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I Voli Del Rondone 28_5

Di Marco Frosali

Migrazione Al Sud: Quinta Tappa

Giovedì, 9 settembre. – La nottata in albergo è trascorsa benissimo. Solo un leggero trambusto al mattino dovuto agli altri ospiti che si alzavano nelle stanze vicino, ma nulla di che.

Mi alzo alle otto in punto e con molta calma, dato che non devo smontare la tenda e caricare il tutto sul Rondone, vado a fare colazione e saldo il conto relativo a pernotto e cena di ieri: settantacinque euro il tutto. Non tantissimo, ma vedendo com’era conciato il Rondone dopo una notte fuori all’umidità,

Rondone Fracico!

forse è stato meglio così!

Con un po’ di apprensione mi preparo alla partenza, ma il Rondone si avvia come se nulla fosse e sembra che le luci, le frecce e il clacson funzionino regolarmente. Si parte dirigendoci verso Melfi per proseguire verso Candela attraversando i paesaggi tipici dell’entroterra della Puglia sul finire dell’estate, composti da campi di grano ormai trebbiati e bruciati, distese di pomodori ormai raccolti e con le piante secche, pale eoliche in gran quantità. A Candela imbocchiamo l’autostrada Napoli-Bari e la percorriamo per una buona oretta fino a Benevento, dove la lasciamo per prendere la Telesina e andare a Ruviano, paesino in provincia di Caserta dove vive mio fratello con la moglie Valentina e mia nipote Giulia che al mio arrivo, inizia a fare la peste.

Posteggiato il Rondone all’ombra e salutati i genitori di mia cognata, in compagnia di Giulia attendiamo il rientro di Valentina che inizia a preparare il pranzo mentre Davide era andato nel frattempo a prendere delle ottime mozzarelle di bufala in un caseificio li vicino.

Terminato il pranzo e preso il caffè con Giulia che fa il suo ‘show’ praticamente da quando sono arrivato, cerco di riposare una mezzoretta. Oggi fa veramente caldo e la papagna post mangiata è notevole!

Verso le quindici e trenta vado da Giulia e con Davide la portiamo in soffitta: lei dal lockdown di Ottobre sta prendendo lezioni di batteria, così vado ad ascoltare i suoi progressi. Peccato solo che è eccitata dalla mia presenza e suona tutto fuori tempo, ma vi assicuro che suona bene se è concentrata.

Salutati Davide, Valentina, Giulia e i genitori di lei, alle sedici si riparte verso Roma passando da Cassino e Sora, per proseguire poi sulla Casilina fino a Valmontone dove imbocco l’autostrada per percorrere gli ultimi chilometri che ci riconducono a casa dopo circa trecentoottantuno chilometri, che sommati a quelli precedenti, portano il totale a quarantaduemilanovecentosessanta.

Km Finali 42960

Facendo la differenza tra i km finali e quelli iniziali e aggiungendo uno scarto medio dell’otto percento del contachilometri, il totale è di ben milleottocentoquindici chilometri percorsi in cinque giorni! Stavolta il Rondone si è comportato benissimo prendendo acqua e umidità, sopportando il surriscaldamento dovuto alle code in Costiera, ma senza manifestare problemi! L’unica cosa è che mi sono abituato troppo bene ai consumi da scooter di Principessa Esmeralda, mentre il Rondone beve come un transatlantico (ma neanche troppo) in confronto, con una media di poco inferiore ai diciotto con un litro.

Abbiamo visitato bei posti: la costiera non ha bisogno di presentazioni in quanto a bellezza e fascino, ma va steso un velo pietoso sulla percorribilità. La sorpresa è stata la Basilicata: bei paesini con tanti spunti interessanti e molti turisti in giro, strade scorrevoli e ben tenute (almeno le statali, le provinciali un po’ meno), paesaggi molto variegati e belli da vedere e una discreta organizzazione, soprattutto a Matera. La promozione turistica ed una buona pianificazione fatta negli ultimi anni hanno dato i frutti sperati… e se non fanno come i vicini pugliesi che con la scusa del covid hanno aumentato in un anno i prezzi di parecchio (ho fonti sicure), i lucani possono puntare ad accrescere ancora le visite per i prossimi anni e creare posti di lavoro.

La nota stonata è stato il camping chiuso ai laghi di Monticchio, ma per fortuna c’era l’albergo che mi ha risolto il problema. E non ho fatto nemmeno il volo dell’Angelo tra Pietrapertosa e Castelmezzano, per cui ho un’ottimo pretesto per poter tornare e vedere ancora altri posti!
Con Sara? Col Rondone?

Con Principessa Esmeralda?
Ai posteri l’ardua sentenza!

Al prossimo giro!