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BORGHI D’ECCELLENZA DEL MOLISE: Due Fantastiche Novità

Di Stefano Venditti

Rinvenuti 500 manoscritti di canti religiosi di Marcello Pepe, nipote di Gabriele Pepe.

A Scapoli Sarà Consegnato Il Diploma D’Europa

I piccoli borghi del Molise possiedono autentici tesori di arte, cultura, storia, e tradizione.
Il piccolo può fungere da volano ideale per promuovere l’intero territorio molisano ricco di peculiarità di indubbio valore.
E’ questo, in sintesi, il concetto che è alla base della creazione dell’associazione Borghi d’Eccellenza del Molise.
Un principio che ha avuto la sua riprova in due importanti accadimenti che sono avvenuti nei giorni scorsi.

Il primo riguarda la scoperta di ben 500 manoscritti di canti religiosi realizzati da Marcello Pepe, nipote di Gabriele Pepe.
Il ritrovamento è stato fatto per puro caso dal direttore del comitato tecnico-scientifico dei Borghi d’Eccellenza del Molise, Franco Valente.
L’architetto Valente, infatti, a seguito di un concerto che ha seguito a Bologna nell’ambito di un rito religioso è venuto a conoscenza dell’incredibile talento di Marcello Pepe.
A seguito di tale scoperta l’architetto Valente ha contattato Marcello Patavino, etno-musicologo di comprovata esperienza e membro del comitato tecnico-scientifico dei Borghi d’Eccellenza del Molise.
Dopo un breve scambio di idee si è deciso di realizzare un progetto a valenza europea che possa coinvolgere l’intero abitato di Civitacampomarano e la figura di Marcello Pepe.
L’idea è quella di realizzare un grande festival di canti religiosi ancestrali e non per promuovere non solo la riscoperta di questo filone musicale e la storia e l’architettura racchiusa nel borgo di Civita, ma anche e soprattutto l’elevata cultura presenti in alcuni dei figli più illustri del paese, tra i quali va senza dubbio menzionato Marcello Pepe.

Il secondo è l’assegnazione da parte dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa di Strasburgo dell’ambito Diploma d’Europa al comune di Scapoli per la diffusione del nobile ideale di Unione Europea attraverso l’encomiabile impegno profuso dall’amministrazione comunale nella promozione di attività ed iniziative legate all’arte, alla storia, alle tradizioni capeggiata dal sindaco Renato Sparacino.
I Sindaci dei 12 comuni europei che insieme a Scapoli sono stati premiati, riceveranno i prestigiosi riconoscimenti nel corso di una cerimonia ufficiale presso il Palazzo d’Europa a Strasburgo verso la metà del mese di giugno.
La comunicazione è stata trasmessa personalmente dal presidente del Comitato Europeo Sir Alan Meale di origine italiana.

«La straordinaria scoperta storico-culturale effettuata da Franco Valente su Marcello Pepe, figlio illustre di Civitacampomarano, e il prestigioso riconoscimento che è stato assegnato dall’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa di Strasburgo al comune di Scapoli e alla sua straordinaria storia nell’ambito della zampogna – ha rimarcato il coordinatore regionale dei Borghi d’Eccellenza del Molise, Maurizio Varriano – non fa altro che rafforzare il progetto della nostra associazione.
Con grande gioia mi complimento sia con l’amministrazione comunale di Scapoli sia con quella di Civitacampomarano che sono ambedue comuni che hanno aderito sin da subito al nostro progetto.
Ovviamente la nostra associazione si impegnerà sin da subito a dare il meritato risalto a questi due eventi di assoluto richiamo e a trovare il metodo più giusto e qualificante per far si che queste peculiarità tipicamente molisane possano essere conosciute dal grande pubblico.
Nel Dna dei Borghi d’Eccellenza, infatti, c’è la divulgazione e promozione delle bellezze racchiuse nei veri scrigni che sono i nostri piccoli comuni.
La promozione culturale delle eccellenze del nostro Molise è un obiettivo che abbiamo ben chiaro e dal quale senza dubbio – ha ribadito Maurizio Varriano – non potrà che ricadere su tutto il territorio regionale un beneficio anche e soprattutto economico.
Il Molise, lo abbiamo da sempre ribadito, non è solo enogastronomia e natura incontaminata ma anche e soprattutto arte, cultura, storia, scultura, archeologia, e così via.
Una nostra delegazione accompagnerà il sindaco Renato Sparacino di Scapoli a Strasburgo alla consegna del Diploma d’Europa e, nel contempo, inizieremo a programmare tutta una serie di attività promozionali per valorizzare al meglio sia le opere musicali di Marcello Pepe sia il museo della zampogna di Scapoli dove lo ricordiamo sono conservati esemplari di zampogne provenienti da tutto il mondo.
La strada che abbiamo deciso di intraprendere con il progetto dei Borghi d’Eccellenza del Molise, giorno dopo giorno, si sta sempre più confermando una scelta vincente – ha concluso il coordinatore regionale Maurizio Varriano -».

Marcello Pepe

Marcello Pepe nacque a Civitacampomarano da Carlo e Carmela Cardone nel 1816.
Andato a Napoli a studiarvi Legge, si applicò anche agli studi musicali ed essendone appassionatissimo godé dell’amicizia e dell’intimità del grande Donizetti, che nel 1835 volle sentire suonata da lui al piano un’aria della « Lucia », a cui erasi applicato con tanto fervore che non riusciva a portarla alla perfezione ch’era nei suoi sogni.

Ritiratosi in provincia, fu sindaco dal 1867 al 1871 del Comune natìo, consigliere provinciale del Mandamento nello stesso periodo dì tempo, e infine Deputato al Parlamento del Collegio di Palata dal 1867 al 1882.
Contemporaneamente fu professore di arboricoltura nella Real Scuola Superiore di Ponici per un decennio fino al 1880: e nel 1886 pubblicò per i Marginerà di Napoli un lodalo trattato « Della Coltivazione degli alberi da frutta ».

Ereditò da Gabriele Pepe, suo zio, la modestia illimitata ed infatti non fu insignito di Ordini cavallereschi e nessun Ministro gli apri le porte del Senato, che pur non furono sbarrate all’ingresso di tante nullità del censo e di tanti figli e nepoti di sanfedisti.
Egli, dell’oblio, non mosse lamentele: sapeva come va il mondo, e ne sorri-deva fìlosoficamente non senza una punta d’amarezza.

Morì a Civitacampomarano il 25 gennaio 1903.

Nel 1897 aveva pubblicato, per i Colitti, un volumetto di « Ele-menti biografici relativi al Generale Gabriele Pepe ».
Giovanni Olivierl in postumo in un omaggio di affetto gli dedicò le « Notizie su la vita di Gabriele Pepe » pubblicata per i Colitti a Campobasso nel 1904.

Nella storia del risorgimento italiano la famiglia Pepe non è se-conda a quella degli Imbriani e dei Poerio.