CALCIO, COPPA DEI CAMPIONI: INTER IN FINALE!!!
6 Maggio 2025
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ATTENTI ALLE TRUFFE

Di Vittorio Venditti

Arduo Far Causa In Questi Casi

dall’America davvero ‘dazi amari’ se si pensa che da lì viene immessa sul mercato immondizia fatta passare per oro, truffa basata sul proverbio che in sostanza dichiara: ‘I ciucce ze vattene, i varile ze sfasciene’ ovvero gli asini s’azzuffano, i barili si sfasciano.

Windows 11

Lo scorso anno, di questi tempi, era grande l’attesa per l’entrata in commercio dei primi computer portatili con a bordo il sistema operativo Windows 11 operante su processori ARM, già perfettamente funzionanti su notebook equipaggiati con altri sistemi operativi, per non parlare di tutto il mondo Android e gli apparati che da sempre adottano quei processori per vivere.

Tutto bene in fase d’acquisto, ma i primi problemi sono stati determinati dalla non retroattività del sistema operativo Microsoft adattato al nuovo processore perché molto software abbinato all’OS sotto il focus, non avendo pezze d’appoggio che si potessero interfacciare con programmi di gestione di tanti dispositivi collegabili ai computer, rendevano queste unità esterne praticamente inutilizzabili. E’ ad esempio il caso delle stampanti (anche d’ultima generazione) che non vengono comunque riconosciute per via del fatto che al sistema operativo di cui all’emblematica immagine rimessa sopra (caricato sul’abbinamento sotto l’odierna lente) mancano le librerie precedenti al duemilaventidue, per cui nemmeno con l’ausilio dell’emulatore (necessario come il pane per poter mettere in moto il novantanove per cento del software aggiuntivo alle macchine) si riesce a farle vedere ai PC e di conseguenza a permetterne il relativo funzionamento.

Sarebbe stato il minimo sindacale, (per la serie: hai voluta la bicicletta ed ora pedala), ma altro è successo in questi mesi, così, vecchi screzi degli anni passati tra Microsoft ed ARM hanno portato all’abbandono della prima per quanto prodotto e già mal funzionante sui processori messi in commercio dalla seconda casa produttrice, per cui si verifica che in caso di qualsiasi stop alle macchine così strutturate, (magari solo il voler riportare alle impostazioni di fabbrica il computer), ci si trova di fronte alla mancanza di possibilità di scaricare da cloud il programma di ripristino da zero (si noti che da anni non vengono più forniti con la vendita di nuovi computer i relativi dischi di ripristino) e seppur presente una versione di riavvio di Windows, mancando i driver ed i programmi accessori, l’operazione di formattazione viene bloccata e l’unica uscita obbligata per l’utente resterà quella di buttare il computer e metterci una pietra sopra, tant’è vero che allo stop della produzione di queste macchine, s’è aggiunta la repentina caduta di prezzo di quanto già in magazzino, cosa da non acquistare perché già se ne conoscono i limiti e sinceramente non vale nemmeno la pena di buttarci un euro, stante poi il fastidio da sopportare per mandare tutto in discarica.

Nel Caso Trattato: Milleseicentottanta Euro Bruciati. AMEN!