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Referendum: Presa In Giro Nazionalpopolare

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria

Tutto Come Previsto

“La sicurezza del potere si fonda sulla insicurezza dei cittadini”. (Leonardo Sciascia). Partendo dal principio che da sempre, e per sempre, chiunque ha governato, governa e governerà non lo potrà fare senza dover scendere a compromessi, magari dolorosi, ma utili allo stesso governare, (vedi quanto scritto ne “il Principe” di Niccolò Machiavelli), “L’arte della politica. Il segreto di fare i propri affari e di impedire agli altri di fare i loro”, (Gatien de Courtilz de Sandras). Questo è stato l’incipit in tema proposto lo scorso otto settembre, per altre ragioni, già a suo tempo data infausta per il ‘Bel Paese’. Oggi, se tutto va bene, l’Italia dovrebbe trovare un momento di pace perché è terminata la solita campagna elettorale ed in attesa della prossima che senz’altro arriverà a breve, ecco una sincera riflessione sul risultato dell’ennesimo referendum che alla faccia di chi dice l’esatto contrario, non cambierà la vita alla gente comune, ne a quei politicanti che secondo il verdetto aggiustato in questi giorni, dovrebbero venir sfoltiti e così non sarà, in quanto già ‘La Casta’ sa dove sistemare cotanti ‘Disoccupati’.

Matita Copiativa

La pantomima dei ‘tutti hanno vinto’, come al solito si ripete e non potrebbe essere altrimenti; ieri, stare davanti al televisore o solo ascoltare la radio è stato arduo e per fortuna chi lavora sa come evitare tal tortura che dovrebbe essere vietata da ogni tribunale che si occupa dei diritti dell’uomo. Chi esulta per la vittoria, chi lo fa perché l’altra parte viene sconfitta dai fatti… a nessuno viene in mente che la storia insegna che certi ‘pilotaggi’ vanno al di là di ciò che la gente comune deve sapere… ed in tal senso, i referenda che l’Italia ha vissuti in questi ultimi settant’anni, a chi ha orecchie per intendere, hanno suonato di tutto, di più!

Assunti i presupposti richiamati sopra, a chi scrive, interessa proporre una domanda ai ‘vincitori’ d’ogni provenienza politica: atteso che il referendum sia arrivato ad un’affluenza definitiva che si attesta attorno al cinquantaquattro per cento per l’aiuto non indifferente venuto dalla concomitanza con ben più importanti elezioni locali in buona parte dello ‘Stivale’ e che di conseguenza il numero più alto non lo si possa reperire fra i contendenti di quella votazione senza alcun limite che la convalidi, cosa avranno vinto di buono tutti costoro, se come detto sopra, la gente oggi è impegnata in ciò che indipendentemente da tal votazione aveva già in programma e soprattutto se chi se ne è fregato del ‘Sì’ o ‘No’, ha preferito esprimersi dicendo ‘Ma…’ e facendolo in maggioranza, questa volta vera, visti i numeri?