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LETTERA APERTA

Di Alfonso Mainelli

Richiesta Di Incontro Sulla Situazione Ambientale Nella Piana Di Bojano E Zone Limitrofe

Sig. Prefetto,
debbo disturbarLa ancora una volta per la questione inquinamento nella zona di Bojano atteso che la mia precedente pec risalente, ormai, al lontano 06.08.2019, ha avuto solo una mail di riscontro con la quale venivamo informati che il contenuto della segnalazione era all’attenzione dell’Ufficio per le verifiche del caso e le eventuali successive comunicazioni. L’altro destinatario della predetta pec, il Sindaco di Bojano, ha completamente ignorato la stessa, anche se nel periodo in questione al Comune c’era un Commissario prefettizio. Un’ altra nota da Voi ricevuta in data 18 settembre 2020, con la quale si inoltrava una raccolta firme sempre per la questione inquinamento nella piana di Bojano, veniva riscontrata con la sola comunicazione, a firma della Viceprefetto Dott.ssa D’Alessandro, con la quale si informava che era stato interessato il Comune di Bojano e l’Arpa Molise, e che allo stato, erano in corso interlocuzioni tra i due enti al fine di avviare una verifica sulle condizioni ambientali dell’area, con riserva di comunicare i successivi sviluppi, che evidentemente, non ci sono stati.

Personalmente ho telefonato in Prefettura, in prima mattina del 10.06 u.s. per segnalare la disastrosa situazione che si intravedeva sulla piana di Bojano venendo da Campobasso. Ho parlato con una funzionaria che mi confermava che sarei stato richiamato, cosa che non è avvenuta.

La S.V. si è da poco insediata e non so riferirLe i motivi, a me ignoti, per i quali, dopo circa due anni, Area Matese non riesce ad avere un incontro con il sig. Prefetto di Campobasso, nonostante la situazione fortemente critica che si registra dal punto di vista ambientale, e di conseguenza, della sicurezza pubblica. Rinnovo, pertanto, la richiesta di un urgente incontro, e lo faccio con una lettera aperta perchè i cittadini possano verificare, come è loro diritto, l’evolversi del rapporto tra organizzazioni locali, impegnate nell’ambito dei diritti civili, e lo Stato.

Perdonerà questa chiusura forse irrituale, ma Le assicuro che è mortificante sentirsi ignorati dallo Stato anche a fronte di conclamate situazioni di pericolo, presupposto per legge nel caso di Bojano e zone limitrofe.

Spero di poterLe riferire di persona qual è la situazione così come emerge dagli atti e non da posizioni pregiudiziali. Intanto le allego un album fotografico che credo, possa costituire un più che valido motivo a supporto della presente, nonchè la pec del 06.08.2019

Con osservanza
Il Portavoce
Alfonso Mainelli