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Lettera Ai Molisani

Di Rosario De Matteis, Sindaco Di San Giuliano Del Sannio
(Risposta), Di Vittorio Venditti

Rosario De Matteis

Ho aspettato il deposito delle liste in Corte d’Appello ed i primi responsi sulle ammissibilità delle candidature per buttar giù due righe. Le dedico ai cittadini molisani, non alla politica, ai partiti ed ai giochi di palazzo. Le dedico a quanti si aspettavano delle risposte da quella che si prefigge essere la guida, la nuova classe dirigente di questo Paese, il nuovo governo.

Dopo anni di buio nei quali emergeva la debolezza del Molise nel Parlamento, debolezza numerica, ma anche di peso politico, era questo il momento della reazione, della speranza, del cambiamento. E mi riferisco alla coalizione di centro destra che in base ai sondaggi, resta favorita, ma, ripeto, i numeri e le statistiche non possono tener conto dei sentimenti, delle aspettative, delle esigenze e dell’amarezza ingenerata da decisioni infauste che vedono nel Molise, candidati raccomandati. E sì perché non sussistono altri termini: gente che non conosce la nostra regione, la gente, gli amministratori, che viene catapultata qui, forte di seggi ritenuti blindati. Ebbene, il Molise ha dato spesso prova di essere in controtendenza, ha spesso dimostrato che la sacralità del campanile non si tocca.

Da amministratore, senza nulla togliere ai candidati non molisani sui quali non mi esprimo, annuncio il mio distacco da questa tornata elettorale e chiedo ai molisani di protestare contro queste scelte romane che calpestano la nostra identità, sono irrispettose del Molise e non rendono giustizia ad una terra già mortificata da troppe scelte non condivise dal territorio.

Diamo una riscossa a questi sondaggi e dimostriamo che siamo in grado di rispedire al mittente queste scelte scellerate.

Sveglia molisani, reagite a questi soprusi e valutate attentamente le giuste ed opportune contromisure.

Mi domando, dal 26 settembre, come possa un sindaco, un consigliere regionale, insomma come possa interagire un amministratore locale, con chi non conosce nulla sul Molise: problemi, tradizioni, peculiarità, storia, usi, costumi, esigenze. Mi domando cosa debba legiferare un parlamentare completamente scevro dal tessuto sociale che lo ha eletto. Mi chiedo come possa un parlamentare paracadutato in Molise, rappresentare un territorio che non conosce, e preferirà il luogo dove vive. E chi vi parla, ne ha contezza, credetemi. Chi vi scrive, non prova rabbia o rancore, ma vede continui passi indietro e mortificazioni per la sua gente e la sua terra. Scelte delle segreterie sbagliate, decisioni non osteggiate con la dovuta veemenza dai politici locali, mi vedono lontano da questa campagna elettorale e disprezzare l’autorità romana che gioca a scacchi con la mia regione. Per questo motivo Rosario De Matteis non sarà complice di questo autolesionismo, e non gli sarà mai addebitabile alcuna responsabilità in ordine alle scelte future che farà questa classe dirigente.

Altro non mi sento di aggiungere.

Egregio Rosario, La stima che ho per Lei da quando è stato derubato del seggio parlamentare che noi ‘moli’, allora ancora abbastanza ‘sani’, Le avevamo accordato con la tenue speranza di un minimo di resurrezione, quella stima, non solo non cambia, ma se vogliamo cresce, alla luce della Sua coerenza d’azione. Se a San Giuliano del Sannio i Suoi concittadini l’hanno portata praticamente in trionfo a scapito di altri locali soggetti che evito di definire qui per esclusiva carità cristiana, qualcosa vorrà dire. Quel ‘qualcosa’ va interpretato proprio nel fatto che Lei, da politico navigato, ha compreso tutto il disappunto, (volendo esser diplomatici), della gente comune per l’andazzo che ha vista complice quest’ultima in scelte spesso esiziali, ma che alla luce dei fatti ora sta comprendendo che bisogna dare la giusta sterzata, magari mediante l’elezione di rappresentanti realmente locali e non con la spada di Damocle del probabile furto del seggio conquistato, (non ce ne sono, nemmeno in quella sinistra che mette in campo gente che non vive, ne esercita più qui e già domani ne parleremo, foto alla mano), eletti al parlamento italiano ed europeo, oggi già luoghi distanti dalla realtà locale, domani ancora più sideralmente separati da chi se in questo periodo viene indicato col pollice, domani verrà allontanato col medio.

Questo giornale, una volta semplice e sovversivo sito internet che portava il nome di gambatesaweb.it, La ricorda quando nel duemiladodici, forte del nostro grido, Lei intervenne per far spostare un po’ di terra su una strada provinciale, (ex SS17), segno che almeno quelli come Lei ci ascoltavano. Mi chiedo e Le chiedo: Da interista quale mi vanto di essere, potrei mai votare per il presidente della Lazio? La battuta sembra scherzosa, ma proposta a Lei assume quel carattere di discorso che viene proposto a chi, intelligente, ha compresi e tiene a cuore i problemi di coloro che non sentendosi complici inerti di tal andazzo, reagiranno di conseguenza e quanto accennato, (già scritto in precedenza), sarà il motivo conduttore di tutto ciò che verrà irradiato in tema da questa voce, fino ad arrivare all’epilogo del prossimo ventitré settembre che sarà davvero esplosivo.

Per Ora, Cordialmente.

Vittorio Venditti, direttore responsabile e proprietario di gambatesanews.it
E Non Solo…