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4 Novembre: Festa Delle Forze Armate

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Quando Il Soverchio Rompe Il Coperchio

Tutto avrei voluto fare oggi, tranne che scrivere della Festa delle Forze Armate.
Ciò, non per mancanza di rispetto nei confronti di chi si è battuto e si batte per l’onore della nostra Patria, ma perché credo fermamente che, loro per primi, proprio per la volontà di difendere quest’onore, in tempi in cui si rischia di mettere in dubbio la stessa Sovranità nazionale, sono i primi a dubitare del fatto che ci sia qualcosa da festeggiare.

Proprio oggi, se da una parte c’è chi farnetica di scissioni e quanto di simile da parte di sedicenti regioni più virtuose del nord, (virtù generalmente basata su ricchezze costruite sulla “dimenticanza” nel pagare i tributi dovuti a quello Stato costruito proprio per volontà di governanti provenienti da quelle regioni, con il sangue versato anche dai popolani del nord), e dall’altra, un altro governante democraticamente eletto dal popolo italiano unito, nelle stesse fila a cui si è aggregato il gruppo di farneticanti di cui sopra, sta negoziando la svendita “pilotata” del nostro bel paese, il vertice dello Stato, rappresentato questa volta dal Supremo Governante, proveniente dall’ex Regno borbonico, sta celebrando una festa che, giustissima nei propositi, diventa deleteria e particolarmente offensiva per chi, viste ridotte le proprie future ricchezze, fatica non poco a vedere di buon occhio lo spreco di danaro, assorbito da quelle casse in cui, se si pronuncia la parola “euro”, si ode una desolante eco, tutt’altro che consolatoria.

Avrai visto con i tuoi occhi, lo spreco di carburante posto in essere per scarrozzare il nostro “amato” Presidente Napolitano;
Guarda, di contro, il carburante che manca alle Volanti delle Forze dell’Ordine, cui si tagliano i fondi per mancanza di danaro.

Avrai Sentite le accorate parole espresse in riferimento al nostro passato, recente e lontano;
Per caso, senti anche qualche parola di incoraggiamento, intesa come il dare certezze ed apprezzamento nei fatti, offerta a coloro che, pur lavorando in campo militare, gradirebbero non ricevere postumi onori, magari scaturiti proprio da certa mancanza di risorse?

Io no.

Io ho vista e sentita solo ipocrisia, accostata ad inutili orpelli che offendendo i nostri Caduti ed i nostri componenti le attuali Forze Armate, offendono me in qualità di italiano.

Presidente Giorgio Napolitano,

Io ti ho finora considerato l’unico Garante di una politica che, salvo l’abbattimento generale di chi compone l’attuale classe dirigente, non avremo più.

Dopo quello che hai mostrato di essere oggi:

CAMBIO IDEA!

Considerandoti alla stessa stregua dei tuoi compari, intendendo per tali tutta la classe politicante italiana, unita alla magistratura ed a chi, come la maggior parte di questi ultimi, usa il potere per coltivare i propri porci comodi.

Potrei continuare così per un bel po’, rischiando di farvi passare per eroi, quando siete solo dei felloni, per dirla volando in alto.

Tornando a parlare a te che mi leggi, Persona senza ombra di dubbio più intelligente, (e non di poco), di quei cani morti:

Penso a mio bisnonno, quando mi diceva che:
“al posto di queste stupide feste, se aveste dato un soldo ad ogni italiano, questo vi avrebbe portato maggior rispetto”.

Ecco perché, più Sobri di questa gentaglia, domenica scorsa noi della C G Pelle abbiamo onorato i nostri Caduti, senza nulla pretendere.

Onore Ai Caduti

Ecco perché, in un momento di superbia, credo che la nostra volontà di ricordarli, sia stata apprezzata dai nostri Caduti più, anzi, molto di più dello spreco di nostri soldi, che in questi giorni si è visto per le strade e le piazze d’Italia.

E NON MI SI VENGA A PARLARE DI VILIPENDIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA!!!

Chi è vilipeso giornalmente è il cittadino comune, che ormai ne ha pieni gli zebedèi!

E scusa se è poco.