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VITIVINICOLO, CRISI DEL COMPARTO: A RISCHIO TRACOLLO L’INTERO SISTEMA PRODUTTIVO

Di Cesare Scalabrino

COLDIRETTI RICHIEDE LA MASSIMA ATTENZIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI

Coldiretti Molise

Le recenti straordinarie precipitazioni hanno creato un ambiente favorevole alla diffusione della peronospora, una malattia fungina che può causare gravi danni alle viti e compromettere la qualità delle uve, con conseguenze disastrose sull’economia delle aziende vinicole della regione. Ad intervenire nuovamente sul problema è la Coldiretti del Molise che ha raccolto le angosciate segnalazioni delle imprese vitivinicole che rischiano di vedere definitivamente compromessa la capacità produttiva dei vigneti e con essa la tenuta economica delle aziende e delle strutture cooperative che operano nel comparto.

La situazione di emergenza è tale da richiedere prontamente l’avvio delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale, oltre l’organizzazione di un tavolo d’emergenza tra la Regione Molise ed il Masaf.

Coldiretti sottolinea la rilevanza che il settore vitivinicolo assume per l’economia regionale e ritiene che le Istituzioni debbano intervenire al fine di individuare soluzioni immediate che vadano oltre lo stato d’emergenza, prevedendo provvedimenti a carattere finanziario per consentire alle imprese di investire risorse in attività di profilassi utili a contrastare per quanto possibile l’attacco virulento causato dal patogeno fungino, garantendo la difesa e la ripresa dei nostri viticoltori.

Coldiretti ha sollevato il problema anche a livello nazionale affinché si possano individuare, di concerto con la Regione, strategie efficaci per superare questa difficile fase e proteggere l’interesse dei produttori.

Va considerato che la viticoltura in Molise è al centro di una vera e propria “tempesta perfetta”; da un lato la fitopatia mai così aggressiva e dall’altro una situazione di mercato fortemente compromessa dalle ingenti giacenze di vino nelle cantine e soprattutto nelle cooperative. Non vorremmo che il combinarsi di tali emergenze, del tutto avulse dalla volontà e capacità imprenditoriali determini la definitiva destrutturazione del settore.