cosa che se necessario potremmo riproporre per ragioni di paragone anche lunedì mattina, tutto sta a cosa verrà detto dopodomani sera.

Altro scritto che vedrà la luce sempre quel giorno, sarà il ‘Giudizio’ sui candidati. Anche in questo caso, cinque anni fa, come fosse oggi, ma non avendo l’onore di scrivere come giornalista, operai in modo anticipato,pensando però realmente a chi stavo descrivendo, secondo ciò che credevo della reputazione dei miei bersagli. Il pensare di una persona, nel bene o nel male, non può dire chiaramente per chi si vota, ma serve a descrivere il candidato o la candidata, secondo ciò che si pensa di questi, cosa valida soprattutto a campagna elettorale chiusa, se davvero si vuol dire il giusto di chi si ‘colpisce’, cosa da utilizzare in seguito e qualora il bersaglio risulti in municipio, cosa che per l’ennesima volta, nonostante lacci e laccioli di burocretina provenienza, mi permette di affermare che anche stavolta avrò colpito nel segno.

Da ultimo, scriverò per chi avrò votato e per chi avrò schifato, ovviamente con i dovuti commenti in tema, atteso che se nessuno si possa permettere di imporre a chi che sia di dichiarare le proprie inclinazioni politiche e per i giornali sia obbligatorio non farlo durante i giorni di silenzio che in Italia e pare non solo, s’identifica col casino più potente, a chi che sia, me compreso, non possa venir negato il diritto di dichiarare autonomamente per chi è stata espressa la preferenza politica, quando ciò avviene in pubblico ma fuori competizione elettorale, restando ferma la possibilità d’esporre quanto appena detto in privato anche ad urne aperte.

Questo è quanto accadrà da queste pagine a partire da domenica mattina, cosa che verrà modificata in corsa ed anche eventualmente durante le tre giornate di astensione dallo scrivere, qualora dovessero accadere fatti di cronaca eclatanti.

Dunque: A Domenica!