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Gli Idioti Arricchiscono I Beoti

Di Mario Ricca

Ma Si Tratta Di Beoti O Di “Geni”?

Nelle ultime settimane, abbiamo avuto dei casi dove Corti d’Appello hanno ribaltato assolvendo, imputati condannati da sentenze di primo grado, verdetti che fecero esultare le “vittime”, (abilmente fintesi tali, essendo il vittimismo un brand vincente per il target idiota che intercetta), che prima hanno gridato al trionfo della “giustizia”, che sempre a detta delle “vittime” è diventata dopo le sentenze d’appello nemica al servizio dei nemici.

Una recita, quella della vittima, che ha fruttato a Ilaria Cucchi fama, notorietà, consenso e soldi, grazie alla buona sorte che a mio avviso ha liberato lei e la sua famiglia di un tossico pregiudicato, il cui trapasso ben capitalizzato ha trasformato il congiunto morto da generatore di costi a fonte di guadagno, (su questa donna mi sono espresso qualche giorno fa qui). Ruolo di vittima ben recitato anche da Roberto Saviano e da Maria Rosaria Capacchione, che ha fruttato loro celebrità ben monetizzata.

Ovviamente da liberista trovo legittimo tutto ciò, essendo queste versioni legalizzate di Vanna Marchi, state capaci di far leva sull’idiozia di chi li ha sostenuti e li continua a sostenere. Sono sempre stato convinto che l’illusione della Legge, sia la versione per adulti dell’esistenza di Babbo Natale. Nella giustizia, infatti, ci si crede solo se rispecchia le nostre convinzioni e quando asseconda le nostre convenienze. Quando la legge assolve, si grida sempre allo scandalo, è successo per il caso Cucchi, si è verificato in settimana per le “minacce” a Saviano e Capacchione e anche per il processo sul terremoto del 2009 in Abruzzo. Mi verrebbe da pensare, se si parte dal giudizio precostituito che siano tutti colpevoli vista l’esaltazione post condanne l’indignazione che segue alle assoluzioni, che vengono celebrati a fare i processi…

Ovviamente non meritano mensione gli assolti in appello, (precedentemente e fino a prova contraria ingiustamente condannati), del caso Cucchi e del terremoto abruzzese, non importa quello che hanno dovuto patire costoro, perché non fa “figo ” e si sa, le forche appagano meglio la frustrazione giustizialista degli idioti di cui sopra!