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PRESCRIZIONE: L’Estinzione Di Un Diritto?

\Di Vittorio venditti
(Foto), Prese da Internet da salvatore di Maria E Stefano Venditti

Non Sia Per Bega: MA CHI SE NE FREGA!!!

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La bassa qualità della politica italiana ormai non fa più notizia: siamo a carnevale e sinceramente viene da ridere a crepapelle, (con tutto il rispetto per le vittime che sarcasticamente, da questo o dall’altro mondo, staranno facendo la stessa cosa), nel leggere notizie del genere che segue: Strage di Bologna, chiusa l’inchiesta sui mandanti: “Fu organizzata e finanziata dalla P2 di Gelli e dal prefetto D’Amato. Bellini tra gli esecutori. Indagato per depistaggio anche un ex generale del Sisde”. Chi scrive, avendo ricoperto nel tempo sia il ruolo di vittima che quello di carnefice, può asserire con cognizione di causa che la scoperta dell’acqua calda in questo caso non dà diritto a ricevere compensi anche perché non vale l’aver proposte simili dichiarazioni quando non tutti gli imputati sono ancora passati al giudizio sì, ma divino.

Giulio Andreotti

C’è da scommettere, (sapendo di avere la vittoria fra le mani), che a breve il clamore mediatico comunicherà anche che ‘Padre Giulio’ aveva contatti stretti con ‘Zia Mafia’…

PRESCRIZIONE: “Nel linguaggio giuridico, l’estinzione di un diritto nel caso che il titolare non lo eserciti per il termine determinato dalla legge”. Se glie lo fanno ‘esercitare’…

In questi giorni, il color marrone del cattivo odore che nauseabondo pervade i palazzi del romano potere, porta al più becero, quanto improduttivo accapigliarsi sul tema, imposto alla cosiddetta ‘Pubblica Opinione’ da coloro che in odor di ‘smammare’, stanno cercando in ogni modo di salvarsi il deretano, spesso mostrato con l’aggiunta del motto, “mettiamoci la faccia”. Sussiste però un problema che se è di una speriamo nicchia di italiani, riveste comunque la giusta importanza necessaria a proporre la seguente, breve, ma ‘spintanea’ riflessione:

Il genere umano, da sempre è stato diviso in categorie, alla faccia dell’articolo tre della Costituzione Della Repubblica Italiana e delle più o meno conosciute, più o meno blasonate, ‘Dichiarazioni Dei diritti Umani’.

Categoria “A”: I cittadini.
Categoria “B”: I delinquenti.
Categoria “C”: Gli altri.

La domanda sorge come il sole ogni mattina: Tolti i ‘partecipanti alla prima serie e considerati a dovere coloro che appartengono al ‘mondo di mezzo’, i ‘terzi’, bistrattati, ma obbligati spesso al silenzio, più che difendersi dal giudizio, devono contrastare il pregiudizio che non può passare per il filtro dell’udienza presieduta dal Giudice delle Indagini Preliminari, (GIP che se pur a trazione integrale, non può avventurarsi per Legge in simili impervi sentieri), nocumento che non prevede alcuna forma di prescrizione e vale per tutta la vita di chi ha sbagliato a nascere e si ostina a non voler togliere il disturbo con una provvidenziale, ma esiziale e liberatoria dipartita.

Può accadere che qualche appartenente a questi ‘terzi incomodi’, raggiunto il limite massimo dell’umana sopportazione, termine derivante dal ricevere ogni forma di vessazione dovuta al pregiudizio di cui sopra, si ribelli e per questo, i componenti di serie “A”, pur di nascondere la proverbiale ‘Polvere Sotto Il Decreto’, provvedano a far in modo che chi assume tal posizione politica, passi dalla serie che contiene lo ‘Scarto’, in serie “B”, paradossalmente ottenendo una promozione.

Perché questa ‘fortuna’ derivata senza volontà alcuna, imposta da chi ‘comanda’ con la provvidenziale eliminazione della prescrizione, dovrebbe venir schifata da chi ha trovato il modo di avanzare di censo e magari restare nella più alta e redditizia categoria, spesso conquistata a prezzo di duro lavoro, cosa che potrebbe a lungo andare, tornare anche utile come emolumento per un insperato, ma gradito quanto sicuro, sia pur parzialmente ristoratore avanzamento di carriera?