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Molise: Editoria Al Collasso E La Regione Se Ne Frega

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Antonio Di Domenico
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti

Tanto, Chi Resta Senza Pane Sono Altri!

Tanta è stata l’amicizia trasmessa ai colleghi del ‘Quotidiano del Molise dopo quanto sono stato costretto a scrivere qui lo scorso diciotto. Tanti mi hanno scritto, chiedendomi come facessi a sapere qualcosa ancora non di dominio pubblico, ma nello stesso tempo lamentando lo stroncare di una parte di quel poco di democrazia, ancora vivente dove c’è rimasta solo la morte.

Molise

Antonio, per chi non lo conosce, è un emigrato che ha Gambatesa nel cuore, ma che ha spazio anche per il resto del Molise e di quel poco che ancora vive di questa regione che non esiste. E’ per questo che ha copiato e mi ha girato l’articolo seguente, con sotto il suo commento.

Io non aggiungo altro perché credo di avere già dato.
Buona lettura.

“Editoria al collasso, (notizia presa dal ‘Quotidiano Del Molise)

Il Consiglio regionale si appresta ad approvare l’ennesima modifica alla legge in materia per favorire alcuni editori a danno di altri. Appello ai consiglieri ed al Prefetto

Gentili lettrici e lettori,
abbiamo sacrificato una pagina del nostro giornale per evidenziare il nostro disappunto e la nostra rabbia nei confronti del Consiglio regionale che si appresta ad approvare un’ennesima modifica alla legge sull’editoria al solo fine discriminatorio ed evidente di agevolare alcuni editori a danno di altri.
La modifica in discussione rende ancora più complicata la complessa situazione in materia di aiuti all’editoria e lo fa malgrado le osservazioni ed i suggerimenti raccolti in audizione dalla Quarta Commissione consiliare. Le modifiche in discussione, inoltre, hanno il solo scopo di aggirare le osservazioni già fatte dallo Stato sulla precedente legge regionale che hanno portato all’impugnativa di essa davanti alla Corte Costituzionale e comportano ulteriori disparità di trattamento tra gli operatori.
Si fa appello alla sensibilità dei consiglieri regionali e alla loro onestà intellettuale e si chiede un intervento del Prefetto.”

“Aggiungo io …il governo precedente ha salvato radio radicale con 6 milioni di euro. Il governo Renzi ha salvata l’unità con non so quanti milioni di euro. Allora mi chiedo perché non salvare il Quotidiano del Molise? A voi la risposta”.

O Antonio, la risposta, te la do o te la dai?