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BASKET, A1 FEMMINILE. LA MOLISANA MAGNOLIA SCONFITTA… CON LA PALLA IN MANO

Di Vittorio Venditti

Altra Cronaca Da Un Ignorante In Materia

La Molisana Magnolia Campobasso 58
Allianz Geas Sesto San Giovanni 59
(11-16, 28-32, 38-48)
Nota: Strada segnata fin dall’inizio

A poco meno di due mesi di distanza, ecco che torna chi sa rovinare un incontro di pallacanestro con il suo personale resoconto, (per altro di seconda mano), racconto che rende l’idea di non contare niente, ma è comunque presente a testimonianza del fatto che ‘la notizia non può attendere’ ed i fatti dicono che non c’era nemmeno bisogno del ‘servizio’ di rovina proposto da chi scrive per guardare la cruda realtà, leggibile a seguire..

Magnolia Campobasso

L’inizio non è dei migliori: ore venti e venti, chi scrive attiva il collegamento alla diretta streaming e come prima cosa, oltre a sentire l’atmosfera che via via si sta creando nella ‘Magnolia Arena’, lo stesso può percepire chiaramente i commenti fuori campo di cronisti e gente che discetta del più e del meno; bella figura fatta in Rete dalla regione che non esiste. Parlando a livello tecnico, inteso come collegamento internet, va detto che le condizioni meteo su Gambatesa sono poco clementi ed il primo risultato è ascoltabile… solo sul canale sinistro di una stereofonia mancata, preludio a ciò che si sta per verificare su un campo distante solo trentacinque chilometri dalla postazione d’ascolto presidiata dal vostro cronista, parquet nel quale per tre quarti di partita si è praticamente potuto seguire solo l’agire proveniente dal nord Italia.

Il tifo comincia a scaldarsi e parte la presentazione che innanzitutto invita al rispetto delle norme anti-coviddi, nel frattempo abolite, per poi annunciare le formazioni in campo. Per la cronaca, giocherà come ex di giornata nel Sesto San Giovanni, la romana Maddalena Gaia Gorini che se a Campobasso indossava il numero cinque, in Lombardia ha progredito passando al sei.

1o quarto, a differenza dal solito, ritmi alti in partenza con la Magnolia in attacco ed il Sesto in buona difesa che però frutta in tema di punteggio, visto che il quoziente parziale segna un otto a tre per le lombarde, tanto che il tecnico dei ‘Fiori d’acciaio’ chiama un timeout. Senza troppi clamori, il primo quarto si chiude con il cospicuo vantaggio della squadra ospite che raggranella un primo parziale di sedici a undici.

Il secondo quarto inizia con il rimpiangere Maddalena Gaia Gorini, una volta ‘fiore d’acciaio’, talmente d’acciaio che è stata mandata via con il resto della vecchia squadra senior. Dal punto di vista del campo, si riprende come dalla fine del primo quarto. La tensione però va via via riducendosi, tanto che si denota una preoccupante assenza della squadra di casa in campo. Tredici a ventitré, quindici a ventitré, con una Magnolia che praticamente inerte, dipende dal gioco delle due attaccanti nordamericane in rosa: Gray e Parks. Quindici a ventisei, e Sesto è sempre avanti con le campobassane completamente irretite dalle lombarde. Ventitré a trenta, venticinque a trentadue, ventisette a trentadue, dovrebbe far comprendere il clima del gioco, per altro poco appoggiato da un pubblico numeroso sì, ma praticamente in tutt’altre faccende affaccendato. Il secondo quarto si chiude ventotto a trentadue.

La successiva metà della contesa o terzo quarto che dir si voglia, parte com’era stato chiuso il tempo precedente con una Magnolia in campo alla ‘viva il parroco’, partendo dall’allenatore locale, completamente sfiduciato: bella prospettiva.

Madonna Del Ponte Del Bagno Della Porretta

Forse una preghiera a Lei sarebbe servita, ma sul campo si pensa a ‘giocare’. Trentadue a quarantuno: la situazione non cambia, anzi, aumenta sempre di più la distanza di resa fra un sesto stellare e dei fiori d’acciaio contenente troppo ferro e per questo arrugginiti o appassiti in primavera, squadra locale completamente irriconoscibile rispetto al recente passato. Sarà colpa dell’estemporanea spruzzata di neve che ha bruciato l’eventuale concime dato ai fiori dagli exploit che li hanno visti arrivare al posto in classifica attualmente occupato? Trentadue a quarantatré: il vantaggio di Sesto San Giovanni paradossalmente è nella difesa, sicuramente più coriacea di quella avversaria. A nulla può l’attacco della Magnolia, rimesso nelle mani, solo nelle mani delle statunitensi per fortuna ancora in campo, nonostante la stanchezza e per la totale inefficienza del resto della compagine locale che forse pensa già di aver concluso il campionato. Trentaquattro a quarantasei e nel frattempo il pubblico si ravviva. Trentaquattro a quarantotto, trentasei a quarantotto con Gray che fa tanti punti, ma da sola: brutto segno! Si arriva alla chiusura del terzo quarto che lascia a far riflettere un trentotto a quarantotto parecchio significativo.

L’ultimo quarto comincia con la Magnolia che difende a zona, ma la situazione non migliora: quarantadue a cinquantadue, quarantaquattro a cinquantadue e con Nicolodi, iniziano a segnare un po’ tutte le magnolie, ma comincia anche l’incremento dei falli. Quarantasei a cinquantadue e si pensa ad un miracolo che raddrizzi la partita per le molisane. Cinquanta a cinquantaquattro: ci siamo quasi, ma arriva il conto della ex. Infatti Gaya Gorini fa male con cinque punti duri da digerire che portano il totale delle lombarde a quel cinquantanove che nonostante la rincorsa finale delle giocatrici di casa che chiudono l’incontro con la palla fra le mani, dà il verdetto che abbatte ogni velleità di vittoria per la Magnolia, almeno per questa davvero brutta serata di pallacanestro in Molise.

In Attesa Del Resoconto Ufficiale, Pazienza, Andrà Meglio La Prossima Volta.